Archivi autore: Enzo Cesarano

Informazioni su Enzo Cesarano

Collaboratore di Redazione Appassionato di folklore, teatro e tradizioni locali. Amante della fotografia, è l’ideatore della rubrica “Banca della Memoria stabiese” ed autore di numerosi interessanti articoli a sfondo popolar-tradizionale. E' responsabile della pagina Facebook di LR.

Le pacchianelle, una tradizione stabiese perduta

(di Enzo Cesarano)

La tradizione finisce quando non è più sentita nella cultura popolare. Questo, in estrema sintesi, potrebbe essere quello che è capitato alla processione natalizia delle pacchianelle1 di Castellammare che si è estinta agli inizi degli anni Settanta, a differenza della vicina Vico Equense dove tutt’ora si svolge il 6 gennaio.

Le Pacchianelle

Bambine travestite da pacchianelle (usanza del periodo natalizio) foto gentilmente concessa dal sig. Ugo Meli.

Il corteo dell’Epifania stabiese, organizzato dalla chiesetta di Sant’Anna a Licerta, era composto da bambine e giovani donne vestite con costumi della tradizione contadina e perciò definite pacchianelle.

Ogni pacchianella portava un cesto in cui la famiglia, in base alle possibilità economiche, offriva in dono a Gesù bambino prodotti tradizionali dei Monti Lattari e della penisola: agrumi, formaggi, pane, dolci, castagne, noci, polli, conigli… ecc. Partecipavano anche numerosi fedeli e sacerdoti portando una statua del Bambinello, il vero fulcro del Natale. Continua a leggere

  1. Il termine dialettale pacchianella, in lingua italiana contadinella, donna del contado, o anche villana, donna rustica, veniva attribuito affettuosamente alla contadinotta di generose forme, che ogni giorno era solita rifornire le case dei cittadini di generi alimentari freschi (uova, formaggi, insaccati, latte, burro nonché verdure ed altri prodotti dell’orto)

Inner Wheel International, presenta il Presepe Stabile Stabiano

Inner Wheel International, presenta il Presepe Stabile Stabiano

il primo dei quasi 4.000 Inner Wheel Club quello di Manchester è stato fondato nel 1924 da Margarette Golding,  Entro il 2023, Inner Wheel è cresciuta fino a contare più di 130.000 membri in oltre 100 paesi.

Quest’anno l’International Inner Wheel di Castellammare di Stabia 1 sta svolgendo attività culturali in strettissima collaborazione con le scuole cittadine per la promozione della cultura antica dimenticata o spesso trascurata. L’argomento primario trattato è quello del Presepe Stabile Stabiano, un’opera monumentale unica al mondo che trae origine nel XIX secolo ad opera di Monsignor Francesco Saverio Petagna. Nel video che potrete vedere qui di seguito, Fabiola Balestriere, giovane talento stabiese, descrive l’opera centenaria. Il video realizzato con la cordiale collaborazione di Pio Negri con la regia di Corrado Di martino, descrive brevemente l’intera struttura, e suscita la giusta curiosità per avvicinare giovani e meno giovani a questo splendido tesoro stabiano.

  1. L’Inner Wheel International promuove l’amicizia per favorire la comprensione internazionale. Donne volontarie in servizio, fanno la loro parte per un mondo migliore e più forte. Basti pensare a tutte le donne del mondo che subiscono la violenza, che non sapendo né potendo allontanarsi, rimangono sottoposte ad abusi fisici o mentali. L’IIW ha fornito aiuti attraverso il Bush Fire Appeal for Australia, il COVID-19 Vaccination Fund, l’IIW Relief Fund per i rifugiati ucraini e molti altri fondi raccolti per sciagure naturali.
Immacolata - Edicola al Palazzo del Sole (foto Enzo Cesarano)

Fratielle e surelle (‘a siconda stella)

a cura di Enzo Cesarano

Volendo dare, ai numerosissimi stabiesi emigrati dalla nostra Castellammare, la possibilità di riascoltare “fratielle e surelle”, anni fa, chiedemmo al carissimo Aniello Lascialfari di prestare la sua voce per la nobile causa…

A distanza di anni, il modulare limpido e sonoro di Aniello omaggia e rappresenta (in punta di piedi) l’operato dei numerosi cantori stabiesi che nel periodo della “dodicina” (dal 26 di novembre al’8 dicembre), con sacrificio ed assoluta devozione percorrono, nelle primissime ore del mattino, vie e vicoli della nostra amata Città, invitando i fedeli a recarsi in chiesa per la recita del Rosario.

