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PORTO SALVO

Scuola di nuoto all’Acqua della Madonna

Gli Anni '30 a Castellammare

Scuola di nuoto all’Acqua della Madonna
( nei ricordi dello stabiese Gigi Nocera )

PORTO SALVO

Acqua della Madonna (anno 1933)

Avevo allora 7 anni e la mia famiglia abitava nel Palazzo dell’Acqua della Madonna, proprio di “rimpetto” alla fonte dove sgorgava ininterrottamente, giorno e notte, questa buonissima acqua. E, cosa importante, tutti se ne potevano approvvigionare senza pagare nulla.

Certo, i signori incaricavano chi il portiere del palazzo, chi l’acquaiuolo più vicino casa, chi uno spicciafaccenda che per guadagnare qualche soldino si prestava a buttarsi nella mischia che si formava sulla banchina per accedere alla fonte che si trovava quasi a livello del mare, dopo essere scesi una scaletta scivolosa di 5/6 scalini.

Gli stabiesi venivano da tutti i rioni, anche da quelli più lontani. Considerando però che la città non era estesa come lo è oggi, i più distanti erano quelli che abitavano verso Piazza Ferrovia. Per quelli della Caperrina o di Santa Caterina, di via Bonito o via Duilio giungervi era uno scherzo. Naturalmente dipendeva dalla capacità del contenitore che si voleva riempire (una “mummara”, un fiasco, una bottiglia, una damigianella). Continua a leggere

Acqua della Madonna

Prodotti tipici stabiesi

Prodotti tipici stabiesi

Acqua della Madonna

a cura di Maurizio Cuomo

Acqua della Madonna (foto Maurizio Cuomo)

Acqua della Madonna (foto Maurizio Cuomo)

I ricercatori scoprirono la sorgente nel 1841, nei pressi della chiesa di Santa Maria di Porto Salvo, e la denominarono “Acqua della Madonna” per la sua estrema vicinanza alla chiesa, che la “Congrega dei Marinai” aveva edificato nel 1834.

Apprezzata perché a differenza delle altre acque riesce (in maniera del tutto naturale) a mantenere inalterate per lungo tempo le caratteristiche organolettiche, fu per decenni utilizzata dai navigatori dell’epoca (prima dell’invenzione del frigorifero e della scoperta del sottovuoto), che si approvvigionavano delle indispensabili scorte d’acqua da consumare nei lunghi viaggi marittimi, acquisendola direttamente dalla comoda mescita che si affaccia sul mare. Continua a leggere

260 cartolina Castellammare panorama

Catello Izzo

Poetica stabiese

Egr. sig. Maurizio,
          ho letto parecchie delle poesie in rubrica e mi sono reso conto di due cose: la prima è che i miei compaesani sono dotati di una pura e genuina vena poetica di fronte alla quale c’è da togliersi tanto di cappello; la seconda è che mi sono avveduto che tutte riportano chiari riferimenti alla città. Il modestissimo materiale che Le ho inviato, invece, seppure scaturito immaginando e ricordando i luoghi della mia città, non ne fa esplicito riferimento. Penso che esso possa essere considerato “fuori tema” e quindi non gliene vorrò se non le comprendesse nella rubrica stessa. Intanto La saluto cordialmente complimentandomi per il suo giornale tenuto sapientemente.

Catello Izzo


Cartolina da un concittadino

Cartolina da un concittadino

Cartolina da un concittadino

Invidio voi stabiesi su quel mare,
Inebriati da effluvi di ginestra,
che godete dell’ombra del Faito
qual protettor che dorme sul bel golfo.
Ha braccia aperte, ed offre le sue poppe
ricche di fonti per placar la sete.
Col Vesuvio di fronte e Rovigliano
così rammento la mia Castellammare. Continua a leggere

Cartoline: Acqua della Madonna

Cartoline: Acqua della Madonna

Collezione fronte/retro “Catello Coppola”

Castellammare Acqua Madonna 0

Cartoline: Acqua della Madonna

La bellezza paesaggistica di Castellammare di Stabia, un tempo celebrata dai più grandi filosofi, scrittori e pittori, oggi è il soggetto di una vastissima raccolta di cartoline che ne illustrano, seppur molto più modestamente, le sue magnificenze architettonico/monumentali. A tanti risulterà già noto che sul nostro portale sono ospitate diverse gallerie di cartoline, molti sono infatti i collezionisti stabiesi che ci onorano della loro collaborazione, per ampliare la già vasta raccolta, ospitiamo in questa pagina le cartoline della collezione ” Catello Coppola “, una collana fronte/retro dalle cui immagini possiamo delineare il nostro passato urbanistico e una miriade di ulteriori informazioni dal retro, un dettaglio da non trascurare, che ci farà accedere ad un vero e proprio diario, dal quale si possono attingere notizie su usi e costumi della nostra popolazione, sugli ideali delle varie generazioni e sulla trasformazione culturale del popolo di Stabia.

Maurizio Cuomo

Voglio precisare che nel rispetto del principio fondamentale su cui si basa il nostro sito che mira a rendere la cultura fruibile  a tutti senza alcuna limitazioni tutte le cartoline sono state scansionate ad alta qualità e prive di qualsiasi watermark (quella fastidiosa scritta sulla foto).

Catello Coppola

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Accademica Maria Criscuolo (poetica stabiese)

Poetica stabiese

Accademica Maria Criscuolo

Brevi accenni biografici sull’autrice stabiese:

Maria Criscuolo nasce a Castellammare di Stabia (NA). Figlia di industriale della pasta, compie studi classici presso il Liceo Plinio Seniore di Castellammare di Stabia. Orfana di padre ha avuto ben presto la responsabilità dell’amministrazione dei beni di famiglia. Madre, commerciante, albergatrice, giornalista. Ha al suo attivo innumerevoli pubblicazioni su antologie italiane ed estere ed alle sue poesie sono andati numerosi e prestigiosi premi: Premio letterario Carlo Goldoni –Venezia, Leone d’oro – Città di Abbiategrasso, La Scarpina d’oro – Vigevano, Premio concorso internazionale “Magno Aurelio Cassiodoro”, Superpremio della Pace 1985, Premio “Città di Napoli” 1987, Premio Nazionale del Comune di Bocca D’Adda.

 Acqua della Madonna

All’Acqua della Madonna
(Accademica Maria Criscuolo)

L’antico paesaggio del porto

mi cattura il cuore

e nella retina

impressa resta

l’acquaiola che ciarla

l’acqua schiumosa e sporca

dai detriti delle barche

le lunghe vele

ad asciugare al sole.

Nello scorcio

d’un quadro seicentesco

le file di cozze

le giare d’acqua

i tavolini a sghimbescio

nell’attesa del forestiero

che passa e si disseta.

Ad attingere l’acqua

alla fonte è l’ora

d’un gruppo di scugnizzi

che reclama una mercede

ad ogni fiasco che riempie.

La vita non muta:

qui da noi

è rimasta la stessa.