Biscotto di Castellammare
a cura di Maurizio Cuomo
La “Casa produttrice Riccardi” inventò questo caratteristico biscotto a forma di sigaro nel 1848. I consumatori lo apprezzarono da subito per la sua fragranza e il sapore inconfondibile.
L’ultima rappresentante ufficiale della tradizione fu la signora Concetta. Morì nel 1941, in circostanze tragiche. Secondo molti, si spense senza mai rivelare la vera ricetta originale.
Dopo la sua morte, il nipote Mariano Carrese continuò la produzione del “Biscotto di Castellammare”. Successivamente, ne cedette la licenza d’uso all’erede Gianluca Terracciano.
Oggi, i nove figli di Mariano sono gli attuali detentori del marchio “Premiata fabbrica di biscotti A. Riccardi di Mariano Carrese”.
La semplicità è l’essenza della ricetta!
Ingredienti: Farina 00, Zucchero, “Criscito”, Burro, Acqua, Vanillina.
P.S.: A completare la breve descrizione del biscotto stabiese, riportiamo uno scritto tratto da: “Stabiae e Castellammare di Stabia” di Michele Palumbo pubblicato da Aldo Fiory Editore Napoli nel 1972. Continua a leggere