Nascita di Giuseppe Bonito

Nascita di Giuseppe Bonito

di Giuseppe Zingone

Giuseppe Bonito (foto Maurizio Cuomo)

Giuseppe Bonito (foto Maurizio Cuomo)

Fu Giuseppe Cosenza, (archeologo stabiese) a cercare nei libri della Cattedrale di Castellammare l’atto di nascita di Giuseppe Bonito, per poi segnalarlo alla rivista Napoli Nobilissima. I nomi degli articolisti della rivista sono tutte eccllenze della cultura napoletana a cavallo tra Ottocento e Novecento, tra questi: Antonio Filangieri di Candida Gonzaga, Benedetto Croce, Bartolomeo Capasso.

Napoli Nobilissima, volume VI

Il De Dominici1(Vite, IV, 461) e dopo di lui il Ticozzi2(Dizionario dei pittori, vol I) e il Lanzi3(Storia pittorica, II, 300) parlando di Giuseppe Bonito non segnano la data della sua nascita. Il primo dice soltanto che questo discepolo del Solimena era nativo di Castellammare e che in arte era appunto conosciuto col nome di Peppino ‘e Castellammare. Il compilatore del catalogo del Museo Filangieri afferma, senza indicare d’onde cavi la notizia che il Bonito nascesse nel 1698.
Ora dai due documenti, che ci fornisce il nostro amico dott. Giuseppe Cosenza e che pubblichiamo qui appresso, si rileva che egli nacque a Castellammare il I° novembre 1707 da Saverio Bonito e Anastasia Grosso.
Ecco la fede di matrimonio di questi due che è inserita nel Libro IV, Matrimonii, dei Registri parrocchiali della Cattedrale di Castellammare di Stabia: A dì 4 febbraro mille settecento quattro. Dopo fatto le canoniche pubblicazioni io D. Ignazio Longobardo Canonico Tesoriere e Curato della Cattedrale di Castellammare di Stabia, con licenza del rev.mo Sig. D. Giuseppe di Pietro Paolo, Vicario Generale di detta Città, ho interrogato Saverio Bonito, figlio di Andrea e della signora Saveria di Monaco, et ho interrogata Anastasia Grosso figlia di Nicola e Olimpia Imparato ambedue sudditi di detta chiesa cattedrale et ho avuto il loro mutuo consenso et ho solennemente congiunto in matrimonio in detta chiesa presenti per testimonii D. Nicola Cavaliere, D. Catello Coppola, e Gennaro Cacace di detta città.
La fede di battesimo del pittore è nel Libro X dei battezzati:
Ai 2 novembre millesettecentosette. Io D. Ignazio Longobardo Canonico Tesoriere e Curato della Chiesa cattedrale della città di Castellammare di Stabia, ho battezzato il figlio di Saverio Bonito e Anastasia Grosso, coniugi, cui si impone per nome Giuseppe Santolo.
Nacque a dì I° di detto mese. Per compare Anna di Somma mammana.4

La pubblicazione di questi dati all’interno della  rivista Napoli Nobilissima, dimostra il forte interesse nei confronti del pittore nato a Castellammare e della sua pittura, si tratta di un crescendo se si pensa che Bernardo De’ Dominici inserì nel suo Vite de’ pittori... etc, una biografia di questo alunno del Solimena, ai suoi primi esordi e che tanto fece e fa ancora oggi parlare di sé.

Articolo terminato il 24 febbraio 2024


 

  1. Bernardo De’ Dominici, Vite de’ pittori, scultori, ed architetti napoletani, Napoli MDCCXLII, in: Notizie de’ Discepoli del Solimena, pag. 712-715.
  2.  BONITO (GIUSEPPE cav.) di Castell’ a Mare, fu discepolo del Solimene ed eccellente ritrattista. Morì in Napoli essendo pittore di corte l’anno 1789. In:  Stefano Ticozzi, Dizionario dei pittori, volume 1, Milano 1818, pag. 56.
  3. Giuseppe Bonito, ritrattista di merito singolare, e inventor buono; uno di quegli che più sopravvissero, e meglio imitarono il Maestro: in Luigi Lanzi, La storia pittorica dell’Italia inferiore, Firenze 1792, pag. 488 e 489. Ancora a pag. 500:  Bonito Cav. Gius. Nap. primo Pittore di Corte di S.M. il Re delle due Sicilie m. 1789 R.G. 488.
  4. Napoli Nobilissima, Rivista di Topografia e arte napoletana, Volume VI, fascicolo XI, MDCCCXCVII, pag.173-174.

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