Le immagini della memoria

Le Immagini della Memoria

della città di Castellammare di Stabia

Nella rubrica esponiamo per il piacere di poterle rivivere (sia pur soltanto mentalmente), alcune vecchie immagini (inquadrature inedite, particolari interessanti e scorci suggestivi) della città di Castellammare di Stabia.

Le Immagini della Memoria

La memoria di una città vive nelle sue strade, nei suoi edifici e nei volti delle persone che l’hanno attraversata. “Immagini della Memoria”, la rubrica di Liberoricercatore, è un ponte tra passato e presente, un archivio visivo che permette di riscoprire Castellammare di Stabia attraverso affascinanti scatti d’epoca.

Archivio foto d’epoca:

Sezione “Le Scolaresche”

Galleria Immagini della Memoria


Ogni fotografia è una finestra aperta su un tempo lontano: scorci inediti, particolari curiosi, vedute suggestive che raccontano la storia e l’evoluzione della nostra città. Grazie a questa raccolta, possiamo rivivere, anche solo con la mente, le atmosfere di un’epoca passata e riscoprire dettagli spesso dimenticati.

L’archivio si articola in due grandi sezioni:

  • Sezione “Le Scolaresche”, una raccolta di immagini che immortalano generazioni di studenti stabiesi, testimonianza preziosa di un’epoca scolastica ormai lontana.

  • La galleria completa delle “Immagini della Memoria”, un vasto repertorio fotografico che abbraccia i molteplici aspetti della città, dalle sue strade ai suoi abitanti, dalle festività agli scorci più significativi del passato.

Questa rubrica non è solo un omaggio alla memoria storica di Castellammare, ma anche un invito a osservare con nuovi occhi i luoghi che oggi ci circondano, riconoscendo in essi il riflesso di ciò che è stato. Un viaggio nostalgico e affascinante, dedicato a tutti coloro che amano la storia e l’identità stabiese.

8 pensieri su “Le immagini della memoria

  1. remigio

    Caro Ciro scusami se mi permetto, conoscevo gran parte delle “bambine” e non mi ridanno i conti.O e’ sbagliato l’anno oppure il numero ordinale della classe. Forse mi sbaglio io (l’eta’ e’ carogn’) ed invito tutti gli ex scolari di via Bracco ad intervenire e dare un loro contributo,se e’ possibile.

    Rispondi
  2. raffaele scala

    Caro Antonio Cimmino, come, forse, credo di aver già detto, anch’io sono nato a Scanzano, al primo piano di via Santa Caterina 17, oggi via Carmine Apuzzo), forse non lontano da dove sei nato tu e, mi pare di capire, negli stessi anni! A Scanzano, comunque, non ci sono rimasto molto visto che a tre anni sono andato via, per la precisione in via Prima Salita De Turris.

    Rispondi
  3. Ordercustomessay

    Le immagini sono prese da internet e hanno solo valore didascalico. E” pur vero, però, che le immagini sono state tratte da stampe antichissime e che quindi ciò che in origine poteva essere uguale, non è rimasto tale col passare dei secoli, esattamente come dice l”articolo stesso. In altri termini in un paese il costume potrebbe essere rimasto fedele all”originale, in un altro potrebbe essersi evoluto in tutt”altra direzione. Il gruppo folk che ogni paese ha, si arrangia come meglio può per rintracciare la foggia originale, ma è molto difficile che vi riesca perché si basa sulla memoria storica di persone viventi o su fotografie d”epoca che, volenti o nolenti, siamo costretti a considerare “moderni. order custom essay

    Rispondi
  4. Facelgi Dante

    Qualcuno mi sa dire che fine fece la fontana dell ‘acqua ferrata? A fianco nei miei ricordi c ‘era ” a cantina ro fumme ” Dove mio nonno, Ciro Castellano, era solito frequentare.Io sono nato il 1941 in via Piazza Grande (int a chiazz).Vivo da 60 anni in Germania. La Famiglia di mia madre erano i Castellano.

    Rispondi
    1. Giuseppe Zingone

      Purtroppo non le sappiamo rispondere. Comunque, Saluti da Castellammare e se ha voglia di condividere i suoi ricordi può scriverci e noi saremo lieti di pubblicarli. Saluti Giuseppe Zingone

      Rispondi
    2. Gigino

      L’ACQUA SVANÌ NEL SOTTOSUOLO E LA FONTANA UNITAMENTE ALLA CANTINA DOPO MOLTI ANNI DI DEGRADO FU ABBATTUTA UNITAMENTE AL PALAZZO CHE AFFACCIAVA SULLA PIAZZA SPIRITO SANTO.

      Rispondi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *