Archivi autore: Antonio Cimmino

Informazioni su Antonio Cimmino

Collaboratore di Redazione Già dipendente del cantiere navale di Castellammare di Stabia, si interessa della storia delle navi militari ivi costruite dalla sua fondazione. Appassionato, della Marina Militare e della marittimità in genere. E' socio della locale Associazione Nazionale Marinai d'Italia.

18 aprile 1948, nasce l’egemonia democristiana

Storia e Ricerche

18 aprile 1948, nasce l’egemonia democristiana

a cura di Antonio Cimmino e Corrado Di Martino

Manifesto

Manifesto Elettorale

Il 18 aprile del 1948, resta una data cardine nella vita politica italiana. Con le elezioni di domenica 18 aprile iniziò quella che potremmo definire l’era democristiana.

La sinistra italiana legò quella consultazione anche a una mossa politica alquanto dubbia: creò un blocco elettorale formato dal P.C.I. (Partito Comunista Italiano) e dal P.S.I. (Partito Socialista Italiano), al quale aderì anche il Partito d’Azione.

Questo schieramento avrebbe dovuto contrastare l’ascesa del partito ispirato a quello di don Sturzo, la Democrazia Cristiana, che infatti adottò lo stesso simbolo dello scudo crociato già utilizzato dal PPI di Sturzo.

Detto blocco di sinistra prese il nome di Fronte Popolare, adottò come simbolo, un primo piano di Garibaldi in una stella a cinque punte.

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Banca della Memoria dei Marinai

Banca della Memoria dei Marinai

archivio Antonio Cimmino

Un archivio aperto che si prefigge di raccogliere e di arricchirsi giorno per giorno con le vostre testimonianze. La Banca della Memoria dei Marinai è un’ode alle storie e alle esperienze dei marinai del Compartimento Marittimo di Castellammare di Stabia. Liberoricercatore.it attraverso la raccolta documentaria di Antonio Cimmino, così celebra la Marina e i suoi marinai, offrendo una vasta raccolta di informazioni e immagini di coloro che hanno indossato la divisa per servire la Marina Militare nel Compartimento stabiese..

Banca della Memoria dei Marinai del Compartimento Marittimo di Castellammare di Stabia

Banca della Memoria dei Marinai del Compartimento Marittimo di Castellammare di Stabia

“Da secoli, Castellammare è legata alla Marina, a cominciare dall’Armata di Mare, passando per la Regia Marina per approdare alla Marina Militare. Migliaia di suoi cittadini hanno servito, in pace ed in guerra, sulle navi e nelle postazioni a terra, indossando il solino blu. Centinaia di essi sono morti e riposano in fondo al mare ed altrettanti sono stati decorati per episodi di valore legati principalmente alla solidarietà che tra la gente di mare trova la sua massima espressione. Estremamente affascinato da questo mondo ho iniziato a raccogliere: foto, storie e testimonianze, sia dai diretti interessanti che dai loro familiari, ed ho riscontrato con stupore che tutte palesano il profondo amore che gli stabiesi nutrono per la Marina e l’indissolubile legame per il naviglio varato nel nostro glorioso cantiere”.

Antonio Cimmino


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Armata di Mare

Il naviglio borbonico varato a Castellammare

Le principali navi da guerra costruite nel Regio Cantiere di Castellammare fino al 1861

( a cura di Antonio Cimmino )

Armata di Mare

Armata di Mare

Lo stabiese Antonio Cimmino, propone all’attenzione del lettore, una serie di brevi schede con l’intento di delineare quale fosse l’Armata di Mare del Regno delle Due Sicilie e le caratteristiche fondamentali delle più importanti navi da guerra costruite nel Regio Cantiere di Castellammare fino al 1861.

Schede disponibili:

Vascello Partenope (1786)

Vascello Archimede (1795)

Vascello Capri (1810)

Vascello Vesuvio (1824)

Brigantino Valoroso (1837)

Avviso a ruote Sirena (1859)

Pirofregata Borbona (1860)


Per approfondimenti scrivere a: cimanto57@libero.it

Masdea chi era costui?

Masdea chi era costui?

di Antonio Cimmino 28-06-2024

Parafrasando la domanda che si poneva don Abbondio nei Promessi Sposi a proposito del filosofo greco Carneade, la si può ripetere per Edoardo Masdea, noto solo tra gli addetti ai lavori. Nel panorama dei progettisti navali a cavallo dei secoli XIX e XX egli, però, si annovera tra i più “gettonati” Giacinto Pullino, Vittorio Cuniberti e Benedetto Brin. Continua a leggere

Vascello Archimede (anno 1795)

 ( a cura di Antonio Cimmino )

Varo del vascello Archimede (dipinto di L. Ducros posto nel Museè Cantonal Des Beaux-Arts di Losanna).

Varo del vascello Archimede (dipinto di L. Ducros posto nel Museè Cantonal Des Beaux-Arts di Losanna).

Il vascello ARCHIMEDE fu varato nel Regio Cantiere navale di Castellammare, il 10 settembre 1795. Costituita da uno scafo in legno con carena ricoperta di lastre di rame (per la protezione dall’acqua marina e dai parassiti), la nave aveva tre ponti. I 74 cannoni ad avancarica ed a canna liscia, erano sistemati in batteria: una scoperta sul ponte e due coperte. L’armamento marinaresco era formato da tre alberi (trinchetto, maestro e mezzana) con vele quadre, più il bompresso all’estrema prua. Fu disarmato il 4 febbraio 1809 a Palermo e venduto per la demolizione intorno al 1813.

La curiosità: dal dipinto di L. Ducros si evince che l’Archimede venne varato “di prua” e verso il mare aperto.

Note:
Le informazioni contenute nella presente scheda sono tratte da: Ragogna L., Cronistoria delle unità da guerra delle Marine preunitarie, Ufficio Storico della M.M., Roma, 1981, pag. 35. 


Per approfondimenti scrivere a: cimanto57@libero.it