Castellammare è…

“Castellammare è…”

Diamo voce al tuo pensiero sulla nostra Città!

rubrica a cura di Maurizio Cuomo

Castellammare è...

Castellammare di Stabia è una città ricca di storia, cultura e bellezza, ma cosa rappresenta davvero per chi la vive ogni giorno? Con la rubrica “Castellammare è…”, vogliamo coinvolgere tutti gli stabiesi in un’esperienza collettiva, invitandoli a completare questa frase con un pensiero originale, un ricordo, un’emozione o una riflessione personale.

Castellammare di Stabia non è solo un luogo, ma un insieme di storie, emozioni e identità. Ognuno la vive in modo diverso: per alcuni è casa, per altri è memoria, per altri ancora è speranza o nostalgia. Ma cosa rappresenta davvero per te?

Le riflessioni più significative, giunte alla redazione di LiberoRicercatore.it, saranno pubblicate, diventando parte di una raccolta che aiuterà a delineare l’essenza di quella che un tempo era la nobile Stabia, attraverso gli occhi di chi oggi la vive e la ama. Ogni contributo sarà una tessera aggiunta al grande mosaico che racconta la nostra Città.


Castellammare è…

 

…cumm”o Vico ‘e Mast’Errico, putite sulo immagina’ cumm’è ‘stu Vico (Gerardo Cascone)


…’a tavolozza ‘e ‘nu pittore (Michele Donnarumma)


…una bellezza non apprezzata (Cecilia Capriglione)


…una mamma che cerca amore dai suoi figli… (Maria Rosaria Scognamillo)


…accoglienza, è bella, è famiglia, è vita, è armonia, Castellammare è… (Imma e Franco Tito)


…i migliori anni della nostra vita, nel bene e nel male, la nostra città (Giovanni Palumbo)


è il grembo della madre dove è racchiuso tutto il mondo (Maria Marrella)


…argento per il mare …E’ lacrima per chi nun fatica e sorriso pe’ ‘na vita che nasce nell’ammore delle braccia calde per il calore del cuore♥️Anima che resta in chi sta lontano e Vita per chi la vive con puro cuore… Stiamo insieme con lei ♥️(Bruna Scarica)


…origine, radici per me, una persona può vivere anche all’altra parte del mondo, ma il suo agire, i suoi modi ed i suoi ricordi ti riportano alle tue origini, nel mio caso il mio paese Castellammare di Stabia (Ida Moleto)


…e che t’o dico a fa’ ❤️❤️❤️ (Ciro Vanacore)


…tanto e meriterebbe tanto (Imma Di Nocera)


…una Carezza al sole, per il suo Panorama mozzafiato visto dalla funivia del Monte Faito 🚠 (Monica Di Maio)

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Stabia-Eventi

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a cura di Maurizio Cuomo

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Questa rubrica è pensata per tenerti sempre aggiornato sugli eventi che si tengono a Castellammare di Stabia e nel suo circondario.


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Lettere alla Redazione (anno 2025)

Lettere alla Redazione (anno 2025)

Benvenuti in Lettere alla Redazione, rubrica dedicata a voi, i nostri lettori! Questo spazio è pensato per dar voce ai vostri pensieri, opinioni, esperienze e riflessioni. Qui raccogliamo i vostri messaggi, perché crediamo che il dialogo e il confronto siano il cuore di una comunità viva e dinamica.

Che si tratti di un commento su un articolo, di una storia personale da condividere o di una domanda da porre, ogni contributo è prezioso. Scriveteci e fate sentire la vostra voce!

Lettere alla Redazione

Lettere alla Redazione

per contatti diretti e-mail: ricercatoredistabia@libero.it

con indicazione “lettere alla redazione” sulla nostra pagina facebook


La corrispondenza ed i vostri messaggi giunti in Redazione:

Domenica, 16 marzo (Wanda Amore)

Avevo 9 anni quando lasciai Castellammare, ci sono tornata tante volte e la lasciavo con tanta nostalgia. Ora sono “grande” e non posso più rivederla per problemi di salute. Mi accontento di vedere qualche foto, qualche ricordo perché è sempre nel mio cuore. Saluti a tutti gli Stabiesi. Continua a leggere

Banca della Memoria dei Marinai

Banca della Memoria dei Marinai

archivio Antonio Cimmino

Un archivio aperto che si prefigge di raccogliere e di arricchirsi giorno per giorno con le vostre testimonianze. La Banca della Memoria dei Marinai è un’ode alle storie e alle esperienze dei marinai del Compartimento Marittimo di Castellammare di Stabia. Liberoricercatore.it attraverso la raccolta documentaria di Antonio Cimmino, così celebra la Marina e i suoi marinai, offrendo una vasta raccolta di informazioni e immagini di coloro che hanno indossato la divisa per servire la Marina Militare nel Compartimento stabiese..

Banca della Memoria dei Marinai del Compartimento Marittimo di Castellammare di Stabia

Banca della Memoria dei Marinai del Compartimento Marittimo di Castellammare di Stabia

“Da secoli, Castellammare è legata alla Marina, a cominciare dall’Armata di Mare, passando per la Regia Marina per approdare alla Marina Militare. Migliaia di suoi cittadini hanno servito, in pace ed in guerra, sulle navi e nelle postazioni a terra, indossando il solino blu. Centinaia di essi sono morti e riposano in fondo al mare ed altrettanti sono stati decorati per episodi di valore legati principalmente alla solidarietà che tra la gente di mare trova la sua massima espressione. Estremamente affascinato da questo mondo ho iniziato a raccogliere: foto, storie e testimonianze, sia dai diretti interessanti che dai loro familiari, ed ho riscontrato con stupore che tutte palesano il profondo amore che gli stabiesi nutrono per la Marina e l’indissolubile legame per il naviglio varato nel nostro glorioso cantiere”.

Antonio Cimmino


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Turzilli di Schito

Turzilli di Schito

ricetta di Rosato Raffaela

Turzilli di Schito

Turzilli di Schito

Questa ricetta è il giusto esempio di come un tempo la necessità e il buon senso permettevano di preparare piatti eccezionali con prodotti che oggi consideriamo di scarto. Inoltre mette in risalto i Carciofi di Schito prodotto d’eccellenza della nostra Stabia, i turzilli di cui si parla sono infatti il gambo, il torso o meglio ‘o turzo, dolce e tenero dei nostri carciofi. Qualche anno fa, prima che il consumismo e il materialismo globale si impadronissero delle nostre vite, quando la terra del nostro territorio provvedeva a sfamarci e non era permesso buttare via niente, in quel tempo il solo pensare di poter acquistare un carciofo bello e pronto era una assurda fantasia, chi pazzo farebbe una cosa così stupida? I carciofi se non c’era la possibilità di coltivarli direttamente, si acquistavano a fasci. Le fronde amare venivano date in pasto alle pecore o alle capre (improvvisata pietanza di cui sono ghiotte), le “teste” venivano arrostite, lessate o preparate in mille altri modi e i gambi venivano preparati secondo il metodo seguente: Continua a leggere