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La Bottega del Presepe

La Bottega del Presepe riapre alla via Sarnelli

La Bottega del Presepe alla via Sarnelli

La Bottega del Presepe

La Bottega del Presepe

Carissimi “La bottega del Presepe“, di Massimo Vanacore, riapre con un nuovo punto vendita/laboratorio. Oltre ai tradizionali pastori in terracotta, scenografie pronte (o fatte su richiesta) realizzate con materiali naturali e gli immancabili accessori per allestire presepi, potete: trovare oggetti antichi e moderni rivisitati, far restaurare oggettistica d’epoca e statue, richiedere la realizzazione di bomboniere personalizzate, …e tanto altro ancora.

L’inaugurazione del nuovo negozio (ubicato alla via Sarnelli, 14 in Castellammare di Stabia), si terrà, domenica 28 aprile 2019 (ore 10.00), Massimo Vanacore e la moglie Giovanna vi aspettano. Siete tutti invitati!


Info e contatti:

e-mail: labottegadelpresele@hotmail.it
cell: 349 653 7729

Pagina facebook: La Bottega del Presepe


Un articolo/recensione di Giuseppe Zingone: La Bottega del Presepe

Il Presepe di Scanzano, chiesa di San Michele

Pacchiane con tammorra (foto di Corrado Di Martino)

Il Presepe di Scanzano

di Corrado Di Martino

La storia del presepe è antichissima. Ciascuno di noi, ha nelle proprie memorie, una scena familiare, un siparietto, un aneddoto, che puntualmente, riporta alla mente, emozioni care mai dimenticate. Coma saprete, le primissime rappresentazioni della Natività, si ritrovano negli affreschi catacombali di Santa Priscilla (II secolo d. C.), ed in quelle di San Sebastiano (IV secolo d.C.), immagini proposte fino a due secoli dopo sempre in bassorilievo. La rappresentazione della Nascita di Cristo, prende corpo e vita, con propri personaggi (animali veri), la notte di Natale dell’anno 1223. San Francesco, volendo onorare il sacrificio di Cristo, fattosi uomo per viverne le miserie terrene, allestì proprio nei pressi della grotta di Greccio (Rieti, Lazio), una rappresentazione sacra, una scena sacra: –  il gesto divino della Natività. –

Mancavano Maria, Giuseppe e il bambino, non era ancora il Presepe, ma c’era tutto il seme della Cristianità. Il primo presepe al mondo che si ricordi, a detta degli studiosi, è quello di Arnolfo Di Cambio (architetto, scultore e urbanista, nativo della provincia di Siena), nel 1283, realizzando le figure con delle statuette di marmo, aprì la tradizione fino ad oggi conservatasi della rappresentazione della Natività. Oggi, vorremmo illustrarvi il Presepe della chiesa del Santissimo Salvatore in Scanzano, anch’esso figlio della fede, figlio della tradizione, figlio del desiderio di celebrazione della venuta di Cristo. Il presepe della chiesa di San Michele in Scanzano, è opera di fedeli, artigiani e appassionati locali, che gratuitamente hanno prestato la propria opera. Alcuni hanno dipinto il fondo, altri costruito il villaggio, altri ancora hanno reso disponibili i propri pastori. Un’opera corale, favorita e animata dai vari parroci della chiesetta collinare. Non ultimo don Enzo Esposito, giovane, schivo con un sorriso per tutti, grande ospite insieme a tutti gli altri organizzatori dell’evento annuale.
Il presepe, davvero bello è aperto alle visite almeno fino alla candelora (2 febbraio 2017), non perdetevi questa bella opera di fede e cristiana sinergia.

I Re al cospetto della Natività

Il Presepe artigianale stabiese

articolo di Maurizio Cuomo

I Re al cospetto della Natività

I Re al cospetto della Natività

Nel Meridione ed in particolare nei paesi del napoletano, resiste ben salda e radicata la tradizione del presepe artigianale che ricorda in modo fattivo e suggestivo la Natività di Nostro Signore. Nel periodo natalizio, le famiglie ancora legate a questa antica arte, si mobilitano per omaggiare e onorare al meglio il sacro evento: il papà sistema i materiali per allestire nel modo più realistico possibile la nuova scenografia che dovrà ospitare i pastori, quelli conservati con cura perché già in uso da diverse generazioni; il primogenito ormai pratico “presepista” raccoglie il muschio per inscenare un profumato prato (che fonde il suo odore caratteristico a quello dei sugheri della struttura), che rievoca alla mente ancestrali ricordi e la suggestiva origine della Cristianità; la mamma rammenda un invisibile strappo alla veste della bellissima Madonna, un taglietto fortuito procurato in occasione del precedente Natale; il nonno esperto e saggio dà il consiglio giusto al momento giusto, un accorgimento prezioso che aggiunge un sapiente tocco di antico; e per i più piccoli che dire, fra: angeli, zampogne, pastorelli e pecorelle è una vera e propria festa, tutta la famiglia evade dalla solita opprimente frenesia giornaliera per stringersi in un unico, importante evento, il Santo Natale. Continua a leggere