l’editoriale di Maurizio Cuomo
Perché Castellammare è afflitta da così tanta mala politica? Chiedo scusa se esordisco con una simile domanda, ma sono anni che me lo chiedo e non riesco proprio ad avere risposte. E’ mai possibile che a “destra” o a “sinistra” che si vada, non riusciamo mai a imboccare la strada giusta, perché chi ci “guida” si ostina sempre a percorrere vie traverse e sbagliate?! Avrò i miei limiti, ma proprio non comprendo questo andazzo politico che ai fatti concreti antepone giri di parole, tante polemiche, ed iniziative surreali, fine a se stesse (classiche manciate di polvere negli occhi, per dimostrare che si opera, quando in realtà si regredisce).
Mani sporche su Castellammare
Da cittadino ho vissuto decenni di mala politica e ho visto “mani sporche” infangare e sotterrare il buon nome di una città priva di colpe, che comunque è viva e vorrebbe riscattarsi, dimostrandolo ogni qualvolta riesce ad organizzarsi, adoperandosi per una buona causa (il mio personale pensiero oggi va alle vicissitudini occorse in quest’ultimo periodo alle Antiche Terme stabiane), dove purtroppo, ancora una volta, i meccanismi controversi di una subdola macchina burocratica (sempre un passo più avanti di noi comuni mortali), sono intervenuti ed hanno reso vana una meritoria iniziativa a scapito di una intera collettività! Per cortesia non ditemi che mancano i medici alla mescita, in quarant’anni non ne ho mai visto uno e non mi risulta che si sia mai verificato un malanno, sappiamo bene che esistono le cosiddette acque pesanti (non scopriamo l’acqua calda), e ciò per gli avventori inconsapevoli poteva benissimo essere segnalato su di un cartello, magari esposto ben in vista in più punti, sia all’esterno che all’interno delle Terme! Ma questa è una soluzione troppo facile e semplicistica, allora ecco il cavillo “non facciamo le analisi periodiche così le acque possono essere interdette per giusta causa!”. Eppure, l’ingranaggio risultava riavviato, i termali, soci di cooperativa (i soli che hanno le giuste maestranze) potevano richiedere di prestare manodopera a tempo determinato per: il pompaggio acque, la pulizia delle vasche, istituire una sala medica, il servizio di guardiania, la pulizia del piazzale e dei sanitari, la biglietteria, ecc. ecc., (il tutto su più turni di lavoro… e ciò poteva comunque essere un buon inizio per uscire dal torpore stagnante della disoccupazione), poi, se le cose fossero andate per il verso giusto, di concerto con l’Amministrazione poteva essere studiato un vero e proprio piano stabile di riacquisizione e rivalorizzazione dell’impianto termale… Niente, non c’è stato verso, la politica dei piccoli passi non è per Castellammare, noi vogliamo tutto e subito, e allora guidati da chissà chi, e per quali “oscuri” motivi, i termali al motto “Adda murì Sanzone cu’ tutt”e Filistei”, si sono messi di traverso, facendo il gioco dell’Amministrazione che prendendo la palla al balzo (le motivazioni sono serie: si parla di pubblica incolumità), senza batter ciglio, ha chiuso i battenti (prendendo alla lettera l’adagio del vecchio saggio: “Cu’ ‘nu Si! Te ‘mpiccie, e cu’ ‘nu No! Te spiccie…”). Continua a leggere→