La Lanterna di Pozzano
articolo di Maurizio Cuomo
Che Castellammare sia luogo pregno di storia è cosa ormai saputa da ogni nostro affezionato lettore. Dopo tanti anni di ricerca e centinaia di articoli posti liberamente alla pubblica fruibilità, ci stupiamo ancora nel vedere che il nostro territorio, seppur ampiamente raccontato e documentato, ai giorni nostri si presti ancora a nuove ed originali ricerche. E’ il caso di oggi, dove brevemente, come siamo soliti fare, vi segnaliamo una nuova “chicca” storica che ha per protagonista la Lanterna di Pozzano.
Ma veniamo ai fatti: non è leggenda, ma episodio storico documentato avvenuto il 28 agosto 1506. In quella data, nel Castello Nuovo di Napoli, Consalvo di Cordova, in nome del re Ferdinando il Cattolico, concesse un privilegio speciale ai frati del convento di Pozzano. Fu autorizzata la costruzione di una lanterna, o fanale, da collocare in un angolo del convento affacciato sul mare. Il lume doveva restare acceso ogni notte, per guidare marinai e naviganti lungo la costa.
Non solo. I frati ottennero anche il diritto di riscuotere dazi da chi ne traeva beneficio, come accadeva altrove dove esistevano torri simili. A loro fu concesso un seno di mare per la pesca e il diritto di riscuotere i dazi anche da altri pescatori.
Questo scritto, che a seguire ripropongo integralmente, pone un po’ di luce, sulla Lanterna di Pozzano, un elemento architettonico poco conosciuto anche ai più attenti conoscitori di cose stabiane.
Premessa fatta, ora con la consueta brevità e chiarezza, vi invitiamo a scoprire nel dettaglio questa piccola grande storia, direttamente dallo scritto d’epoca che integralmente riporto a seguire.
Il documento storico, testimone del privilegio concesso
tratto da:
Istoria della immagine di Santa Maria di Pozzano di Padre Serafino de Ruggieri
Castellamare – Tipografia Vescovile (II edizione – anno 1859) pagg. 103 e 104.
Nell’Anno adunque dì nostra credenza mille cinquecento e sei si diè cominciamento al nuovo tempio, nè vi volle meno di treni’Anni per ridurlo a perfezione.
Ma perché non erano bastevoli le forze de’ frati a sì grand’opera, il divotissimo Consalvo di Cordova in nome del suo Re Ferdinando il Cattolico, concedè a nostra gente privilegio di edificare un fanale, o sia lanterna in un angolo del Convento risguardante il mare, e tenervi il lume acceso la notte per comodo de’ Marinari e naviganti; e con ciò esiger da essi quei medesimi dazj, che sogliono pagarsi in que’ luoghi, dove simili Torri sono fabbricate.
Li concedè eziandiò un certo seno di mare per potervi prendere il pesce per il loro vitto necessario, ed esigere ancora da’ Marinarj, che quivi pescavano, gli stessi dazi, che pagavano alla gabella reale del pesce.
Fu questo privilegio fatto nel castello nuovo di Napoli a’ ventotto dì agosto dell’anno mille cinquecento e sei.
Articolo molto interessante.