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Boschi di Quisisana (foto Ferdinando Fontanella)

Uomini e bestie

di Franco Avallone

( dedicata al mio caro amico Domenico Cuomo )

Attualissima più che mai l’ambientazione di questa favola, scritta dal carissimo Frank Avallone, è liberamente interpretabile ed è diretta a grandi e piccoli. Personalmente ho immaginato che questa storia di fantasia (che non si discosta poi molto dal normale vivere quotidiano delle nostre zone), si svolgesse presso il nostro bellissimo, quanto trascurato parco dei Boschi di Quisisana. Un particolare ringraziamento al prof. Bonuccio Gatti, quale magnifico revisore di bozza.

Maurizio Cuomo

Parco Reggia Quisisana (foto Ferdinando Fontanella)

Parco Reggia Quisisana (foto Ferdinando Fontanella – archivio liberoricercatore.it)

In un bosco di alberi secolari dove i ruscelli scorrono dolcemente unendo il loro sommesso ed argentino mormorio al melodioso ed allegro cinguettio degli uccelli, vive, con la sua mamma, un cerbiatto di nome Pango. Il loro rifugio, ben nascosto da un grosso cespuglio, è stato scelto da mamma cervo per proteggere meglio il suo Pango. Un bel mattino, il tranquillo silenzio del bosco è rotto dal rombo di un’automobile che si avvicina piano piano, mamma cervo preoccupata, drizza le orecchie per ascoltare meglio, poi dice a Pango di non muoversi e di non fare alcun rumore. L’automobile dopo un po’ arriva e si ferma poco distante dal rifugio dei nostri due cervi; da essa scende un’allegra famigliola, così composta: papà, mamma, due bambini ed il nonno. Pango chiede alla mamma chi sono; la mamma gli risponde di stare tranquillo, ma di osservarli con molta attenzione. Il nonno, che stava fumando un sigaro toscano, appena sceso dalla macchina, butta a terra il mozzicone ancora fumante, il resto della famiglia, nel frattempo, scarica dal cofano due cesti di provviste. Continua a leggere

Barbarie alle Fontane del Re

 la Redazione

vigilc

27-12-2016 ore 12.00  Ci giunge in maniera informale, una nota che informa la cittadinanza del ripristino dello stato dei luoghi. Una vicenda, che grazie all’intervento pronto del Comune di Castellammare di Stabia, Primo Cittadino in testa, sembra si sia conclusa molto positivamente.

27-12-2016  Nella primissima mattinata, di oggi, erano ripresi i lavori di posa cavi sulla palificata installata “abusivamente” sul viale di Fontana del Re. Probabilmente la posa della palafitta ha avuto inizio durante le prime feste natalizie. Un pattuglia della Polizia Municipale, coordinata dal capitano capitano Scarpato, coadiuvata dal dirigente comunale arch. Cannavale, è intervenuta prontamente, a verificare quanto accaduto. Da fonti informali abbiamo appurato che i permessi richiesti ed ottenuti  presso l’Ufficio Tecnico Comunale, interessavano via Grottelle (una stradina, a quanto ci dicono, posta dietro la Reggia di Quisisana) e non il Viale di Fontana del Re, per cui è scattato un sequestro cautelativo dei pali in lamiera d’acciaio e portanti in rame, sempre informalmente abbiamo saputo che il Comune in contemporanea al sequestro procederà alle opportune denunce. In questo istante ore 10,15 il sindaco avv. Antonio Pannullo è sul posto…

Scempio a Quisisana (foto Ferdinando Fontanella)

Scempio alle Fontane del Re (foto Ferdinando Fontanella)

26-12-2016  Carissimi amici, purtroppo, nostro malgrado, quest’oggi a Castellammare si scrive un’ulteriore pagina nera di storia; con la mortificazione più assoluta, preso atto della inettitudine e della noncuranza di chi dovrebbe tutelare e sorvegliare (ed invece guarda le “mosche”), ci tocca denunciare per l’ennesima volta uno scempio perpetrato ai danni del nostro straordinario patrimonio storico/culturale.

Ricordate lo stato di pietoso abbandono in cui versano le celebri Fontane del Re? Sversamento illegale di rifiuti, danni alla flora del parco arboreo, atti vandalici, gare improvvisate di motocross, furto dei gradoni in piperno napoletano, da noi a più riprese denunciati? Ricordate le tante iniziative intraprese da liberoricercatore.it e da tante altre associazioni cittadine per rivalorizzare questo luogo dai nobili trascorsi? Ricordate i 17.065 voti raccolti al Censimento FAI “I luoghi del Cuore” del 2012?

Ebbene, dimenticate tutto, perché sprecate: tempo, amore e fantasia! Quest’oggi abbiamo la prova provata che sulla nostra amata Castellammare vi è un progetto di distruzione totale.

