Archivi categoria: Editoriale

rubrica a cura di Maurizio Cuomo & Ferdinando Fontanella

Castellammare, riqualificazione villa comunale con incognita manutenzione

editoriale di Ferdinando Fontanella

La nuova villa comunale (ricostruzione computerizzata)

La nuova villa comunale (ricostruzione computerizzata)

Nella socialmente martoriata ed economicamente fallita “Città delle acque” venerdì mattina, 22 maggio 2015, si celebra l’inizio dei lavori di riqualificazione della villa comunale. La data, considerata l’importanza dell’opera, è destinata a entrare negli annali di storia locale e sarebbe bello poter sapere in anticipo se negli anni a venire questo momento sarà celebrato come svolta positiva o ennesimo fallimento e sperpero di soldi pubblici. La riqualificazione del lungomare cittadino è interamente finanziata con fondi europei, nell’ambito dei Programmi Integrati Urbani “PIU′ EUROPA”.

Successo o fallimento, vittoria o sconfitta, rinascita o morte? Per saperlo bisogna aspettare, il tempo dirà la verità. Nell’attesa però possiamo provare a ragionare sull’argomento così, senza inventare niente e basandoci su dati certi, possiamo azzardare una previsione su quello che sarà.

Partiremo da una domanda. Era proprio necessario questo rifacimento? Il quesito ai più sembrerà banale, perché la risposta è sicuramente Sì. Chi ha avuto la sventura di passeggiare in villa comunale è ben cosciente dello stato di assoluto degrado del luogo: aiuole ridotte ad immondezzaio-letamaio, alberi morti o morenti, fontanine chiuse o mal funzionanti, arredi urbani rotti e sporchi, monumenti imbrattati e danneggiati, piano di calpestio lurido e maleodorante. Insomma questa realtà talmente squallida meritava il colpo di spugna.

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Nè, ma che sta’ succedenne?!

editoriale di Maurizio Cuomo

Castellammare in cartolina

Quando Castellammare era una “Cartolina”!!!

Che un giorno o l’altro arriverà la biblica apocalisse è cosa saputa, ciò che non sapevo è che la fine del mondo dovesse iniziare proprio qui dalla nostra Castellammare.

Cito alcuni fatti occorsi negli ultimi giorni per un brevissimo quadro della situazione: incendio a via Gesù, smottamento a via Tuoro, ennesima esondazione del Sarno con allagamento degli adiacenti abitati, ed esplosione di un ordigno nella centralissima via Carrese. Oltre agli eventi accidentali e o naturali che colgono Castellammare sempre e comunque impreparata, per chi non se ne fosse accorto, qui da noi, con la frase/giustifica: “Non è a norma…” è anche tutto in via di chiusura: attività commerciali, servizi pubblici, posti di lavoro, speranze per il futuro e tutti gli annessi del caso.

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Per il Santo Natale la Madonnina del Faito “torna a casa”

editoriale di Maurizio Cuomo

Giovanni Grammegna, Emilio Leggero e Carmine Passaro

Giovanni Grammegna, Emilio Leggero e Carmine Passaro

Carissimi, a seguito degli articoli pubblicati sulle più svariate testate giornalistiche, tra cui: Il MattinoANSA, POSITANONEWS, BLIZ quotidiano, quest’oggi mi ritrovo a scrivere nel tentativo di mitigare e stemperare l’atmosfera surreale che si era venuta a creare in prossimità del Santo Natale. Ebbene per chi non fosse per nulla informato dei fatti dirò che su segnalazione del noto gruppo podistico ANTARES STABIA alcuni giorni fa è stata ritrovata la statua della Madonna sparita circa un mese fa dalla suggestiva edicola posta negli anni ’50 in località “Montagna spaccata” del Faito. Purtroppo, la statua, divelta da mani ignote dal suo alloggio, è stata ritrovata letteralmente in frantumi, in uno dei tornanti dello stradone. A tal proposito, si è quindi parlato di satanismo stabiese, infangando ancora una volta il buon nome della nostra Castelllammare.

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Mentre ‘o miedeco sturéa ‘o malato se ne more!!!

editoriale di Maurizio Cuomo

Estremamente emblematico, questo vecchio adagio dialettale la dice lunga sulla saggezza popolare tramandataci dai nostri padri; ebbene, titolo migliore, a mio personale avviso, non potevamo dare alla delicata questione dell’archivio storico comunale “sfrattato” che per sua/nostra sfortuna, non trova la dignità di una fissa dimora.

Ma veniamo brevemente ai fatti: per chi non lo avesse ancora inteso, l’archivio storico in questione è quello della città di Castellammare di Stabia, da diversi mesi traslocato nei locali di una scuola di periferia, in attesa che gli venga assegnata una più dignitosa residenza. A sollevare l’importantissima questione è il prof. Giuseppe D’Angelo, Soprintendente Onorario all’Archivio Storico Comunale “Catello Salvati” di Castellammare di Stabia, che in un’intervista/denuncia su di un quotidiano, notifica a chiari parole quanto sia inappropriata l’attuale sede che attualmente ospita la preziosa documentazione.

Articolo del prof. D'Angelo

Articolo del prof. D’Angelo

Preso coscienza dell’importante problematica liberoricercatore non poteva esimersi dal manifestare, seppur sotto forma di modestissimo editoriale, il suo personale pensiero: la posta in palio è troppo alta e non abbiamo tempo da investire in inutili chiacchiere (qui rischiamo di perdere un inestimabile patrimonio di cultura stabiese).

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