Tiempe belle 'e 'na vota

Il Varo della Vespucci (biglietto d’invito)

Biglietto d’invito (fronte/retro) al varo della R.N. “Amerigo Vespucci”

per gent.ssima concessione del sig. Giuseppe Ghidella da Zagarolo (Roma)

Invito varo Vespucci (fronte)

Invito varo Vespucci (fronte)


Invito varo Vespucci (retro)

Invito varo Vespucci (retro)

“Gentile redazione, pensando di fare cosa gradita, Vi invio il fronte e il retro dell’invito personale al varo dell’Amerigo Vespucci, varo a cui fu invitato mio nonno materno Palumbo Francesco fu Raffaele, all’epoca fabbricante in Castellammare di cordame e di manufatti in canapa, a cui fu affidata la produzione per la prima fornitura di cordame di equipaggiamento della Vespucci stessa. Nella speranza che le foto possano essere pubblicate sul sito e fornendovi in merito la mia più ampia liberatoria, colgo l’occasione per inviarvi cordiali saluti.

Cordiali saluti. Giuseppe Ghidella da Zagarolo (Roma)”.


Tiempe belle ‘e ‘na vota

«Tiempe belle ’e ’na vota, tiempe belle addó’ state? Vuje nce avite lassate, ma pecché nun turnate?»

Con questo malinconico ritornello di Aniello Califano, riportiamo all’attenzione dei lettori una rubrica che ci è particolarmente cara. In essa raccogliamo documenti, immagini e ricordi che raccontano, con semplicità e fascino, un passato stabiese non troppo lontano.

Eppure, oggi quel passato sembra distante anni luce dalla nostra vita quotidiana, così diversa e profondamente cambiata. Viviamo infatti in una società sempre più frenetica, dove il tempo corre e la modernità diventa un’ossessione da inseguire senza sosta.

Ogni giorno affrontiamo uno stile di vita affannoso, dominato da mode passeggere e da un continuo bisogno di apparire. Per questo motivo, diventa fondamentale tutelare la memoria storica e culturale della nostra comunità.

Attraverso questa rubrica vogliamo costruire una vera e propria “banca del ricordo”, per conservare ciò che il tempo tende a cancellare. Il passato tracciato dai nostri padri rischia infatti di svanire, come le impronte sulla sabbia spazzate via dalle onde del progresso.

Un progresso spesso burrascoso e incontrollato, che tutto travolge in nome di un futuro incerto e omologato.

Per contrastare questa perdita, raccogliamo e proponiamo rare fotografie, locandine d’epoca e materiali capaci di testimoniare la vivace attività stabiese del tempo.
Così facendo, rendiamo omaggio a quei “tempi belli” che, pur non tornando, continuano a vivere nella memoria collettiva di Castellammare.

Maurizio Cuomo

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