San Raffaele Arcangelo
articolo di Maurizio Cuomo
Costruita sul finire del 1800 dalla famiglia Spagnuolo, questa chiesetta rurale fu eretta a pochi passi dal Santuario di Santa Maria della Libera, sulla omonima montagna detta di S. Raffaele (1).
Di piccole dimensioni, poco più grande di una cappella di media grandezza, questa chiesetta ospitava un altare dedicato a San Raffaele Arcangelo. Accoglieva anche una statua coeva, opera della bottega dei Della Campa di Napoli (2). La statua raffigurava l’Arcangelo, il giovane Tobia con il pesce e un cagnolino. Questo gruppo scultoreo ricordava le vicende bibliche narrate nel libro di Tobia dell’Antico Testamento.
Inoltre, la lettura di questo libro ci aiuta a comprendere una curiosa leggenda. Si crede infatti che il pesce raffigurato nella statua dell’Arcangelo Raffaele possa aiutare ogni donna che lo tocca a trovare marito in breve tempo.
Da questa leggenda trae infatti le sue origini la tradizione che nel giorno di San Raffaele la statua sia presa di mira dalle attenzioni delle donne nubili del circondario stabiese, da qui l’ambito gesto di “tuccà‘ ‘o pesce ‘e San Rafele” per prendere marito. Continua a leggere