Il naviglio borbonico varato a Castellammare
Le principali navi da guerra costruite nel Regio Cantiere di Castellammare fino al 1861
a cura di Antonio Cimmino
Tra le acque del Golfo di Napoli, Castellammare di Stabia si affermò, fin dal XVIII secolo, come un fulcro nevralgico della cantieristica navale. Qui, sotto il vessillo del Regno delle Due Sicilie, nacquero le più imponenti navi da guerra dell’Armata di Mare. Grazie alla perizia dei maestri d’ascia stabiesi e alla lungimiranza della monarchia borbonica, il Regio Cantiere navale divenne una vera e propria fucina di potenza e prestigio.
Antonio Cimmino, storico appassionato e profondo conoscitore della tradizione marinara stabiese, accompagna il lettore in un viaggio tra vele, cannoni e scafi possenti. Attraverso una serie di agili schede, egli ricostruisce la genesi delle principali unità navali costruite a Castellammare fino al 1861, anno che segnò la fine dell’indipendenza borbonica e l’inizio di una nuova epoca.
Cimmino non si limita a elencare dati tecnici; al contrario, restituisce voce e dignità a ogni bastimento varato. Così, nave dopo nave, emerge il profilo di una flotta che fu non solo strumento bellico, ma anche simbolo di una nazione orgogliosa del proprio mare.
In conclusione, la rubrica curata da Antonio Cimmino non solo documenta, ma illumina una pagina fondamentale della storia navale italiana. Le navi costruite a Castellammare non furono semplici imbarcazioni: esse solcarono i mari come testimoni di un’epoca, forgiate con sudore e maestria in una città che ha sempre guardato all’orizzonte.
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