‘O juoco d”o Chirchio nella tradizione stabiese
( Il gioco del Cerchio )
articolo di Enzo Cesarano
Un tempo le strade di Castellammare erano piene di bambini che giocavano all’aperto. Tra i passatempi più amati c’era ‘o chirchio. Si usava il cerchione di una bicicletta, senza i raggi. Per farlo muovere si spingeva con una bacchetta di ferro o un bastoncino di legno.
Il gioco consisteva nel seguire il cerchio correndo dietro, guidarlo nelle curve, farlo correre in salita o in discesa. Era divertente e faticoso. Allenava agilità, velocità e resistenza. Chi possedeva un chirchio lo custodiva gelosamente: lo considerava un piccolo tesoro.
Nel napoletano e in molte comunità della Campania questo gioco faceva parte del vissuto quotidiano. Spesso si giocava nei vicoli, nei cortili, nelle piazze. Le regole variavano: dove fermarlo, come guidarlo, quanto veloce farlo correre. Ma la speranza e il divertimento comune restavano uguali. Continua a leggere


