Castellammare nel 1858
a cura di Gennaro Cesarano
Uno sguardo al passato aiuta a comprendere il presente e riscoprire le radici di una comunità.
L’articolo Castellammare nel 1858, curato da Gennaro Cesarano, nasce con questo intento.
La fonte è il Dizionario geografico-storico-statistico dei comuni del Regno delle Due Sicilie di Achille Moltedo.
Quest’opera, redatta nel 1858, descrive minuziosamente città e territori del Regno prima dell’Unità d’Italia. Moltedo tratteggia una Castellammare viva, operosa, centrale nella vita economica e sociale del tempo. Scopriamo una città celebre per le sue acque, per il cantiere navale reale e per le attività commerciali. I monti e il mare la incorniciano, rendendola meta apprezzata e luogo ricco di identità.
La descrizione colpisce per la sua chiarezza e per il rispetto con cui l’autore guarda alla città.
Per i lettori di liberoricercatore.it, questo contributo è un’occasione preziosa per conoscere le radici stabiesi. La memoria storica prende forma nelle parole di un tempo e ci parla ancora con forza. Rileggere Castellammare attraverso le fonti d’epoca aiuta a valorizzare ciò che oggi spesso diamo per scontato. È un invito alla consapevolezza, alla curiosità e alla tutela del nostro patrimonio culturale.
Nel “Dizionario geografico-storico-statistico de’ comuni del regno delle due Sicilie di Moltedo Achille”, Castellammare nel 1858, viene così descritta:
Città marittima e vescovile della provincia di Napoli, capoluogo di circondario e di distretto1 nella parte orientale del golfo di Napoli, fabbricata sull’antica Stabia in amena situazione sulle radici di una montagna, guardando il golfo all’ovest e al nord la costiera di Torre del greco, e del Vesuvio distante 15 miglia.
Ravvisansi tuttora avanzi della distrutta Stabia presso Varano, ed un castello de’ tempi di Carlo I. Vi si rinvennero preziosi monumenti di antichità in marmi e bronzi, come statue, medaglie, sigilli, camei, iscrizioni ecc. Continua a leggere
- I distretti o sottointendenze erano 4 per la provincia o intendenza di Napoli: Napoli, Castellammare, Casoria, Pozzuoli. Quello di Castellammare comprendeva i comuni di: Agerola, Anacapri, Bosco reale, Bosco tre case, Capri, Casola, Gragnano, Lettere, Massalubrense, Meta, Ottajano (Ottaviano), Piano, Pimonte, Poggio marino, Sorrento, Torre-Annunziata, Vico Equense. ↩