Il Sacro Monte di Santa Maria della Pietà
a cura di Maurizio Cuomo
Nel 1447, seppur in forma privata, fu istituito al terziere di Scanzano il Sacro Monte di Santa Maria della Pietà. Questa fondazione nacque con uno scopo ben preciso: offrire culto ai defunti e garantire i pietosi uffici funebri ai “confratelli”.
Infatti, in un’epoca in cui la spiritualità permeava ogni aspetto della vita quotidiana, la cura delle anime dei defunti era considerata fondamentale.
Per questo motivo, la comunità si organizzò dando vita a un sodalizio religioso che rispondesse a tali esigenze.
Nel tempo, il Sacro Monte divenne un punto di riferimento per i fedeli del luogo e per l’intero terziere di Scanzano. Inoltre, la sua istituzione segnò un momento importante nella vita spirituale e sociale della Castellammare del XV secolo.
Non solo luogo di preghiera, ma anche simbolo di solidarietà tra i confratelli, uniti nel ricordo dei defunti. Così, il Sacro Monte si inserì nel tessuto urbano e religioso della città, lasciando un’impronta duratura nel tempo.
Nelle prime Regole si legge che gli “incappucciati” (confratelli in camice bianco e mantellina nera, con le insegne della testa di morte), si radunavano nel luogo da loro eretto dall’alba al tramonto del sole, per recitare preci. Alla morte di un “fratello” gli infermieri si recavano nella sua abitazione, lo rivestivano di un camice bianco, l’avvolgevano in un lenzuolo di lino, fornito dal “Monte” per poi trasportarlo nella cripta per il canto dei salmi e la celebrazione della S. Messa. Terminato il rito il defunto veniva deposto nel terrapieno, accanto agli altri cadaveri, rivestito solo del camice bianco, perché il lenzuolo doveva servire per altro rito funebre. [1. da “Stabiae e Castellammare di Stabia, di Michele Palumbo, pag. 359)]
Dal libro dei verbali delle Assemblee, si apprende inoltre che nel tempo il “Sacro Monte” (anche detto “Monte della Pietà”), venne ad evolversi, fino a far funzionare, già verso il 1600 e secondo le leggi e consuetudini dei tempi, un pubblico Banco (con sede presso la Chiesa di S. Caterina, nel centro antico) per la concessione di piccoli prestiti.
Note: