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Privilegio agli stabiesi per le acque termali

a cura di Maurizio Cuomo

Carissimi visitatori, visto che molti amici in questi giorni mi hanno chiesto di far luce su di una ipotetica concessione data agli stabiesi per la libera fruizione delle acque termali, di buon grado e nella certezza di poter favorire l’attività meritoria di “Ricomincio da Tre – Antiche Terme di Stabia“, organizzazione no profit di cittadini stabiesi, nata in quest’ultimo periodo per vigilare e salvaguardare il nostro patrimonio termale, abbiamo investito il carissimo Lino Di Capua (bibliofilo, appassionato di storia locale), dell’onere e dell’onore di rintracciare il documento o uno scritto che potesse suffragare la suddetta concessione, ormai tramandata da padre in figlio e della quale si era quasi perduta memoria. Sperando di aver fatto cosa utile e gradita, e che soprattutto, possa servire alla causa (come già succedeva al buon Viviani, st’acqua è ssanghe, e ccoce pure a noi), rimettiamo a seguire il frutto della sua ricerca.

Nella speranza di una Stabiae migliore e maggiormente consapevole, porgiamo a tutti i più cari saluti.

La redazione di liberoricercatore.it

Le acque di Stabiae (foto Ricomincio da Tre - Antiche Terme di Stabia)

Le acque di Stabiae (foto Ricomincio da Tre – Antiche Terme di Stabia)

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Stabia Quiz: le acque

La Redazione propone questa rubrica, per mettere alla prova le conoscenze del cittadino e per risvegliare la sua curiosità, affinché, riscopra elementi dimenticati o mai notati sul territorio stabiese.


Cosa è rappresentato in questa immagine?

rappresentazione-murale

Soluzione:

In questa opera (della quale fa parte la porzione di immagine vista nella precedente pagina), l’autore, con pochi semplici elementi, ha rappresentato Castellammare e le sue acque. Dipinta su di un supporto di circa 150 piastrelle (oggi, non tutte in perfette condizioni), questa immagine, ha abbellito per diversi anni un muro di via Duilio, posto precisamente alle spalle della chiesa di “Portosalvo”, in località “Acqua della Madonna”. Essendo dell’opinione che l’interpretazione dell’arte (nelle sue molteplici manifestazioni) è libera e soggettiva, ho provato a dare un personale significato a quanto espresso in questo dipinto, ottenendo il seguente risultato: innanzitutto per ben definire il pensiero dell’autore, ho diviso l’opera in tre sezioni ; collocando nella prima l’immagine di sfondo, in cui prevale l’azzurro del vitale elemento acqua che fondendosi all’orizzonte con i toni leggermente più chiari del cielo, suggella l’indissolubile legame tra “Cielo e terra”; nella seconda sezione sono raffigurati in primo piano alcuni recipienti di vario genere che posti in ordine sparso avanti all’icona della Madonna, sembrano di essere in attesa della sua benedizione; nella terza ed ultima sezione vi è dipinto uno scenario marinaresco in cui si notano navi ed imbarcazioni non appartenenti alla stessa epoca, rappresentanti simbolicamente la millenaria storia di quest’acqua. Alla luce di queste personali riflessioni, rivedendo l’opera in un quadro globale, ritengo che l’autore abbia voluto esprimere sotto forma di pittura e con estrema chiarezza il seguente messaggio: “Acqua della Madonna, acqua dei navigatori”. Purtroppo, però, la piastrellatura di sostegno dell’opera (priva della benché minima manutenzione), subendo nel corso degli anni l’inevitabile opera deleteria delle intemperie, si è distaccata in alcune sue parti. Si ha per conclusione che con l’andare degli anni il mancato ripristino (che poteva essere eseguito in occasione dei lavori agli chalet), peggiorerà ulteriormente le condizioni, causando l’ingiusta perdita di un’altro piccolo pezzo della nostra storia.


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La cura delle acque di Castellammare

articolo di Maurizio Cuomo

Castellammare di Stabia, detta “Città delle acque” per il suo straordinario patrimonio idrologico, vanta nel suo bacino idrico, la presenza di ben 28 sorgenti di acque minerali differenti. La costante composizione fisico-chimica, che ha conferito ad ognuna di queste acque distinte proprietà terapeutiche e l’abbondante gittata delle fonti, consentono di eseguire cure idropiniche termali per svariati tipi di patologie.

