Salvatore Sarcinelli

Salvatore Sarcinelli e il premio Carnegie

di Giuseppe Zingone

Andrew Carnegie, Salvatore Sarcinelli

Andrew Carnegie

Con mia grande sorpresa e con il piacere di aver trovato un’altra notizia di nicchia, ho dovuto anche io apprendere ed approfondire il nome di un ente, di cui neanche conoscevo l’esistenza, ma che tutt’ora nonostante la veneranda età continua ad operare sul territorio italiano.

Credete voi all’esistenza dei supereroi?

Io personalmente ci credo! Soprattutto se non si tratta di fumetti, ma di persone in carne ed ossa, uomini e donne che semplicemente hanno donato sé stessi al prossimo, chiunque esso fosse. Quante volte abbiamo sentito parlare di questi silenti eroi, i quali addirittura mettendo a repentaglio la propria stessa vita, non di rado, perdendola hanno reso vivo il bellissimo racconto evangelico del Buon Samaritano (Vangelo di Luca: 10,25-37).

Ogni qualvolta, mi trovo a passare per Palidoro, non posso non ricordare, il vice brigadiere dei carabinieri Salvo D’Acquisto, che il 23 settembre del 1943, offrì la sua vita per salvare 22 civili, durante un rastrellamento nazista e che in queste ore è stato dichiarato VENERABILE dalla Chiesa Cattolica.

Ebbene, dicevo, in Italia continua la sua opera di riconoscimento, la FONDAZIONE CARNEGIE PER GLI ATTI DI EROISMO.

Ma di cosa si tratta? Eccone le finalità riprese dallo stesso sito.

La “Fondazione Carnegie per gli atti di eroismo (Hero Fund)” è un Ente morale con sede presso il Ministero dell’Interno, istituito con regio decreto 25 settembre 1911, allo scopo di premiare gli atti di eroismo compiuti da uomini e donne in operazioni di pace nel territorio italiano, per mezzo del fondo elargito dal filantropo americano di origine scozzese Andrew Carnegie.

Il gesto di Sarcinelli, riproduzione AI

Il gesto di Sarcinelli, riproduzione AI

Il premio Carnegie ad un marinaio di Castellammare

Castellammare di Stabia, 8 febbraio 1922

Medaglia d’argento grande, Salvatore Sarcinelli

Medaglia d’argento grande, fronte e retro

Con vivo compiacimento, apprendiamo che giorni addietro a Spezia sulla R. N. «Duilio» da quel comandante venne con solenne cerimonia consegnata al nostro valoroso concittadino Salvatore Sarcinelli di Michele, colà imbarcato, la grande medaglia d’argento e L. 500 inviategli dalla «Fondazione Carnegie»  col diploma di benemerenza e di onore deliberatogli nella seduta del 18 dicembre 1921.
Precedentemente, per la stessa ragione dal Governo del Re, il Sarcinelli venne premiato con medaglia d’argento al valore civile, con la seguente motivazione:

« Con raro spirito di sacrificio ed ammirevole coraggio slanciavasi nell’impetuosa e gelida corrente dell’Arno la sera del 1. gennaio 1919 a Firenze, e dopo sforzi inauditi, aggravati dall’oscurità e dalla nebbia strappava, alla morte un uomo gettatovisi a scopo suicida ».

Nel rendere omaggio al baldo e coraggioso Sarcinelli siamo certi che la gioventù tragga esempio dalla sua prontezza di spirito e dall’atto di abnegazione non comune.[1. Il premio Carnegie a Salvatore Sarcinelli di Michele, In: Il Popolo Romano, Anno 50° N. 33, di giovedì 9 febbraio 1922, pag. 8.]

Il premio Carnegie, Salavatore Sarcinelli

Il premio Carnegie

Con la stessa motivazione in precedente data ossia udienza del 9 novembre 1919 sua maestà il Re ha fregiato con la medaglia d’argento al valore civile: Salvatore Sarcinelli, soldato nel 69° fanteria (deposito).[2. Gazzetta Ufficiale del Regno d’Italia, Anno 1919, numero 267, del 12 Novembre, pag. 3350, Udienza del 9 novembre 1919.]

Articolo terminato il 23 marzo 2025


 

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