Il Castello
articolo di Maurizio Cuomo
In uno degli scorci più suggestivi offerti dal territorio stabiese, incastonato ai piedi del Faito a circa 100 metri di altitudine dal livello del mare, nel tratto di strada Panoramica ove confluiscono l’antica salita Visanola e strada Fratte, giganteggia, in posizione dominante sull’intera città il celeberrimo castello medioevale.
Il castello, di origine antichissima e nobile, ha subito numerose trasformazioni strutturali nel corso dei secoli per rispondere alle esigenze difensive del territorio.
A causa di questi interventi, oggi resta ben poco del suo aspetto originario, rendendo difficile una ricostruzione precisa dell’edificio com’era in epoca remota.
La sola documentazione storica disponibile, costituita da vecchi manoscritti d’epoca, non consente di stabilire con certezza il periodo esatto della sua fondazione.
Diversi storici, nel tentativo di colmare la scarsità di dati oggettivi, hanno elaborato teorie personali basate su anni di studio e interpretazione.
Tuttavia, alla luce delle più recenti scoperte, molte di queste ipotesi mostrano evidenti imprecisioni e risultano oggi superate o rivedibili.
Tra le teorie più note vanno ricordate quelle del Parisi e del Milante, che attribuiscono la costruzione del castello a Carlo I d’Angiò.
Secondo entrambi gli autori, il sovrano fece edificare la fortificazione durante il suo regno, tra il 1266 e il 1285.
Da questa interpretazione deriva l’espressione “castello angioino”, una definizione ormai diffusa ma storicamente non corretta.