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Il Cristo Morto di Andrea Mantegna

Il Sacro Monte di Santa Maria della Pietà

Storia e Ricerche

Il Sacro Monte di Santa Maria della Pietà

a cura di Maurizio Cuomo

Nel 1447, seppur in forma privata, fu istituito al terziere di Scanzano il Sacro Monte di Santa Maria della Pietà. Questa fondazione nacque con uno scopo ben preciso: offrire culto ai defunti e garantire i pietosi uffici funebri ai “confratelli”.

Infatti, in un’epoca in cui la spiritualità permeava ogni aspetto della vita quotidiana, la cura delle anime dei defunti era considerata fondamentale.
Per questo motivo, la comunità si organizzò dando vita a un sodalizio religioso che rispondesse a tali esigenze.

Nel tempo, il Sacro Monte divenne un punto di riferimento per i fedeli del luogo e per l’intero terziere di Scanzano. Inoltre, la sua istituzione segnò un momento importante nella vita spirituale e sociale della Castellammare del XV secolo.

Sacro Monte di Santa Maria della Pietà (Il Cristo Morto di Andrea Mantegna)

Sacro Monte di Santa Maria della Pietà (Il Cristo Morto di Andrea Mantegna)

Non solo luogo di preghiera, ma anche simbolo di solidarietà tra i confratelli, uniti nel ricordo dei defunti. Così, il Sacro Monte si inserì nel tessuto urbano e religioso della città, lasciando un’impronta duratura nel tempo.

Nelle prime Regole si legge che gli “incappucciati” (confratelli in camice bianco e mantellina nera, con le insegne della testa di morte), si radunavano nel luogo da loro eretto dall’alba al tramonto del sole, per recitare preci. Alla morte di un “fratello” gli infermieri si recavano nella sua abitazione, lo rivestivano di un camice bianco, l’avvolgevano in un lenzuolo di lino, fornito dal “Monte” per poi trasportarlo nella cripta per il canto dei salmi e la celebrazione della S. Messa. Continua a leggere