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Personaggi stabiesi incredibili

Personaggi stabiesi incredibili
Storie realmente accadute, nei ricordi di Frank Avallone

Questa storia me la raccontò mio zio Franco Avallone, il quale negli anni ’60 aveva il bar Internazionale di fronte alla stazione della Vesuviana (proprio sotto all’Hotel Desio).

Albergo Desio (piazza "Vesuviana")

Albergo Desio (piazza “Vesuviana”)

Un giorno pioveva; Catiello Catella si fregava le mani ripetendo: “Che peccato nun pozz’ie manco ‘a mangià…”, al che un giovanotto, vedendolo in difficoltà, gli disse: “Zì Catié, pigliateve ‘o ‘mbrello mio, e ghiate!”, zì Catiello prese l’ombrello e andò. Qualche ora dopo, il giovane guardando l’orologio si chiedeva:
“Ma quando torna?” Mio zio, intesa la faccenda, gli disse: “Ma tu staie aspettanno a zì Catiello? Nun ce penzà, chillo nun torna!”
Alcuni giorni dopo i due s’incontrarono nuovamente nel bar di mio zio… “Zì Catié, addò sta ‘o ‘mbrello mio?”, zì Catiello, senza battere ciglio rispose: “‘O ‘mbrello tuoio?! Continua a leggere

‘E guagliune r”a Funtana

‘E guagliune r”a Funtana
di Frank Avallone

L'acqua ferrata cartolina di Enzo Cesarano

L’acqua ferrata cartolina di Enzo Cesarano

Eravamo un gruppo unito ed esclusivo; abitavamo in una zona delimitata dal palazzo del Mulino, piazza Fontana, salita Ponte e vico Mascella; una quindicina in tutto. Qualche volta si univa a noi, uno “straniero” ‘e rint’‘a Chiazza o di Visanola. Questi li accettavamo con diffidenza!! Ogni domenica pomeriggio, tutti insieme, andavamo al cinema, a vedere film dei banditi (cowboys), Tarzan o dei pirati (insomma film di avventura). Per le sette di sera, eravamo in villa comunale, ove, spesso, eravamo costretti a confrontarci con altri gruppi di ragazzi (per noi stranieri), che ci volevano mandar via, da quello che consideravano il loro territorio; a volte, si finiva col fare a botte. Con le poche lire che ci erano rimaste, dopo l’acquisto del biglietto d’ingresso al cinema, compravamo semi di zucca, un gelato e altri prodotti di stagione. Naturalmente, si divideva tutto tra amici. Continua a leggere

Suggestiva foto di Castellammare dal rione Spiaggia, Maurizio Cuomo

Soprannomi dai ricordi della sig.ra Giovanna Coppola

Soprannomi dai ricordi della sig.ra Giovanna Coppola

di Giovanna Coppola

Dal rione Spiaggia (Maurizio Cuomo).

Dal rione Spiaggia, Maurizio Cuomo

Da bambina, abitavo giù alla “Spiaggia”, al Corso Alcide De Gasperi dove ora c’è il “Palazzo del Sole”, di quel periodo una persona che rimarrà nella mia mente è “Aniello ‘e Sapeto Santo” (Sabato Santo), un omone dall’aria apparentemente effemminata originario del Centro Antico che andava per le abitazioni vendendo biancheria e al quale non di rado sfuggiva qualche pettegolezzo raccolto durante la lunga giornata lavorativa di vendite a domicilio (la conoscenza da parte di quest’uomo di fatti altrui di carattere intimo/privato era dovuto al fatto che a quei tempi era usanza dei venditori a domicilio si stabilire con i propri clienti un rapporto che andava ben oltre la semplice compravendita e non raramente erano di tono confidenziale).
Un altro personaggio che ricordo con particolare piacere era proprio originario del quartiere “Spiaggia” ed era conosciuto come “Giacchino ‘o ghieppo” (il suo cognome era Di Maio), alla fine degli anni cinquanta Gioacchino era l’insegnante di ballo di tutti i giovani della zona, per le scarse possibilità economiche la sua scuola di danza era la sua stessa abitazione. Chissà se qualche altro visitatore di Libero Ricercatore può darci ulteriori notizie circa questi due personaggi, personalmente gliene sarei molto grata. Ringrazio per l’ospitalità e saluto tutti cordialmente.

Coppola Giovanna (figlia di “Ernesto ‘o guaglione” chiamato anche “Ernesto ‘a fraulella”).