Archivi tag: prof. Antonio Ziino

Ciro Denza - pittore stabiese

Ciro Denza e il suo tempo…

Seppur brevemente non potevo esimermi dal commentare ed introdurre questo nuovo raffinato studio del prof. Antonio Ziino, giornalista e ricercatore purosangue (sicuramente noto alla stragrande maggioranza degli stabiesi, per le sue innumerevoli pubblicazioni), che quest’oggi onora liberoricercatore.it di un’esclusiva importante: “La vita di Ciro Denza” inquadrata magistralmente nel tempo in cui egli è vissuto. Al di là dell’ardua ricerca (di per sé meritevole), con la quale quest’oggi viene a colmarsi una grossa lacuna storiografica (poco si era scritto sul Denza, pittore stabiese), ciò che del prof. Ziino, mi colpisce particolarmente, è la minuzia espressiva con la quale: fotografa, colora e arricchisce di suggestione, le sbiadite pagine di uno spaccato di vita stabiese ormai dimenticata. 

Maurizio Cuomo


Ciro Denza e il suo tempo. L’opera Artistica e sociale

articolo del prof. Antonio Ziino

Ciro Denza - pittore stabiese

Ciro Denza – pittore stabiese

Due date ricordano quest’anno la singolare figura di Ciro Denza “Artista pittore”, barone del Regno, Console della Repubblica del Paraguay, benemerito della salute pubblica, direttore proprietario dell’“Hotel Grande Brettagne et Pension Anglaise”, economo del Ristoro per poveri, incarico deliberato dal Municipio di Castellammare di Stabia, fratello del più noto Luigi, musicista di livello internazionale, autore di numerose opere nonché della celeberrima Funiculì Funiculà che si canta in tutto il mondo.
Ciro Denza nacque a Castellammare di Stabia l’otto febbraio 1844 dove morì il dieci febbraio del 1915. Sono passati, dunque, 170 anni dalla nascita e 130 anni dalla nomina a economo del Municipio per le opere di beneficenza. Fu questo un periodo difficilissimo per la Città di fine Ottocento, afflitta, tra l’altro, verso il 1888 da una nuova diffusissima epidemia di colera, iniziata in modo latente già anni prima, che provocò numerosi morti e vide l’impegno tangibile anche della Chiesa locale col suo vescovo, monsignor Vincenzo Maria Sarnelli, che meritò, tra gli altri elogi, la Medaglia d’Oro al valor civile per i soccorsi prestati alla stremata popolazione.

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Sacrificio di Isacco

Il “caravaggio” stabiese

LA MOSTRA DEL CARAVAGGIO A NAPOLI TRA POLEMICHE E “COLORI POLITICI”

Nuovo interesse  per il “caravaggio” stabiese

di Antonio Ziino

Le polemiche sulla mostra del Caravaggio a Napoli, dove “niente succede a caso, come si dice”, dilagano e fanno scoprire aspetti che, forse, con l’arte in genere e con Caravaggio in particolare hanno nulla a che vedere. Infatti, tra accuse, rilievi, giustificazioni, chiarimenti e risposte, non si parla quasi mai dell’Artista né dell’importanza didattica, pedagogica, riguardante la fruizione dell’opera d’arte.

Il fatto: Sylvain Bellenger, direttore del Museo di Capodimonte, uno dei più  importanti siti museali d’Italia ed europei, presenta il programma culturale dell’Ente che prevede una mostra delle opere di Caravaggio, non presente a Napoli da quindici anni, da tenersi dal 12 aprile fino al 14 luglio. La Rassegna, di alto profilo culturale, pone la figura dell’Artista al centro  di confronti dialettici soprattutto per la grande influenza esercitata sui pittori e di riflesso sull’arte specialmente di Napoli  e dell’Italia meridionale. Insieme  con altre  opere, è prevista l’esposizione della grande tela connotata come le “Sette Opere di Misericordia”  esposta sin dall’inizio nel Pio Monte di Misericordia,  realizzata da Caravaggio  nel 1607 nello stesso luogo.

Le Sette opere della Misericordia (Caravaggio)

Le Sette opere della Misericordia (Caravaggio)

Tutto è stato mentalmente concepito e tutto è stato mentalmente e serenamente organizzato per il trasporto  dell’opera (olio su tela, misure 490 x 260 cm) e per l’esposizione logisticamente programmata anche in virtù dell’illuminazione e delle distanze visive. Continua a leggere

Il messaggio augurale di Luigi Denza

per una lontana ricorrenza pasquale

di Antonio Ziino

Scriviamo questa nota in occasione delle feste pasquali del 2015 pubblicando una graziosa lettera di auguri che Luigi Denza indirizzò ai genitori. E’ una lettera semplice, scritta in età molto giovane, indirizzata al padre, lettera piena di ossequioso rispetto, dando, come si usava in quei tempi, del lei o del voi a genitori e parenti. La famiglia Denza era ben introdotta nel mondo dell’aristocrazia e nei salotti letterari frequentati, tra gli altri, anche da Gabriele D’Annunzio.

Auguri di Pasqua di Luigi Denza

Auguri di Pasqua di Luigi Denza

 

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