Archivi tag: Ferdinando Fontanella

'O vasetto 'e alici

‘O vasetto ‘e alici

Lungo le spiagge stabiesi (da Rovigliano a Pozzano), un tempo era tutto un fermento, un lavorio continuo di funi e di reti… il sapere marinaro tramandato da padre in figlio, l’orgoglio e la soddisfazione al termine “d’‘a tirata ‘e rezza”, la stanchezza al rientro da una lunga notte in mare, il vissuto di sacrifici e di sudore asciugato dalla salsedine, operosità d’altri tempi che poi continuava nel vico del Pesce, antichissimo mercato risalente al secolo XVI, a due passi dall’allora “Marina Grande”, cuore pulsante del centro antico di Castellammare… In questo vicolo il silenzio della notte viene rotto non appena il giorno s’accende, ovvero quando le voci dei venditori, intenti a vendere il pescato, risuonano chiare in ogni casa: “Pesce frisco ‘e Castiellammare!”, “Vi’ c’addore!!!”, “Tengo argiento int’‘a spasella!”, “Piscato mo’ mo’, piscato mo’ mo’!”. Un’anziana donna, attirata dalle voci, scende di buon mattino per avere la prima scelta… acquista “l’argiento ‘a dint’‘a spasella, sono alici di buona pezzatura, fresche e odorose di mare, ottime da consumare in giornata, ma anche da conservare in vasetto… tradizione quest’ultima, tramandata sapientemente per secoli: usanza dal sapore antico dei giorni nostri!!!

Maurizio Cuomo


'O vasetto 'e alici

‘O vasetto ‘e alici

‘O vasetto ‘e alici

( ricetta di Rosato Raffaela )

L’abitudine al cibo preconfezionato, da prendere “bello e pronto” dallo scaffale del negozio sta portando all’estinzione l’immensa cultura delle massaie d’Italia capaci di preparare con le loro sapienti mani ogni tipo di conserva. Saperi e sapori caratteristici che spariscono a discapito dell’omologazione industriale, inevitabile nella produzione di massa. Continua a leggere

Herminium monorchis al Monte Faito

Herminium monorchis foto Giuseppe Saccon

H. monorchis foto Giuseppe Saccon

Herminium monorchis è un’orchidea molto rara nel Sud Italia, segnalata in passato al Monte Faito non è stata più ritrovata.

Pubblichiamo per gli appassionati e i ricercatori della natura del comprensorio stabiano questo articolo scientifico apparso nella rivista del Gruppo Italiano Ricerca Orchidee Spontanee, GIROS Notizie,  quadrimestrale Anno 2010 – gennaio – n° 43.

Per l’edizione online di questo lavoro si è deciso di pubblicare la scansione della copia cartacea e aggiungere le preziosissime immagini fornite dagli amici e fotografi naturalisti Fabiano Sodi e Giuseppe Saccon. Continua a leggere

Epipogium aphillum al Monte Faito

Epipogium aphillum è un’orchidea difficile da osservare, ritrovata di recente nei boschi del Monte Faito. Pubblichiamo per gli appassionati e i ricercatori della natura del comprensorio stabiano questo articolo scientifico apparso nella rivista del Gruppo Italiano Ricerca Orchidee Spontanee, GIROS Notizie,  quadrimestrale Anno 2010 – gennaio – n° 43.

Epipogium aphillum

Epipogium aphillum

Per l’edizione online di questo lavoro si è deciso di pubblicare la scansione della copia cartacea e aggiungere le immagini scattate durante il lavoro di campo dai ricercatori Gaspare Adinolfi e Ferdinando Fontanella. Continua a leggere

Cava ex Calce&Cementi Pozzano

Introduzione alla Geologia del Distretto Stabiano: origine ed evoluzione geodinamica

Cava ex Calce & Cementi di Pozzano

Cava ex Calce & Cementi di Pozzano

Uno degli ingredienti fondamentali in una vera storia d’amore è la conoscenza, intesa come l’essere consapevoli del reale valore dell’oggetto della nostra passione. È proprio la mancanza di conoscenza che ha spinto gran parte degli uomini a disprezzare quanto di bello la natura ci offre quotidianamente e gratuitamente. Nelle righe che seguono impareremo qualcosa della parte inanimata del nostro ambiente, le rocce, i minerali, le particolari forme del territorio, in poche parole impareremo a conoscere la geologia della nostra terra, l’origine e la sua evoluzione. L’attuale assetto geologico della Penisola Sorrentina e dell’area vesuviana, territorio in cui si sviluppa il distretto stabiano, va interpretato in modo dinamico, poiché rappresenta una fase transitoria del continuo mutamento della superficie terrestre. Continua a leggere

