Ruggiero di Lauria e le battaglie navali di Castellammare di Stabia
Un frammento di storia stabiese che conferma l’importanza del nostro Golfo come crocevia strategico e testimone di eventi cruciali per il destino del Mediterraneo medievale.
a cura di Antonio Cimmino
Nel turbolento scenario del Mediterraneo del XIII secolo, la figura di Ruggiero di Lauria si staglia tra le più brillanti e temute. Ammiraglio valoroso e temibile, si rese protagonista di straordinarie imprese navali, tra cui due memorabili battaglie combattute nelle acque di Castellammare di Stabia.
Tutto ebbe inizio nel 1282, con lo scoppio dei Vespri Siciliani. La Sicilia si ribellò agli Angioini, legandosi alla corona aragonese. A guidare la flotta siciliana fu chiamato Ruggiero, che con ingegno e coraggio mise più volte in difficoltà il potente esercito francese.
Le galee in guerra
Le navi protagoniste erano le galee, imbarcazioni lunghe e sottili, spinte da rematori spesso incatenati ai banchi. A bordo, fino a 400 uomini tra galeotti, marinai e soldati. Le battaglie navali dell’epoca non puntavano tanto alla distruzione, quanto alla cattura delle navi nemiche per riscatto.
La battaglia del 1284
Nel giugno del 1284, Ruggiero finse una fuga verso Castellammare. I franco-angioini lo inseguirono. Ma in prossimità dello scoglio di Rovigliano, l’ammiraglio aragonese attuò una geniale manovra: ordinò alle sue galee di virare e schierarsi in formazione da battaglia. Le navi angioine, accecate dal sole e sorprese dalla velocità della flotta siciliana, furono travolte. Fu la Battaglia dei Comiti, un trionfo aragonese che si concluse con la cattura del principe Carlo d’Angiò e l’affondamento della sua nave ammiraglia. Continua a leggere


