Archivi tag: pittore stabiese

Accadde Oggi (16 maggio)

Accadde Oggi a Castellammare di Stabia

a cura di Maurizio Cuomo

Accadde oggi a Castellammare di Stabia

Accadde Oggi


Accadde il 16 maggio

Guglielmo Cirillo

Guglielmo Cirillo

Nel 1901 nasce il pittore Guglielmo Cirillo

Guglielmo Cirillo nasce a Castellammare di Stabia il 16 maggio 1901 da Vincenzo e Leonilde De Martino. Fin dall’infanzia il suo gioco preferito era disegnare con la carbonella, nascosto per delle ore sui tetti del suo cortile, a Privati (frazione collinare di Castellammare di Stabia).

Nella gioventù si adopera per far fronte alle necessità della famiglia numerosa (nove fratelli – sei femmine e tre maschi), svolgendo molti mestieri: fu operaio ai Cantieri Navali, ai Cantieri Metallurgici, all’Avis e per ultimo si arruola anche nella Guardia di Finanza partecipando durante la guerra alla dura Campagna d’Africa.

Ma il suo amore per la pittura lo porta ad abbandonare ogni attività lavorativa per dedicarsi esclusivamente all’arte. Cirillo, un autodidatta di non comune talento (così lo definisce il critico d’arte barone Piero Girace).


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Guglielmo Cirillo (le pitture)

Personaggi stabiesi

Guglielmo Cirillo (le pitture)

a cura di Maurizio Cuomo

Guglielmo Cirillo (archivio liberoricercatore.it)

Guglielmo Cirillo (archivio liberoricercatore.it)

Breve biografia

Guglielmo Cirillo nato a Castellammare di Stabia il 16 maggio 1901 da Vincenzo e Leonilde De Martino. Fin dall’infanzia il suo gioco preferito era disegnare con la carbonella, nascosto per delle ore sui tetti del suo cortile, a Privati (frazione collinare di Castellammare di Stabia).

Nella gioventù si adopera per far fronte alle necessità della famiglia numerosa (nove fratelli – sei femmine e tre maschi), svolgendo molti mestieri: fu operaio ai Cantieri Navali, ai Cantieri Metallurgici, all’Avis e per ultimo si arruola anche nella Guardia di Finanza partecipando durante la guerra alla dura Campagna d’Africa.

Ma il suo amore per la pittura lo porta ad abbandonare ogni attività lavorativa per dedicarsi esclusivamente all’arte. Cirillo, un autodidatta di non comune talento (così lo definisce il critico d’arte barone Piero Girace).

Viene definito il pittore “vagabondo” – il pittore “solitario” – il pittore delle “albe” e dei “tramonti”.

Negli anni Sessanta, viene chiamato a Torino dallo zio, il celebre Maestro, Direttore d’Orchestra, Rodolfo De Martino, autore e compositore di molte opere e canzoni tra cui “Chiesetta alpina”, per collaborare all’attività imprenditoriale del Maestro ed è a Torino che riscuote il successo ed il riconoscimento alla sua vena pittorica e alla sua freschezza artistica.

Il critico d’arte, Napolitano, così si espresse nel suo articolo, visitando la mostra personale alle Terme Stabiane: “…bravo Cirillo, continua, con la medesima fede il viatico dell’arte, che è sempre cosparso di spine; e fra non molto il tuo nome sconosciuto sarà collocato – come una rivelazione – a quelli dei migliori pittori del nostro tempo”.

Non è un presagio, ma una certezza. Il grande critico fu buon profeta. Il maestro Guglielmo Cirillo muore a Castellammare di Stabia il giorno 11 novembre 1987. Continua a leggere

Ciro Birrese (le pitture)

Piazza Giovanni XXIII

Altre opere aggiunte il 4 agosto 2024

Il fare arte dello stabiese Ciro Birrese si impone con singolare creatività nell’attuale momento operativo, riportandolo ad una connotazione in cui si manifesta la lirica ricerca di una sintassi personale e costruttiva, disancorata da influenze stravaganti.
Nella sua produzione, mai inerte nel suo modularsi, c’è il ritmo vigoroso delle cose, della scena del mondo.
Il M° Birrese riesce a darci quel massimo di libertà che è in natura, al punto che le sue tele somigliano ad intime melodie, le cui note vanno ad insinuarsi in un’ordito poetico.
Le sue pennellate, nel rivelare oggetti e luoghi che rappresentano la realtà con immagini evidenti e magiche, traducono pienamente il profondo dettato interiore dell’artista.