Monte Coppola

Escursionisti stabiesi

( Immagini itineranti )

Acquedotto borbonico (foto Maurizio Cuomo)

Sentiero per Monte Coppola (foto Maurizio Cuomo)

Le immagini in galleria sono tutte coperte da diritto d’autore (© www.liberoricercatore.it), per un’eventuale utilizzo, di qualsiasi ambito sia, è richiesta la citazione della fonte (foto: Escursionisti stabiesi, tratte dal portale www.liberoricercatore.it), previo liberatoria da richiedere in ogni caso a liberoricercatore@email.it.


Monte Coppola

( Scheda tecnica del percorso )

Itinerario:
Reggia di Quisisana (ingresso viale degli Ippocastani) – Parco della Reggia – via Tuoro a Monte Coppola – Antico sentiero per Monte Coppola – Monte Coppola – primo tratto del sentiero dell’Acquedotto Borbonico – Cascata di Monte Coppola.

Durata:
3 ore (con ampie soste di rilevamento e ritorno).

Lunghezza:
3 km circa.

Difficoltà:
T/E (Turistica – Escursionistica).

Dislivello:
160 mt.

Tipo di percorso:
Tutto il percorso (salvo brevi tratti) è ombreggiato dalla fitta vegetazione boschiva, e si snoda su di un piano di calpestio misto. Ecco a seguire la specifica di percorso:
il tratto iniziale si snoda negli ampi viali del Parco della Reggia di Quisisana, è comodo e a carattere agevole, usciti dal Parco e percorsi i primi 500 metri di via Tuoro a Monte Coppola (laddove la strada principale rotabile curva su di un ponticello), imbocchiamo l’adiacente antico camminamento per Monte Coppola, questo tratto di percorso pur se mal tenuto (è infatti palese la mancata manutenzione al suolo di calpestio del sentiero ampiamente coperto da fogliame), è praticabile e può essere considerato discretamente sicuro. Giunti al piazzale di Monte Coppola, proseguiamo in discesa in direzione dell’antico acquedotto borbonico (anche questo breve tratto non presenta particolari difficoltà, il percorso è sconnesso, ma praticabile). Raggiunta la Cascata (ben visibile nel periodo invernale e nel primo periodo primaverile), segnaliamo purtroppo la presenza di una notevole quantità di rovi che copre ed ostacola rovinosamente il naturale punto di accesso.

Punti d’acqua:
Parco della Reggia di Quisisana – Fonte di S. Bartolomeo.

Segnaletica:
Il sentiero percorre parte dei numerosi viali del parco della Reggia. Da rilevare che in alcuni tratti il tracciato è mal tenuto, assente qualsiasi tipo di segnaletica.

Tipo di vegetazione:
Prevalentemente bosco misto ceduo, da rilevare anche numerosi coltivi a castagno sia cedui che da frutto.

Punti d’interesse:
Reggia di Quisisana – parco della Reggia con bellissimi Castagni secolari – via Tuoro a Monte Coppola ombreggiata con stupendi Lecci secolari – antica calcara nei pressi della sorgente di S. Bartolomeo. Particolarmente interessanti gli spunti naturalistici che il percorso offre, con i ruscelli e i salti d’acqua caratteristici dei numerosi impluvi (Rivi).

Osservazioni:
Un percorso di straordinaria bellezza, con caratteristiche diverse in base al periodo dell’anno in cui viene affrontato. Particolarmente affascinante nel periodo “fine inverno, inizio primavera” quando i numerosi ruscelli che scorrono negli impluvi sono in piena, in alcuni tratti l’acqua affronta spettacolari salti tra tutti il più bello è quello di Monte Coppola una vera e propria cascata. Di rilevante interesse è anche la presenza di alcuni esemplari di Pteride di creta e di altre numerose specie di felci ricordiamo:
la Scolopendria comune, la Cedracca comune, la Felce maschio (che genera i nuovi getti a forma di pastorale vescovile), il Capelvenere, l’Asplenio tricomane. Numerose anche le entità di muschio ed epatiche. Interessante è anche la presenza di numerosi affioramenti di conglomerati delle tipiche rocce sedimentarie della zona. Particolarmente belli e suggestivi e non rari da ritrovare sul percorso sono anche i depositi di travertino. Da segnalare infine la presenza del picchio che spesso allieta il cammino dell’escursionista col suo ritmico tamburellare.

Galleria Fotografica

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