Aguzzate la vista (Asturi)

Aguzzate la vista…

articolo di Maurizio Cuomo

Aguzzate la vista (Asturi)

Aguzzate la vista (Asturi)

Quest’oggi, trovo giusto e doveroso evidenziare, il lavoro di redazione, assiduo e arguto di Enzo Cesarano, che a goccia a goccia, giornalmente e senza tregua alcuna, aggiorna con contenuti nuovi e attualissimi la nostra pagina facebook, rendendola sempre più ricca, viva e fruibile… 

Fatta l’opportuna premessa, parafrasando nel titolo del presente editoriale una celebre rubrica della “Settimana enigmistica”, nella quale il lettore viene invitato a scovare le differenze tra due vignette a prima vista identiche, ma che differiscono in alcuni piccoli particolari, sottopongo anche ai lettori del nostro portale, questo bozzetto (risalente agli anni ’50), di Antonio Asturi*, celebre pittore, dalle innate capacità, che a carboncino volle fare una istantanea dell’allora Castellammare.

Aguzzate la vista (Asturi - anni '50)

Aguzzate la vista (Asturi – anni ’50)

Seppure stilizzato, nel disegno di cui sopra (pubblicato dal carissimo Enzo) traspare la vivibilità e l’ottimo stato di salute di un luogo pregno di attrattive: l’incantevole panorama con il Vesuvio sullo sfondo, il mare che lambisce e accarezza la sinuosa costa stabiese, il cantiere, le terme e la funivia, a sottolineare l’operosità e a rimarcare la spiccata connotazione turistica di una delle più belle città d’Italia: termalismo, mare, monti, e che vuoi di più… (il tutto a portata di mano).

Un rapido passaggio al fotoritocco* ed ecco che nell’immagine a seguire,  vien fuori il nulla!!!

Aguzzate la vista (Castellammare nel 2014)

Aguzzate la vista (Castellammare nel 2014)

L’immagine debitamente modificata è lo specchio attuale dello stato in cui versa quella ridente cittadina che in poco più di 60 anni ha smarrito la sua identità, il roseo ricordo di trascorsi non molto lontani lasciano spazio al freddo spauracchio di sopravvivenza e attrattive ormai perdute, relegando il cittadino (seppur volenteroso) a spettatore passivo della realtà odierna che “brucia”, rammarica e getta nel baratro dello sconforto e della più muta rassegnazione.

Il crudo epilogo di anni di mal governo, inettitudine e superficialità di noi cittadini, cause principali dell’inesorabile declino di uno dei più bei luoghi che Nostro Signore abbia creato. A tal proposito mi viene in mente: “Aiutate, ca’ Ddio t’aiuta!!!”, un vecchio adagio dialettale che mio padre ama tanto, chissà se un giorno noi stabiesi avremo orgoglio, maturità e intelligenza per far nostro questo antico detto. Speriamo bene!!!


Note: 

*l’Immagine originale è tratta da: “Sunettiata a Castellammare” di Michele Paturzo (D’Onofrio editore – Sorrento) anno 1957.

*Personalmente avrei cancellato o meglio eraso anche un paio di alberi, a simboleggiare il declino e il deprimente stato in cui oggi versa il “verde pubblico” cittadino.

3 pensieri su “Aguzzate la vista…

    1. Maurizio Cuomo Autore articolo

      Caro Nando, siamo sulla stessa linea d’onda: un pensiero sul “verde pubblico”, lo trovi nelle note accessorie in coda alla pagina. Un caro abbraccio. Maurizio

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      1. Antonello Ferraro

        Per i giovanissimi sicuramente si tratta di un semplice giochino enigmistico.
        Per noi che abbiamo toccato gli anta è invece l’amara conferma di una situazione tragica su cui tutti noi dovremmo cominciare a riflettere e a lavorare seriamente.
        Cerchiamo di non dimenticare che i nostri nonni ci hanno lasciato un’eredità impegnativa e non un soprammobile. Rimettiamo a posto le cose, tutti insieme.
        Antonello Ferraro

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