‘E papagne sfritte ( papaveri sfritti )

Ricetta dello stabiese Francesco Rosato (detto Ciccio bosco), pubblicata
su gentile concessione del naturalista stabiese dott. Ferdinando Fontanella.

Papagne sfritte

Papagne sfritte

Il papagno (il papavero), in particolare la pianta raccolta quand’è ancora giovane, a differenza di quanto si potrebbe credere è commestibile. Cotto e condito il papagno, è infatti, un’ottima verdura e può essere cucinato allo stesso modo di scarole, spinaci e broccoli. Mischiato ad altre erbe contribuisce a rendere uniche minestre ed insalate.
Infine, risultano squisiti i papagni sfritti, ecco a seguire una tipica ricetta della cucina povera stabiese:

(Ingredienti per 4 persone):

2 Kg di papagno (rosette basali)
150 ml di olio extravergine d’oliva
2 spicchi di aglio vecchio
1 peperoncino
Sale quanto basta

Preparazione:

( tempo: circa 15 minuti   –    difficoltà:  Inesistente )

Le piante di papagno vanno raccolte, quando sono ancora tenere, in primavera (prima della crescita dei boccioli fiorali). Utile per la raccolta e il trasporto delle piante risultano un coltellino e una capace sacca di tela naturale (o in sostituzione un paniere). Una volta a casa mettere a bollire in una capiente pentola circa cinque litri di acqua giustamente salata. Nell’attesa che l’acqua bolla, bisogna pulire bene il raccolto eliminando con cura le radici e qualche fogliolina esterna più dura, e sciacquarlo ripetutamente per eliminare i residui di terra.
Immergete poi i papagni nell’acqua bollente e fateli cuocere per circa cinque minuti; nell’attesa fate sfriggere in una padella l’olio, l’aglio e il peperoncino. Trascorsi i cinque minuti, colate la verdura e unitela allo sfritto e fatela saltare per cinque minuti a fuoco moderato, aggiungendo, se occorre, un altro po’ di sale. A cottura ultimata, servite i ‘papagni sfritti’ ben caldi, accompagnati da qualche fetta di pane casereccio e un buon bicchiere di vino locale.

Per segnalazioni, consigli o nuove ricette scrivere a: liberoricercatore@email.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *