Castellammare di Stabia, stabilimenti balneari, collezione Giuseppe Zingone

Ricordi

Ricordi
di Clara Renzo

Era di maggio quando noi bambini vedevamo, dal lungomare Garibaldi, gli operai che cominciavano a piantare le palafitte nella sabbia. Solo allora sapevamo che era tornata l’estate. Altri pochi giorni di scuola e poi sarebbero cominciate le vacanze che, a quei tempi, duravano fino al 30 settembre (la scuola cominciava il 1 ottobre).
Con la mia famiglia abitavo allora alla Via 1° De Turris. Tutte le mattine mia madre ci dava 200 lire ed io e mio fratello ci avviavamo tenendoci per mano. Passavamo sotto l’Arco di San Catello. Bastava attraversare e già vedevamo il mare. Al Lido Moderno si pagava 100 lire, alla Limpida 50. Noi andavamo al Moderno. Mia madre arrivava dopo poco con i panini e l’acqua. Avevamo fatto amicizia con i figli dei forestieri e, mentre mia madre giocava a carte con i genitori, mio fratello ed io, insegnavamo a nuotare ai figli. Per lo più i forestieri venivano dai paesi dell’entroterra campano e dunque non sapevano nuotare. Ricordo che, negli anni ’50, il bikini era proibito.

Castellammare di Stabia, stabilimenti balneari, collezione Giuseppe Zingone

Castellammare di Stabia, stabilimenti balneari, collezione Giuseppe Zingone

Al Moderno veniva anche la miss Stabia di quell’anno (il ’55), che abitava proprio sul lungomare in quel bel palazzo rosso pompeiano, categoricamente in bikini. Ma portava il cambio e, quando arrivavano i carabinieri, correva in cabina a cambiarsi.
Verso agosto, quando i nostri amichetti villeggianti erano ormai esperti di nuoto, prima che tornassero ai loro soffocanti paesi, dovevano superare la grande prova: attraversare con noi, le prime pinnole, le seconde pinnole e le terze pinnole che erano delle secche che permettevano di riposarsi lungo il viaggio verso il molo. Che incoscienza!
Spesso mio fratello ed io, eludendo il controllo di mia madre, verso le 3 del pomeriggio, decidevamo di andare al molo.
Quando mia madre finiva di giocare a carte e si accorgeva della nostra assenza, cominciava a chiedere aiuto.
Sta di fatto che, al ritorno, noi vedevamo sempre una barca venirci incontro a metà strada.
La guidava il bagnino del Moderno che, convinto da mia madre che sapeva benissimo dove eravamo andati, ci veniva a prendere per portarci a riva.
Quando siamo diventati più grandi, con gli amici ci siamo spostati a Pozzano e poi al Famous Beach e al Bikini. Ma ricordo gli stabilimenti sul lungomare Garibaldi almeno fino al 63. Avevo 17 anni e le palafitte ancora mi dicevano: “Coraggio! Ancora un po’ di pazienza! E’ tornata l’Estate!

4 pensieri su “Ricordi

  1. SALVATORE

    …POCHE PAROLE,QUESTA VOLTA,CHE RACCHIUDONO UNA INTERA ESISTENZA GIOVANILE…IO ANDAVO ALLA LIMPIDA DELLA FAMIGLIA BUONOMO DOVE NON C’ERA GIORNO CHE NON SI “RIDEVA”,TRA SECCHI D’ACQUA A CUPOLONE DALL’ALTO…UNA PARTITA DI CALCIO DALL’ALTRA…E TUTTI GLI SCHERZI POSSIBILI ED IMMAGINABILI…ERANO DI CASA !!!…E CHI NON CI STAVA ???…PIANGEVA…DAL RIDERE !!!…CHE TEMPI RAGAZZI/ZZE DI TUTTE LE ETA’ !!!…LA NS.GENERAZIONE FORSE E’ QUELLA CHE HA VISSUTO MEGLIO CON LA 2.a GUERRA MONDIALE, CHE ERA FINITA DA CIRCA 15 ANNI, ED IL COSIDDETTO “BOOM ECONOMICO” CHE CI GODAVAMO CON “IMMENSA ALLEGRIA-SPENSIERATEZZA…ANDANDO INCONTRO AD UN FUTURO DI CERTO MOLTO MA MOLTO…PIU’ POSITIVO DI QUELLO CHE I NS.GIOVANI DI OGGI…AI QUALI PURTROPPO,PER COLPA DI QUALCUNO,…C’E’ IL RISCHIO DI NEGARGLIELO-RUBARGLIELO …E CIO’ E’ DA “IRRESPONSABILI CRIMINALI” !!!…CON UN ALTRO FLASH-BACK MOLTO PIACEVOLE…RICORDO QUANDO,PER ORGANIZZARE UNA FESTA DA BALLO TRA GIOVANI AMICI DI AMBO I SESSI,A CASA MIA IN VIA A.VOLTA 27 – 7°PIANO -SCALA A SIN.(ATTUALE VIA AMATO)…DOVEVAMO SMONTARE L’INTERA CAMERA DA LETTO DEI MIEI GENITORI(PERCHE’ ERA DI DIMENSIONI PIU’ GRANDI DELLE ALTRE…MA ALLA FINE…NE VALEVA SEMPRE LA PENA(ANCHE SE LE BUONANIME DEI MIEI GENITORI “STORCEVANO” UN PO’ IL NASO PENSANDO CHE QUESTI CONTINUI SMONTAGGI-RIMONTAGGI POTEVANO “ABBREVIARE” LA SOPRAVVIVENZA DEI MOBILI,ACQUISTATI CON TANTISSIMI SACRIFICI DA “CATELLO…IL GASISTA” E DA “TITINA…LA SARTA” !!!….CIAOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO !!!.

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  2. dino

    Io mi ricordo lo “spighetto”, cioè uno solo pagava l’ingresso e portava con sè i panni di tutti noi altri che invece entravamo a nuoto dal mare tuffandoci alla calcina e raggiungendo il Conte o La limpida via mare…………
    e ancora mi ricordo le cabine sulle palafitte sul lungomare quando il mare arrivava ancora sotto il pontile del Nautilus……..
    che bei ricordi….grazie.

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  3. Ettore

    barriere architettoniche ante litteram.con la scellerata scelta dell’ amministrazione Cuomo,si riassapora il senso di oppressione e mancanza d’aria di quei tempi.purtroppo quando la mente si abbandona ai ricordi tende a rimuovere parte dell’ insieme..(Ettore)

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