No, non siamo impazziti e ve ne daremo ampia prova a seguire. Continua a leggere

Quisisana… terra di nessuno!

riflessioni e considerazioni sussurrate
di Maurizio Cuomo & Ferdinando Fontanella

Castellammare di Stabia – E’ una bellissima mattina di luglio, l’aria pregna di umidità altera l’indice di calore percepito, per evitare l’ennesima immancabile sudata, dovuta alla calura estiva, decido con mio figlio Domenico, di fare una passeggiata ai boschi di Quisisana, luogo ventilato ed ombreggiato, rinomato per la sua frescura, dove per antonomasia si sana corpo e mente. Da sempre affascinato dalla natura e mai sazio di conoscenza, volendo abbinare l’utile al dilettevole, contatto il nostro caro amico, Ferdinando Fontanella, naturalista stabiese, sempre pronto a dare una risposta a qualsivoglia quesito naturalistico. Nando, sempre e comunque disponibile alla divulgazione scientifica, nemmeno a dirlo, è già sul posto con Cichetta, una sua amica a quattro zampe (trovatella randagia di quartiere che lo segue ovunque) e ci dà appuntamento nei pressi di Fontana del Re.

Fontana del Re

Fontana del Re

Non sono un assiduo frequentatore di questo luogo, si e no, tra escursioni e qualche passeggiata salubre di buon mattino per la raccolta di funghi e castagne, mi reco nella selva dei boschi di Quisisana, non più di una diecina di volte l’anno. Giungiamo sul posto, ed in attesa di Nando, facciamo quattro passi. Sin da subito, però, qualcosa non quadra, Continua a leggere

Discarica a Quisisana (anno 2014)

Quisisana: discarica mai bonificata, nuovi sversamenti illegali

di Ferdinando Fontanella

Correva l’anno 2010 quando, dalle pagine del periodico Il Gazzettino Vesuviano, denunciammo l’esistenza di una grande discarica abusiva nei pressi dei boschi di Quisisana, lungo la via Giusso che porta al Monte Faito.

Discarica a Quisisana (anno 2014)

Discarica a Quisisana (anno 2014)

In una zona ad alto rischio di dissesto idrogeologico, era stata sversata illegalmente una impressionante quantità di rifiuti edili.

Questo accumulo altamente instabile gravava, come la spada di Damocle, sul centro antico della città. La denuncia suscitò forte preoccupazione e indignazione, le indagini che seguirono, condotte dalle forze dell’ordine, portarono al fermo di alcuni autotrasportatori che si accingevano a depositare nottetempo il loro carico di rifiuti. Continua a leggere

Boschi di Quisisana (foto Ferdinando Fontanella)

La cura ( Lettera aperta alla città )

( l’appello del naturalista stabiese Ferdinando Fontanella )

Carissimo visitatore leggi con attenzione, rifletti e se puoi dai anche tu un aiuto. Ciò che sta accadendo in alcune zone sensibili di Castellammare è frutto di un comportamento becero e vergognoso, che mortifica fin dentro l’animo chi ama realmente la nostra cara Città. Quello che leggerai a seguire non è il solito appello politico… ma la segnalazione di un semplice cittadino, Ferdinando Fontanella, che nel suo quotidiano vivere e con il suo appassionato operato da naturalista, onora Castellammare e tutti noi stabiesi…

la_cura

parco palazzo reale di Quisisana

Caro Maurizio e cari Liberi Ricercatori, vi scrivo per condividere con voi tutti lo sdegno e il disgusto che provo nel constatare il misero stato in cui versa il parco del palazzo reale di Quisisana. Purtroppo la nostra amata Castellammare è affetta da una grave malattia, il cui sintomo più evidente è l’indifferenza e l’apatia dei suoi abitanti. Una malattia che debilita e distrugge e che alla fine ci condurrà alla morte. Non mi riferisco certo al decesso fisico degli apatici stabiesi, ma alla fine della nostra identità, della nostra storia, della nostra Stabia.
A Quisisana (ma questo vale anche per la Villa Comunale, la baia di Pozzano, il rione “Spiaggia”, la foce del Fiume Sarno, il Centro Antico, e tutti i luoghi simbolo della città) si manifesta evidente, come la tumescenza di un cancro maligno, questa malattia che ci affligge e ci consuma. Frotte di stabiesi affollano il parco di secolari Castagni in un contesto di assoluto degrado, bivaccano sui miseri tavolini da pic-nic immersi in un mare di rifiuti, entrano con le macchine fin dentro al bosco, sporcano, devastano, offendono la storia e la natura di questo luogo ameno, che dovrebbe essere il simbolo della nostra cultura e del nostro saper vivere civile.
Le istituzioni cittadine, i custodi del bene pubblico, dove sono, cosa fanno, chi sono? Sono stati contagiati anche loro dal morbo!?
Come spiegare altrimenti questo assurdo andazzo del vivere quotidiano a Castellammare?
Solo una malattia debilitante, che distrugge il nostro senso civico, la nostra memoria storica, l’amore innato per la natura, che ci rende incapaci di indignarci per il soffocante “fetore” della quotidianità che ci circonda, che ci fa sentire a nostro agio tra i rifiuti, la puzza, la malavita, può spiegare l’attuale stato delle cose.
Mi chiedo se una cura esiste, in poche parole Castellammare ha ancora una speranza reale di una vita normale o è condannata all’oblio?
Chi può aiutare questa città e i suoi sventurati abitanti?
Se qualcuno conosce la cura, per favore può aiutarci!?

Un caro saluto a tutti voi. Il vostro naturalista e amico, Ferdinando Fontanella.