27 ottobre 2015

Dott. Tullio Pesola


Galleria delle sue opere:

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Ciro Denza e il suo tempo…

Personaggi stabiesi

Seppur brevemente, non posso esimermi dal commentare e introdurre questo nuovo raffinato studio del prof. Antonio Ziino, giornalista e ricercatore purosangue, sicuramente noto alla stragrande maggioranza degli stabiesi per le sue innumerevoli pubblicazioni. Quest’oggi, Ziino onora liberoricercatore.it con un’esclusiva importante: “La vita di Ciro Denza”, inquadrata magistralmente nel tempo in cui egli è vissuto.

Al di là dell’ardua ricerca, di per sé meritevole, con la quale oggi viene a colmarsi una grossa lacuna storiografica (poco si era scritto sul Denza, pittore stabiese), ciò che mi colpisce particolarmente del prof. Ziino è la minuzia espressiva con la quale fotografa, colora e arricchisce di suggestione le sbiadite pagine di uno spaccato di vita stabiese ormai dimenticata.

Ziino riesce a trasformare l’oblio in memoria vivida, tessendo una narrazione che rianima le figure e gli eventi di un’epoca remota. La sua capacità di scrutare il passato con occhio critico e al contempo empatico si rivela fondamentale per comprendere non solo la figura di Denza, ma anche il contesto culturale e sociale che lo ha plasmato.

Questo studio non solo arricchisce il nostro patrimonio di conoscenza locale, ma rivela anche l’importanza di studi approfonditi e appassionati come quelli condotti dal prof. Ziino, che restituiscono alla memoria collettiva le vite e le opere di figure significative ma troppo spesso trascurate dalla storia ufficiale.

Maurizio Cuomo


Ciro Denza e il suo tempo. L’opera Artistica e sociale

articolo del prof. Antonio Ziino

Ciro Denza

Ciro Denza

Due date ricordano quest’anno la singolare figura di Ciro Denza “Artista pittore”, barone del Regno, Console della Repubblica del Paraguay, benemerito della salute pubblica, direttore proprietario dell’“Hotel Grande Brettagne et Pension Anglaise”, economo del Ristoro per poveri, incarico deliberato dal Municipio di Castellammare di Stabia, fratello del più noto Luigi, musicista di livello internazionale, autore di numerose opere nonché della celeberrima Funiculì Funiculà che si canta in tutto il mondo.

Ciro Denza nacque a Castellammare di Stabia l’otto febbraio 1844 dove morì il dieci febbraio del 1915. Sono passati, dunque, 170 anni dalla nascita e 130 anni dalla nomina a economo del Municipio per le opere di beneficenza. Fu questo un periodo difficilissimo per la Città di fine Ottocento, afflitta, tra l’altro, verso il 1888 da una nuova diffusissima epidemia di colera, iniziata in modo latente già anni prima, che provocò numerosi morti e vide l’impegno tangibile anche della Chiesa locale col suo vescovo, monsignor Vincenzo Maria Sarnelli, che meritò, tra gli altri elogi, la Medaglia d’Oro al valor civile per i soccorsi prestati alla stremata popolazione.

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Ettore Tito

Ettore Catello Tito

Personaggi stabiesi

Ettore Catello Tito

Brevissima biografia a cura di Maurizio Cuomo

ETTORE CATELLO TITO

nacque a Castellammare il 15 dicembre 1859, dal capitano Ubaldo e Luigia Novella, ma lasciò presto la città per trasferirsi a Venezia, ove frequentò l’Accademia di Belle Arti. Ispirato alla pittura del Tiepolo, ben presto raggiunse un’ottima fama, esponendo a Parigi, Berlino, Stoccolma. Ebbe il Gran Premio della Biennale di Venezia del 1897 e la Medaglia d’Oro all’esposizione Mondiale di Parigi del 1900.

Ettore Tito

Ettore Tito

L’affinità ideale che lo univa al Tiepolo fece si che fosse affidato a lui l’affresco della volta della chiesa degli Scalzi a Venezia che era stata distrutta nel 1915 da un aereo austriaco. Sue opere si trovano in tutti i musei italiani ed europei. Morì a Venezia nel 1941 all’età di 82 anni. Continua a leggere