Autore dell'articolo Giuseppe Zingone

Here are my most recent posts
Qui trovi alcuni dei miei ultimi posts

Archivi autore: Giuseppe Zingone

Informazioni su Giuseppe Zingone

Collaboratore di Redazione Insegna a Roma, vive a Ladispoli, nutre molti interessi, come: la storia religiosa, l'arte, la fotografia e l'amore per la sua Castellammare di Stabia.

Tipografia Elzeviriana

Tipografia Elzeviriana

di Giuseppe Zingone

Konig e Bauer, pubblicità d’epoca

E’ stato il computer con l’ausilio della stampante a decretare la fine della tipografia, in senso generale? Sicuramente! – Viene da rispondere in maniera netta e cristallina e un po’ frettolosamente. – Ma a pensarci bene le tipografie non sono scomparse del tutto, si sono reinventate, hanno cambiato strumentazione, si sono tecnologizzate, perchè ancora oggi nell’era del digitale i libri cartacei e fisici si stampano ancora. Continua a leggere

Primavera e Flora, I sec d.C.

La Flora: pittura murale di Stabia

La Flora: pittura murale di Stabia

di Giuseppe Zingone

Primavera e Flora, I sec d.C.

Primavera e Flora, I sec d.C.

Di tutte le immagini che si possono associare alla Città di Castellammare di Stabia, la Cassa Armonica, le Acque, il Castello Medioevale, lo Scoglio di Rovigliano, il Faito e così via, ve n’è una sulla quale ultimamente ho soffermato la mia attenzione. Questa immagine è la Flora, un affresco della Villa di Arianna, ora a Napoli al Museo Archeologico Nazionale le cui misure sono 39 x 31cm.

Grazie a Flora (secondo Omero), nasce Ares (Marte). La dea Era, infatti ingelosita della venuta al mondo di Atena dalla testa di Zeus, si fece donare dalla dea Flora un fiore, il cui solo contatto era capace di fecondare una donna. Proprio grazie a questo fiore Era generò Ares, senza bisogno di contatto con Zeus1.
Quantunque fosse già nota nel mondo greco, Flora fu anche una divinità cara ai Sabini (un’antica popolazione italica che occupava la valle del Velino), alcuni gruppi di questa popolazione si fusero ben presto con le popolazioni romane, stabilendosi a Roma e divenendo cittadini romani.

La leggenda della nascita di Roma narra appunto del ratto delle Sabine: Romolo una volta costruita la città di Roma e constatato lo scarso numero delle donne, invitò ad una festa i sabini con mogli e figli; questa si rivelò ben presto una trovata per sottrarre delle donne sabine da dare in spose ai romani. I sabini decisi a vendicarsi furono contrastati proprio dalle donne rapite che avevano manifestato un profondo interesse per i giovani romani. I capi delle due fazioni Tito Tazio e Romolo regnarono insieme sulla città di Roma.
I festeggiamenti per la dea Flora andavano dal 28 Aprile al 6 Maggio, i sabini usavano festeggiarla con il lancio di fave e lupini, essa rappresenta presso questo popolo, in senso generale la dea della fertilità. Per i romani il culto verso gli dèi era un dovere morale e civile, la pratica religiosa assicurava, la pax deorum della quale beneficiava la città, la famiglia e l’individuo. Un’altra caratteristica della religione romana fu anche la capacità di assimilare nel proprio Pantheon, le divinità delle altre culture, con le quali Roma veniva in contatto2.
Nell’antica Roma la Flora era considerata la protettrice delle fioriture e del grano nascente, alle sue feste bisognava partecipare con vesti di vario colore, per imitare i fiori. Continua a leggere

  1. Burkert Walter, La religione greca di epoca arcaica e classica. Milano, Jaca Books, 2003.
  2. Jacqueline Champeaux, La religione dei romani, Il Mulino, Bologna 2002.

La donna inventata

La donna inventata

a cura di Giuseppe Zingone

Questo surreale scritto di Piero Girace, è stato pubblicato sul quotidiano La Stampa sera, il 21-22 luglio 1951. Lo riproponiamo al lettore, per il piacere di leggere una penna brillante come quella del nostro giornalista d’eccezione.

Giorgio De Chirico, Conversazione tra le rovine, 1927, Chester Dale Collection

Continua a leggere

Incidente canoro a Quisisana

Incidente canoro a Quisisana

di Giuseppe Zingone

François Bouchot, Maria Malibran, ritratto anno 1831

Le protagoniste di questa vicende, sono due, anzi tre donne. La scrittrice, Bianca Pitzorno, infatti ricostruisce la splendida biografia della contessa Mercedes de Merlin, autrice di questo stralcio storico preso da Le Figaro del 1838. La vera protagonista, della vicenda è invece Maria Malibran, sopra ritratta dal pittore François Bouchot. Continua a leggere

Omaggio a Gigi

Omaggio a Gigi

di Giuseppe Zingone

16 marzo 2008 Gigi Nocera

Quando Gigi Nocera entrò in contatto con Liberoricercatore, chiesi a mio cugino Maurizio, la possibilità di comunicare con questo fulgido anziano, in modo più intenso.
Volevo porgli tante domande, avevo tante curiosità di cui parlargli, mi interessava la sua infanzia, il suo incontro con Raffaele Viviani, come e perché si fosse trasferito a Torino.
Fui subito accontentato, dapprima iniziammo a scriverci via mail e Gigi mi raccontò la sua vita e pian piano, volle conoscere la mia. Continua a leggere