Le Antiche Terme di Stabia

Le Antiche Terme di Stabia

Propongo la seguente tabella, come guida alle acque terapeutiche ancora in uso1


ACQUA ACIDULABicarbonato calcica ipotonica lievemente acidula. Azione digestiva, antinfiammatoria, diuretica. Indicata in tutte le forme legate a cattiva digestione, nelle gastriti iposecretive, nel diabete e nelle varie forme di renella.

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ACQUA FERRATABicarbonato carbogassosa contenente sali di ferro. Indicata nelle anemie primarie e secondarie e nelle convalescenze; nelle malattie debilitanti, nelle astenie muscolari e nervose; nei processi da cattiva digestione anche accompagnati da irritazione della mucosa gastrica; nei disturbi della sfera genitale femminile, nello stentato sviluppo nell’epoca della pubertà, nel linfatismo e nel rachitismo.

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ACQUA DELLA MADONNABicarbonato calcica ipotonica alcalina. Azione diuretica e dissolvente per i calcoli renali. Indicata nelle forme ascendenti delle vie urinarie, nella gotta, nella renella.

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ACQUA MAGNESIACA Clorurato sodica ipotonica. Indicata nelle coliti spastiche, specie se di origine nervosa, nelle discinesie del grosso intestino (colon irritabile) e della cistifellea, nelle gastriti catarrali croniche e nelle gastroduodeniti croniche.

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ACQUA MEDIAClorurato sodica ipotonica. Azione lassativa, diuretica e purificatrice su tutte le ghiandole e mucose dell’apparato digerente: specie sul fegato svolge un’azione disintossicante di lavaggio dell’organismo e antinfiammatoria sui dotti biliari provocando secrezione biliare e correggendo quindi la stitichezza. E’ indicata nei processi morbosi cronici delle colecisti con o senza calcoli; nei soggetti operati di colecisti, di appendice e sull’intestino. E’ buona regola farla precedere da qualche bicchiere di Stabia calda.

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ACQUA MURAGLIONEClorurato sodica ipertonica. Azione purgativa; usata nella stitichezza ostinata, nella ossaluria, nella uricemia, nel diabete mellito e nella gotta.

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ACQUA POZZILLOMedio minerale ipotonica clorurato sodica. Azione diuretica, lassativa, disintossicante, antidispeptica.

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ACQUA SAN VINCENZOClorurato sodica ipotonica. Azione blandamente lassativa, diuretica, antinfiammatoria. Indicata in tutti i processi cronici catarrali dell’intestino, dispepsie intestinali fermentative o non, coliti croniche, congestione emorroidaria.

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ACQUA SOLFUREARicca di idrogeno solforato. Purgativa con azione antifermentativa intestinale. E’ indicata nella stitichezza cronica, nelle malattie allergiche, in molte malattie della pelle (eczema cronico, psoriasi e prurito), obesità e diabete.

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ACQUA SOLFUREA FERRATABicarbonato carbogassosa contenente sali di ferro ed idrogeno solforato. Azione purgativa, ricostituente ed attivante il ricambio; indicata nella stitichezza abituale, nella gotta cronica e nella iperuricemia.

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ACQUA SOLFUREA CARBONICABicarbonato carbogassosa ricca di acido carbonico. Purgativa con azione antifermentativa intestinale; indicata nella stitichezza cronica in soggetti con ipertensione arteriosa: trova impiego nella ipercolesterolomia e nel diabete.

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ACQUA STABIAClorurato sodica ipertonica. Azione lassativa, da usarsi nella stitichezza abituale, nelle enterocoliti croniche non diarroiche, nella congestione emorroidaria, nella obesità e nella piccola insufficienza epatica.


P.S.: Le acque devono essere usate per bibita a digiuno in bicchieri da un quarto di litro nella dose di 2 – 8 bicchieri, impiegando per ogni bicchiere circa 15 minuti, con intervallo di cinque minuti tra un bicchiere e l’altro, sorseggiando e passeggiando.

Note:

  1. non avendo alcuna competenza in materia, tengo a sottolineare che la suddetta tabella e il sottostante consiglio sono tratti liberamente dall’opuscolo: “Castellammare di Stabia e le sue Terme”.