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La Notte Prima – Dedicato alla Juve Stabia

La Notte Prima - Dedicato alla Juve Stabia

Sport a Castellammare

La Notte Prima – Dedicato alla Juve Stabia

di Corrado Di Martino

Con la seconda semifinale dei Play Off, la Juve Stabia chiude una stagione entusiasmante. Un percorso brillante, ricco di successi, anche contro avversarie con organici più forti o nomi più blasonati. La squadra ha dimostrato carattere, determinazione e grande spirito di gruppo.

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Lasciateci vivere un sogno

Sport a Castellammare

Lasciateci vivere un sogno

di Corrado Di Martino – 6 maggio 2025

Juve Stabia: Lasciateci vivere un sogno

Una delle formazioni tipo – foto della Società Juve Stabia

Lasciateci vivere un sogno, è un po’ la cronistoria filmata del sentimento dei tifosi giallo-blu. Juve Stabia nasce nel 1907 ad opera dei fratelli Pauzano e Romano Weiss, si trattava dello Stabia Sporting Club, prima squadra di calcio del Sud Italia. Era un’epoca in cui ci si interessava di sport e di giovani, qualche anno prima nel 1884, il Principe di Moliterno e Marsiconovo aveva fondato il Circolo dei Canottieri Stabiani, al tempo fra i primi sei in Italia. I colori rappresentativi dei gruppi sportivi stabiesi sono il giallo e il blu, come sul gonfalone della città, come per il Ducato di Parma, di cui Castellammare è stata Feudo dal1541.

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Il Sabato Santo

Il Sabato Santo

a cura di Tullio Pesola

Il Sabato Santo - Foto F. Fontanella

Il Sabato Santo – Foto F. Fontanella

Se il Natale è la festa più attesa dell’anno, una festa magica che raccoglie la famiglia, che riunisce i parenti lontani, che più fa sentire il calore di una casa, la Pasqua, invece, è la festa della gioia, dell’esplosione della natura che rifiorisce in Primavera, ma soprattutto del sollievo, della giocondità che si prova, perché ci libera di una mestizia che creava angoscia; proprio così, in quanto per noi cristiani Essa è la dimostrazione che la Resurrezione di Gesù non era una vana promessa, ma una realtà.

Nella liturgia della Chiesa cattolica la settimana santa è la principale settimana dell’anno liturgico, che va dalla domenica delle palme al sabato santo, e ha per scopo la commemorazione della Passione di Cristo dal suo ingresso messianico in Gerusalemme, concludendosi con la sua resurrezione. Continua a leggere

Il Venerdì Santo

Il Venerdì Santo

a cura di Tullio Pesola

Venerdì Santo

Il Cristo Morto – foto Tullio Pesola

Nella prima cappella che si apre lungo la navata destra e che incontriamo quando ci portiamo in quella che un tempo è stata la Cattedrale della nostra Città, da svariati anni è esposto al culto dei fedeli un simulacro raffigurante Cristo morto. Inizialmente (ci riferiamo, a dir poco, verso la metà degli anni ’60) era stato collocato sull’altare; successivamente si ritenne opportuno adagiarlo ai piedi dello stesso, su quei gradini che, secondo un simbolismo cristiano, rappresentano la salita al Calvario.

Di recente, poi, tale cappella, come si può immancabilmente constatare, è stata impreziosita della presenza di una statua di rara fattura della Vergine Addolorata. I lineamenti della Madonna in questa immagine lasciano trasparire, anche se con tanta compostezza, un profondo dolore, che è quello del dramma struggente, ma non esaltato, di una madre che accetta la morte ingiusta e violenta del Figlio.

E’ il volto di una Madre afflitta, della Madre di tutti noi, di Colei che è la più adatta ad indicarci la via della salvezza. Questa stupenda statua della Vergine Addolorata proviene dalla chiesa di Santa Maria della Pace. Ma…, ritorniamo al Cristo morto; ci ricordiamo qual è stata la sua funzione in passato? Io ritengo che siamo in pochi a conservarne memoria.

Per poterne parlare, però, credo, a questo punto, che sia doveroso fare un notevole passo indietro nel tempo e risalire ai primissimi anni ’60, quando il Consiglio Diocesano composto dai rappresentanti dei quattro rami dell’Azione Cattolica e da quelli della FUCI e delle ACLI che periodicamente si riunivano nell’Episcopio sotto la guida spirituale dell’allora Vescovo della Diocesi di Castellammare Mons. Agostino D’Arco, si trovò concorde nel prendere in considerazione la proposta di uno dei presenti.

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La giornata della Memoria 27 Gennaio

Storia e Ricerche

La giornata della Memoria 27 Gennaio

di Giuseppe Zingone

Museo Ebraico di Varsavia, foto Giuseppe Zingone

La Giornata della memoria (27 Gennaio) che qui su Liberoricercatore si celebra ogni giorno, pensando a Castellammare, ci impone oggi qualcosa in più, ce lo chiedono le migliaia di vittime degli orrori di una guerra che in molti vogliono minimizzare e dimenticare. La Shoà degli ebrei di tutto il mondo è in qualche modo  anche stabiese, nel ricordo di tutti quelli che riuscirono a tornare e a coloro che non poterono farlo. Continua a leggere