Circumvesuviana Castellammare

Circumvesuviana Castellammare

di Giuseppe Zingone

Notizie sulla Circumvesuviana che riguardano la nostra Castellammare, a parlarne la rivista Le Vie d’Italia, del 1931, un’altra data da ricordare, come afferma l’articolista, volta all’incremento turistico della penisola. L’articolo successivo, (più corposo) è del 1934 e riguarda l’inaugurazione.

Le Vie D’Italia, 1931

La «Circumvesuviana» prolungata fino a Castellammare.
Nell’intento di migliorare nel pubblico interesse le comunicazioni con la penisola sorrentina, il Ministero delle Comunicazioni ha disposto che sia dato corso alla domanda della Società Ferroviaria Circumvesuviana per la concessione della diramazione Torre Annunziata-Castellammare di Stabia e per l’assunzione dell’esercizio tranviario sorrentino da parte di detta Società. L’istruttoria, già in avanzato corso, sarà rapidamente completata. Tale miglioramento delle comunicazioni sorrentine è senza dubbio destinato a portare un efficace impulso alla valorizzazione e all’incremento turistico della incantevole penisola sorrentina.1

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  1. Le Vie D’Italia, Anno XXXVII, N. 2 Febbraio 1931, Anno IX, Circumvesuviana prolungata fino a Castellammare, pag. 65.

stabiaeventi

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“Stabiaeventi” è un calendario che si prefigge di mantenere aggiornato il lettore sugli eventi che interessano la città di Castellammare di Stabia e il circondario stabiese.

N.B.: Chiunque abbia delle date/evento da segnalare, è pregato di contattare la nostra Redazione (ricercatoredistabia@libero.it), che sarà ben lieta di aggiungerle al calendario…

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Pitture nostrane

( La rubrica raccoglie la vita e le opere di pittori stabiesi e non
che hanno dato vanto alla Città di Castellammare di Stabia )

Pitture nostrane

Pitture nostrane

“Il blu cobalto del mare che all’orizzonte si fonde con un terso cielo turchino, il verde smeraldo del Faito ebbro di pioggia dopo un improvviso temporale estivo, il sole che al tramonto fa capolino nel golfo con mille sfumature vermiglie tutt’intorno, uno scorcio suggestivo rubato al quotidiano vivere del centro antico, una tavolozza in cui un pennello viene intinto e si ubriaca dei più ricchi e variegati colori, questo e tanto altro ancora è Castellammare di Stabia agli occhi di un pittore, città incantevole incastonata tra i monti ed il mare, che da sempre ha ispirato l’operato di prestigiosi paesaggisti e ha dato i natali a numerosi maestri di questa nobile arte…”.

Maurizio Cuomo

Le gallerie disponibili:

Ciro Birrese

Castellammare di Stabia (miscellanea)

Umberto Cesino

Guglielmo Cirillo

Catello Coda

Catello D’Amato

Gaetano De Riso

Francesco Filosa

Claudio Morelli

Antonio Serrapica

Gerardo Trattelli

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Le pacchianelle, una tradizione stabiese perduta

(di Enzo Cesarano)

La tradizione finisce quando non è più sentita nella cultura popolare. Questo, in estrema sintesi, potrebbe essere quello che è capitato alla processione natalizia delle pacchianelle1 di Castellammare che si è estinta agli inizi degli anni Settanta, a differenza della vicina Vico Equense dove tutt’ora si svolge il 6 gennaio.

Le Pacchianelle

Bambine travestite da pacchianelle (usanza del periodo natalizio) foto gentilmente concessa dal sig. Ugo Meli.

Il corteo dell’Epifania stabiese, organizzato dalla chiesetta di Sant’Anna a Licerta, era composto da bambine e giovani donne vestite con costumi della tradizione contadina e perciò definite pacchianelle.

Ogni pacchianella portava un cesto in cui la famiglia, in base alle possibilità economiche, offriva in dono a Gesù bambino prodotti tradizionali dei Monti Lattari e della penisola: agrumi, formaggi, pane, dolci, castagne, noci, polli, conigli… ecc. Partecipavano anche numerosi fedeli e sacerdoti portando una statua del Bambinello, il vero fulcro del Natale. Continua a leggere

  1. Il termine dialettale pacchianella, in lingua italiana contadinella, donna del contado, o anche villana, donna rustica, veniva attribuito affettuosamente alla contadinotta di generose forme, che ogni giorno era solita rifornire le case dei cittadini di generi alimentari freschi (uova, formaggi, insaccati, latte, burro nonché verdure ed altri prodotti dell’orto)