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Notiziario Italcantieri

Notiziario Italcantieri

Notiziario Italcantieri

Notiziario Italcantieri

a cura di Gaetano Fontana

Si ringrazia il dott. Peppe Castellano per averci messo a disposizione questo giornale trovato tra i ricordi del padre Umberto.

Anno I N. 1  – 20 Marzo 1968

Anno I N. 2 – 31 Maggio 1968

Anno I N. 3 – 21 Settembre 1968

Anno I N. 4  – 19 Dicembre 1968

Anno II N. 6  – 15 Luglio 1969

Anno II N. 7  – 18 Novembre 1969

Anno III N.8  – 1 Aprile 1970

Anno III N. 9 – 25 Luglio 1970

Anno III N.10 – 25 Novembre 1970

Notiziario Italcantieri: voce storica dei cantieri navali

Nel dicembre del 1968, Italcantieri pubblicò il primo numero del suo notiziario interno. La testata, pensata per i dipendenti, rappresentò sin da subito un prezioso strumento di comunicazione. L’intento era chiaro: informare, aggiornare e rafforzare il senso di appartenenza aziendale.

Italcantieri – Cantieri Navali Italiani S.p.A. era nata solo due anni prima, nel 1966, a Trieste. Ma la sua rete di cantieri, tra cui Castellammare di Stabia, vantava una lunga e gloriosa tradizione. Il notiziario colmava un’esigenza concreta: raccontare la vita quotidiana del cantiere, condividere traguardi, affrontare sfide comuni.

Il primo numero oggi disponibile è datato 19 dicembre 1968 (Anno I, N. 4). Al suo interno si trovano articoli su produzione, innovazione, attività ricreative e sociali. Non solo lavoro, quindi, ma anche attenzione per l’uomo e la comunità aziendale.

Il notiziario continuò negli anni. Un altro numero conservato è quello del 15 luglio 1969 (Anno II, N. 6). Entrambi sono oggi consultabili in formato digitale, grazie all’emeroteca storica del sito liberoricercatore.it, portale dedicato alla memoria di Castellammare di Stabia.

In conclusione, il Notiziario Italcantieri è molto più di una pubblicazione interna. È una testimonianza viva di un’epoca industriale, un ponte tra passato e presente. Riscoprirlo oggi significa valorizzare il patrimonio storico di un’intera comunità.

La Lente sul Territorio

La Lente sul Territorio

La Lente sul Territorio


a cura di Gaetano Fontana

La Lente sul Territorio

Preceduto da un numero zero pubblicato a settembre 1992,il mensile di attualità, cultura, politica e sport, Il  Direttore Responsabile era  Wanda Baratta e direttori Laura Cesarano e Nino Esposito, annoverava tra i collaboratori Raffaele Bussi, poi diventato Direttore editoriale del periodico, Antonio Morese, Giuseppe Comentale, Roberto Cautiero, Marica Esposito, Roberto Gargiulo, Flavia Iacuaniello, Arturo Manganaro, Marialuisa Maresca, Ettore Pica, Catello Romano. Purtroppo il mensile, edito da Treves Editore, via Roma 101 Gragnano , purché ben fatto, non andò oltre il secondo anno di vita cessando le sue pubblicazioni dopo l’estate del 1993. La Lente sul territorio aveva varie corrispondenze da tutto il territorio in particolare da Castellammare di Stabia, Pompei, Vico Equense, Sorrento, Lettere, Gragnano, Agerola  e Pimonte. Molto ricca la parte che si occupava di politica locale (di orientamento socialista) ma anche gli articoli di cultura che erano curati dall’ avvocato Raffaele Bussi noto intellettuale stabiese autori di molti libri : “I Picari di Maffeo”, “L’estasi di Chiara”, “Michele T”, “Servi e Satrapi”.

Numero 0 – Settembre 1992

Anno II n.1/2 – Gennaio/Febbraio 1993

Anno II n. 3 – Marzo 1993

Anno II n, 4 – Aprile 1993

Anno II n. 5/6 – Maggio /Giugno 1993

Anno II n. 7/8 – Luglio/ Agosto 1993


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La Lente sul Territorio n. 7/8

La Lente sul Territorio

a cura di Gaetano Fontana

Anno II n. 7/8 – Luglio / Agosto 1993

In questa pagina pubblichiamo il n. 7 e 8 del nuovo mensile stabiese di attualità, cultura, politica e sport. Il Direttore Responsabile era Wanda Baratta e direttori Laura Cesarano e Nino Esposito, annoverava tra i collaboratori: Raffaele Bussi, poi diventato Direttore editoriale del periodico, Antonio Morese, Giuseppe Comentale, Luigi D’Alise, Marzio Donà, Carlo Manfredi, Roberto Cautiero, Marica Esposito, Roberto Gargiulo, Flavia Iacuaniello, Arturo Manganaro, Marialuisa Maresca, Ettore Pica, Catello Romano. Purtroppo il mensile, edito da Treves Editore, via Roma 101 Gragnano, purché ben fatto, non andò oltre il secondo anno di vita cessando le sue pubblicazioni dopo l’estate del 1993.

