Archivi tag: Castellamare

Accadde Oggi (31 maggio)

Accadde Oggi a Castellammare di Stabia

a cura di Maurizio Cuomo

Accadde oggi a Castellammare di Stabia

Accadde Oggi


Accadde il 31 maggio

Castellamare di Stabia (foto Corrado Di Martino)

Nel 1912 il Consiglio Comunale delibera che Castellammare venga scritto con due “m”

Il 31 maggio 1912, il Consiglio Comunale di Castellammare di Stabia approva una decisione storica. Su proposta del sindaco Ernesto Fusco, viene deliberato che il nome della città si scriva ufficialmente con due “m”: Castellammare.

Fino ad allora, la grafia era spesso incerta. Si alternavano “Castellamare” e “Castellammare”, creando confusione. Quel giorno, il Comune mette fine al dubbio. La forma attuale viene riconosciuta come unica e corretta.

Quella delibera è più di un atto formale. È affermazione d’identità. Il 31 maggio resta così una data simbolica. Segna il momento in cui la città scrive con decisione il proprio nome, così come oggi lo conosciamo.


Continua a leggere

Otto mesi in Italia 1849

Otto mesi in Italia 1849

di Giuseppe Zingone

Carl Wuttke, Vista dal Golfo di Napoli, olio su pannello, 32 x 47.5 cm, opera apparsa su verimportantlot

Oggi Castellammare ha un ruolo molto marginale rispetto al passato. A livello turistico è quasi scomparsa ed evito di rifare il solito elenco; dal punto di vista politico, nessuno è riuscito mai a far decollare questa città, eppure le risorse (almeno quelle naturali) c’erano tutte. Qualche volta leggo i “post” che si succedono in rete, su questo meraviglioso luogo che è la mia terra. Inevitabilmente m’imbatto in commenti politici o denigratori nei confronti di quelli che hanno amministrato. Ma dove eravamo noi che abbiamo permesso questo scempio? Noi che abbiamo rinnegato le scelte (anche morali) fatte dai nostri avi. Siamo certi che i nostri colori, quando abbiamo contrassegnato la scheda elettorale, (oggi regna il pericolosissimo astensionismo) erano la scelta migliore possibile? A cinquant’anni suonati, credo che abbiamo lasciato una magrissima eredità ai nostri figli, un scarso senso civico e un remoto rispetto per il prossimo. Inoltre dovremmo coscienziosamente chiederci: Quale contributo positivo ho dato alla mia Città? Ed è per questo che pur essendo assente dal territorio, cerco in ogni modo di preservarne la memoria. Continua a leggere

Castellamare (1847) (Vue prise à Castellamare)

Stralci di Storia stabiese

Stralci di Storia stabiese

Per il piacere di riscoprire il fascino trasmesso da uno scritto antico (edito nel 1847) e per meglio apprezzare la storia che ha visto protagonista la nostra terra, pubblichiamo la traduzione di un articolo tratto dal celebre giornale francese “Magasin Pittoresque“, nel quale viene magistralmente descritta l’allora “Castellamare”. Il materiale di ricerca è stato gentilmente concesso dal collezionista stabiese Gaetano Fontana, la traduzione del testo è stata operata dalla dott.ssa Marianna Nasti.

Maurizio Cuomo


Castellamare: veduta da Pozzano

Castellamare: veduta da Pozzano

Castellamare (1847)

A quattro miglia da Pompei, dirigendosi verso la spiaggia di Castellamare, ci si ritrova sulle rovine dell’antica Stabia. Dapprima abitata dagli Oschi, poi dagli Etruschi, in seguito dai Sanniti, questa città fu occupata sotto al Consolato di Pompeo e di Catone, dai Romani che avevano poco a poco sterminato le prime popolazioni stabilitesi in questo posto. Sotto Silla, all’avvicinarsi delle guerre civili, diventa un mucchio di rovine, da cui emerge un piccolo paese, ben presto ricoperto dalle ceneri fuoriuscite dal Vesuvio durante la grande eruzione dell’anno 79. Mentre nel secolo scorso si diede inizio agli scavi per ritrovare le città inghiottite, si lavorò rapidamente il suolo di Stabia; ma man mano che si dissotterrava una parte, si colmava l’altra con la terra. I principali reperti rinvenuti furono qualche papiro, depositati, insieme a quelli di Pompei, nelle stanze del museo Borbone, a Napoli. Inoltre furono ritrovati alcuni resti di scheletri e di mobili preziosi, c’è chi suppone che gli abitanti avevano portato via le ricchezze durante la fuga. Questo reperto di distruzione segna l’entrata in uno dei più bei paesi del mondo. Lungo queste coste divenute celebri dopo la rovina delle tre città,  si arriva alla Penisola sorrentina,  paese piacevole Continua a leggere

La Castellamare del 1862

La descrizione di Castellammare di Stabia, trascritta a seguire è tratta da “Terapia delle Acque minerali di Castellamare di Stabia” di Scialpi, rarissimo libro risalente al 1862, stampato nella “Tipografia Stabiana”.  Fresco e godibile, nonostante sia d’epoca, questo scritto illustra in maniera impeccabile e minuziosa l’allora città di Castellamare di Stabia.

trascrizione a cura di Maurizio Cuomo

GEOGRAFIA FISICA
La novella Stabia è a tale posizione topografica, che in discorrendo il suo orizzonte l’occhio dell’osservatore stupisce di nante le meraviglie con che natura rapisce i sensi. Guarda a dritta l’ubertoso agro Campanio chiuso dagli Appennini, sparso di città e villaggi, là dove il Sarno fluisce, e dove Pompei si giace, graziosa in sua tristezza, rivelando alle generazioni qual era al tempo de’ Cesari. Le si presenta più in là il bicipite Vesuvio, che isolato s’innalza presso al mare, l’unico vulcano ardente nel continente Europeo…

Castel a Mare - anno 1823 (coll. Gaetano Fontana)

Castel a Mare – anno 1823 (coll. Gaetano Fontana)

Le succedono a sinistra, tra i sempre verdi ulivi, villaggi pittoreschi, ed in mezzo agli odorosi cedri la gentile Sorrento, e la sassosa isola Capri – Mira la placida onda tirrena, che circoscritta come in una ellissi le bagna la riva. Chi le si accosti vedrà che la sovrastano alti monti, gli antichi Lattari. Questi monti fanno parte di quella catena, che dalle ultime pendici de’ Subappennini Campani estendendosi sino al Capo Ateneo, divide il golfo di Salerno da quello di Napoli. Hanno per loro più alto culmine Monte S. Angelo, che si eleva dal pelo del mare 4416 piedi fr. Si dirigono dall’est all’owest-sud-owest… Continua a leggere