Archivi autore: Giuseppe D'Angelo

Informazioni su Giuseppe D'Angelo

Autore Nato a Castellammare il 21 gennaio 1943, ha avuto Il grande merito di aver avviato il riordino dell’Archivio Storico del Comune di Castellammare di Stabia di cui è stato Soprintendente Archivistico Onorario fino dal 1979. Caporedattore della rivista Cultura & Società nonché autore di numerosi ed apprezzati saggi storici. E’ morto nella sua Castellammare, il 22 febbraio 2017.

Giacinto Gigante, Il mercato a Castellammare

Da Largo Mercato a Piazza Cristoforo Colombo

articolo* del prof. Giuseppe D’Angelo

Il mercato a Castellammare (Giacinto Gigante - XIX sec.)

Il mercato a Castellammare (Giacinto Gigante – XIX sec.)

Già Largo Mercato fu intitolata Piazza del Popolo con Delibera di Consiglio del 9 dicembre 1869, ma questa Delibera non ebbe applicazione. Successivamente con Delibera di Consiglio del 10 dicembre 1925 fu intitolata a Cristoforo Colombo, ma non fu approvata dalla Soprintendenza all’Arte Medioevale e Moderna della Campania. Il 29 marzo 1932, con Delibera Podestarile, fu reintitolata a Cristoforo Colombo, ma non fu approvata dal Ministero della Cultura Popolare (MinCulPop). Pertanto la piazza dovrebbe ancora chiamarsi Piazza del Mercato in ricordo dell’antico mercato che vi si svolgeva. Piazza tra via G. Bonito, Calata Mercato e strada Dogana Regia. Continua a leggere

Villa Comunale

Villa Comunale

Villa Comunale

( a cura del prof. Giuseppe D’Angelo, testo tratto da: “Rivivi la Città” )
Villa Comunale

Villa Comunale

La Villa Comunale, viene ricavata nella seconda metà dell’800 sul materiale di risulta della demolizione della vecchia muraglia difensiva che circondava la città, dal Quartuccio a Fontana Grande. Agli inizi del ‘900, su progetto dell’arch. Eugenio Cosenza, fu realizzata la deliziosa Fontana dei Tritoni. Come ogni villa comunale che si rispetti, anche la nostra possiede il suo bravo viale delle celebrità, istituito nel 1924 con l’erezione del busto al musicista Luigi Denza, opera dello scultore Renda, cui seguirono negli anni Raffaele Viviani (commediografo), Giuseppe Bonito (pittore), Michele Esposito (musicista), Annibale Ruccello (commediografo) ed infine il Monumento al Marinaio e quello alla Resistenza, opera dello scultore Antonio Gargiulo.

san francesco

Chiesa e convento di San Francesco a Quisisana

Chiesa e convento di San Francesco a Quisisana
( a cura del prof. Giuseppe D’Angelo, testo tratto da: “Rivivi la Città” )

Stemma della chiesa di San Francesco a Quisisana

Stemma della chiesa di San Francesco a Quisisana

Nel 1585 alcuni gentiluomini stabiesi decisero di far venire in città anche i frati francescani cappuccini. Per questo fecero acquistare dal Comune un pezzo di terra – parte incolto, parte oliveto e parte a castagni – per edificarvi un convento. I monaci, però, ritenendo del tutto insufficiente la chiesetta già esistente, decisero di costruire il convento ed una nuova chiesa, che fu dedicata come la prima, a Santa Maria del Loreto. Continua a leggere

Palazzo Farnese

Palazzo Farnese: sede del Comune di Castellammare

Palazzo Farnese
( a cura del prof. Giuseppe D’Angelo, testo tratto da: “Rivivi la Città” )
Palazzo Farnese

Palazzo Farnese

Nel 1566 don Ottavio Farnese, duca di Parma e Piacenza, dal 1541 signore di Castello a Mare di Stabia decise in seguito alle suppliche dei cittadini, di assicurare alla città un degno luogo per la sede della Corte del Governatore. Così la scelta cadde su un vetusto e antico casamento ad un piano, situato tra il Duomo e la strada Coppola. Dopo numerose ed ingarbugliate vicende, nel 1820 vi fu trasferita la sede dell’Amministrazione comunale, Nell’anno 1871, su progetto dell’Arch. Luigi d’Amora, la casa comunale fu ingrandita ed abbellita. Agli inizi del ‘900 fu costruito il secondo piano e rifatto lo stucco esterno, con il torrino laterale. L’Amministrazione comunale vi restò ininterrottamente sino all’ottobre del 1964, quando fu deciso il passaggio nei locali dell’ex Banca d’Italia (attuale Banca Stabiese) e l’antico edificio fu abbandonato per circa un ventennio. Trascorso tale periodo il Palazzo Farnese dopo degna ristrutturazione è tornato ad ospitare la sede del Comune.

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Antiquarium Stabiano (foto Ferdinando Fontanella)

Antiquarium stabiano

Antiquarium stabiano

a cura del prof. Giuseppe D’Angelo

Antiquarium Stabiano (foto Ferdinando Fontanella)

Antiquarium Stabiano (foto Ferdinando Fontanella)

In esso erano custoditi reperti provenienti dagli Scavi Archeologici effettuati a partire dal 1950. Si tratta di circa 8.000 oggetti, di cui circa la metà sono pertinenti a corredi funerari provenienti dalla necropoli di Via Madonna delle Grazie. Sepolture, cioè, che si riferiscono all’abitato arcaico e preromano dell’antica Stabiae, probabilmente localizzato sulla collina di Varano, poiché nei livelli sottostanti Villa S. Marco furono ritrovati dei frammenti di ceramica greca risalenti al IV sec. a.C. Continua a leggere