Immacolata - Edicola al Palazzo del Sole (foto Enzo Cesarano)

Immacolata – Edicola al Palazzo del Sole (foto Enzo Cesarano)


Ascolta la voce votiva di Aniello Lascialfari  (il “fratielle e surelle” del web) Continua a leggere

Immacolata - Edicola al Parco Azzurro (foto Maurizio Cuomo)

Fratielle e surelle (‘a primma stella)

a cura di Enzo Cesarano

Volendo dare, ai numerosissimi stabiesi emigrati dalla nostra Castellammare, la possibilità di riascoltare “fratielle e surelle”, anni fa, chiedemmo al carissimo Aniello Lascialfari di prestare la sua voce per la nobile causa…

A distanza di anni, il modulare limpido e sonoro di Aniello omaggia e rappresenta (in punta di piedi) l’operato dei numerosi cantori stabiesi che nel periodo della “dodicina” (dal 26 di novembre al’8 dicembre), con sacrificio ed assoluta devozione percorrono, nelle primissime ore del mattino, vie e vicoli della nostra amata Città, invitando i fedeli a recarsi in chiesa per la recita del Rosario.

Immacolata - Edicola al Parco Azzurro (foto Maurizio Cuomo)

Immacolata – Edicola al Parco Azzurro (foto Maurizio Cuomo)


Ascolta la voce votiva di Aniello Lascialfari  (il “fratielle e surelle” del web) Continua a leggere

Luisella Viviani

Luisella Viviani

( breve biografia a cura di Enzo e Martina Cesarano )

Luisella Viviani

Luisella Viviani (Immagine tratta dal web)

Luisella Viviani nasce a Castellammare di Stabia, il 5 ottobre 1885, da Teresa Sansone, casalinga e Raffaele Viviano (il cognome per motivi artistici fu poi cambiato in “Viviani” dal fratello Raffaele) impresario teatrale presso “l’Arena Margherita” di Castellammare di Stabia.

Luisella Viviani - atto di nascita (archivio LiberoRicercatore.it)

Luisella Viviani – atto di nascita (archivio LiberoRicercatore.it)

La famiglia Viviano, in quel periodo non ebbe vita facile, infatti, pochi mesi dopo la nascita di Raffaele (tre anni più piccolo di Luisella), dovette fare i conti con una forte crisi economica. Questo episodio determinò la carriera artistica tanto di Luisella quanto del fratello: il padre decise di trasferirsi con tutta la famiglia a Napoli dove fondò il teatro “Masaniello”, celebre palcoscenico in cui debuttarono, nello stupore degli astanti, i due fratellini (Raffaele, aveva appena 4 anni).

Luisella, con quella sua aria zingaresca”, conquista, ben presto, l’attenzione e l’ammirazione degli intellettuali napoletani, come Salvatore Di Giacomo e Ferdinando Russo, i quali vedevano in lei l’interprete ideale delle canzoni popolari napoletane. Compiuti 16 anni entrò a far parte della compagnia di Salvatore De Muto, l’ultimo grande Pulcinella.
Fu così che Luisella si affermò, ottenendo un successo straordinario, cantando le canzoni composte dal giovane fratello Raffaele, come “Prezzetella”, “Bammenella ‘e copp”e quartiere” e “Fore ‘o vascio”, divenute famosissime grazie alle sue interpretazioni: “’E stroppole ‘e Luisella”. La collaborazione tra Raffaele e Luisella si interruppe, però, ben presto: la cantante, infatti, si ritirò dalle scene dopo il matrimonio con Arturo Vietri.
Vi ritornerà nel 1919, nella Compagnia del fratello, in qualità di prima donna, dove i grandi personaggi femminili, creati dal fratello, trovano in lei un’interprete impareggiabile, per la sua straordinaria forza espressiva e per la sua gestualità. Continua a leggere