‘o Scupatore
( a cura di Maurizio Cuomo )
indichiamo una vasta categoria di lavoratori, sia meccanizzati che manuali. In particolare, ci riferiamo a chi si occupa della pulizia urbana e della raccolta dei rifiuti.
Nel tempo, questo termine ha quasi del tutto sostituito una parola più antica e caratteristica. Infatti, un tempo si usava il termine dialettale “Scupatore”. Così si identificava la figura dello spazzino, o netturbino, nella Castellammare di un tempo.
In conclusione, il linguaggio è cambiato, ma il lavoro resta fondamentale per la cura della città.
Questa professione (il cui termine traeva chiare origini, dalla grossa scopa di saggina, adoperata per la pulizia delle strade), simbolo del ceto povero della società, ha ispirato i pensieri di eccelsi poeti napoletani, tra di essi ricordiamo alcuni versi emblematici del nostro Raffaele Viviani, tratti dalla poesia “‘O scupatore”:
‘O scupatore
“…E’ nu brutto mestiere, ‘o scupatore!
E io vo dico cu tutta l’esattezza,
pecchè ce so’ nato int”a munnezza;
e tengo competenza e serieta’. Continua a leggere