Lente sul Territorio

Lente sul Territorio


La Lente sul territorio contava numerose corrispondenze, distribuite in modo capillare su tutto il comprensorio. Le più attive provenivano da Castellammare di Stabia, Pompei, Vico Equense, Sorrento, Meta, Piano di Sorrento, Sant’Agnello, Lettere, Gragnano, Agerola e Pimonte. Ogni località offriva uno spaccato autentico della vita quotidiana, con notizie, curiosità e approfondimenti che contribuivano a costruire un racconto corale del territorio.

Molto seguita era la sezione politica, orientata verso il pensiero socialista. Gli articoli trattavano con lucidità temi di attualità, problemi sociali e dinamiche amministrative. Il linguaggio era diretto, spesso pungente, ma sempre ben argomentato. La redazione non esitava a sollevare interrogativi scomodi o a denunciare storture locali, attirando così l’attenzione di un pubblico attento e partecipe.

Accanto alla politica, trovava ampio spazio la cultura. Questa parte del giornale era curata con grande passione dall’avvocato Raffaele Bussi, figura di spicco dell’ambiente intellettuale stabiese. Scrittore prolifico e raffinato, Bussi era autore di opere come I Picari di Maffeo, L’estasi di Chiara, Michele T e Servi e Satrapi. I suoi interventi arricchivano il giornale con riflessioni profonde e analisi letterarie di ampio respiro.

La Lente sul territorio veniva stampato presso la storica Tipografia Somma di Castellammare di Stabia. Il costo del singolo numero era di 3.500 lire, una cifra contenuta che ne favoriva la diffusione anche tra i lettori più giovani e tra gli appassionati di informazione indipendente. Il formato era sobrio ma curato, e la grafica, pur semplice, rendeva la lettura chiara e piacevole. In un’epoca ancora lontana dal digitale, questo giornale rappresentava un punto di riferimento vivo, impegnato e profondamente legato al territorio.


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L’Opinione di Stabia

L’Opinione di Stabia Numero 39

a cura di Gaetano Fontana

Quindicinale indipendente, aveva la sua redazione in Piazza Principe Umberto 2, stampato dalla Tipografia Cotticelli. Fece la sua prima apparizione nell’aprile del 1997 e sarà nelle edicole almeno fino al 2010, diretto da Francesco Di Ruocco, vi scriveranno tra gli altri, Pippo D’Angelo, Catello Vanacore, Angelo Acampora e ospiterà scritti del compianto Antonio Barone, storico locale prematuramente scomparso nel marzo 1995. Vi sono molti articoli sulla seconda guerra mondiale scritti dal sig. Verdoliva .  Molti articoli riguardano invece la politica cittadina ed erano curati dal Dott. Tonello Talarico che era anche il maggior finanziatore della rivista difatti la sede della rivista nella Farmacia del Leone  vicino l’Arco di San Catello. Anche il nostro sito ha collaborato con la rivista con diverse rubriche come “Antichi mestieri” e “Soprannomi Stabiesi” . Contiene molti articoli che ci permettono di capire con chiarezza il periodo politico che ha attraversato la nostra città nel primo decennio del 2000.

Veniva distribuito gratuitamente in tutte le edicole ed i pubblici esercizi di Castellammare di Stabia. La rivista inizialmente era solo in bianco e nero poi successivamente ha adottato il colore ed un formato più grande.

Molto interessante era anche la rubrica “Artisti Stabiesi in vetrina” che ospitava le opere di artisti stabiesi emergenti o già affermati tra i quali Francesco e Giacomo Filosa, Giuseppe Bonito, Vittorio De Filippo, Umberto Cirillo, Gaetano Martingano

L’Opinione di Stabia – Anno 4 Numero 39 – Giugno 2000

L’Opinione di Stabia Numero 39

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L’Opinione di Stabia

L’Opinione di Stabia Numero 102

a cura di Gaetano Fontana

Quindicinale indipendente, aveva la sua redazione in Piazza Principe Umberto 2, stampato dalla Tipografia Cotticelli. Fece la sua prima apparizione nell’aprile del 1997 e sarà nelle edicole almeno fino al 2010, diretto da Francesco Di Ruocco, vi scriveranno tra gli altri, Pippo D’Angelo, Catello Vanacore, Angelo Acampora e ospiterà scritti del compianto Antonio Barone, storico locale prematuramente scomparso nel marzo 1995. Vi sono molti articoli sulla seconda guerra mondiale scritti dal sig. Verdoliva .  Molti articoli riguardano invece la politica cittadina ed erano curati dal Dott. Tonello Talarico che era anche il maggior finanziatore della rivista difatti la sede della rivista nella Farmacia del Leone  vicino l’Arco di San Catello. Anche il nostro sito ha collaborato con la rivista con diverse rubriche come “Antichi mestieri” e “Soprannomi Stabiesi” . Contiene molti articoli che ci permettono di capire con chiarezza il periodo politico che ha attraversato la nostra città nel primo decennio del 2000.

Veniva distribuito gratuitamente in tutte le edicole ed i pubblici esercizi di Castellammare di Stabia. La rivista inizialmente era solo in bianco e nero poi successivamente ha adottato il colore ed un formato più grande.

Molto interessante era anche la rubrica “Artisti Stabiesi in vetrina” che ospitava le opere di artisti stabiesi emergenti o già affermati tra i quali Francesco e Giacomo Filosa, Giuseppe Bonito, Vittorio De Filippo, Umberto Cirillo, Gaetano Martingano

Anno 9 Numero 102 – Novembre 2005

L'Opinione di Stabia Numero 102

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