Archivi tag: stabiesi

Soprannomi stabiesi

a cura di Maurizio Cuomo

“La presente raccolta dà onore e merito al compianto Lilino Diogene per essere stato il primo stabiese ad aver avuto la pregevole idea di pubblicare un elenco di soprannomi stabiesi (libro: “All’ombra del castello” – Vol. I – anno 1999).
Dedico questa modesta pagina a “Zuccariello” al secolo Domenico Scala, uomo simpatico e cordiale, venuto meno agli affetti di chi lo conosceva, perchè sfortunatamente coinvolto in un tragico e misterioso incidente ferroviario”.

Maurizio Cuomo

Soprannomi stabiesi

Soprannomi stabiesi

Il nomignolo nella tradizione popolare ha radici antichissime. Ha origine per lo più da una qualità fisica o morale che caratterizza una persona, alla quale, si assegna scherzosamente come attributo. In alcuni casi il soprannome è mantenuto per generazioni, per cui finisce per essere un vero e proprio secondo nome, con il quale vengono identificate in modo più semplice e diretto intere famiglie. Nella tradizione stabiese, ve ne sono molti ancora in uso, per cui mi sembrava doveroso pubblicarne una selezione tra quelli più noti e bizzarri.


2.109 soprannomi stabiesi censiti
Data ultimo inserimento: 15/03/2018


ultimi soprannomi inseriti:

Giuvannina ‘a Cafettera

Antonino ‘o dentice
Catiello Mezamane
Ciruzzo ‘a manella
Don Gennaro ‘o barone
Don Rafele ‘o cumpare
Enricuccio ‘o muccuso
‘o Marisciallo
Michele ceppetella
‘e Pesielle
Ramunniello ‘o marenaro
Rafele mucci mucci
Salvatore ‘o cuzzecaro
Salvatore ‘e putilè
Tore ‘e Ziuzì
Vicienzo scatulone
‘e Vuttarielle


archivio completo dei soprannomi censiti: Continua a leggere

Corrado Di Martino - 1959, a bordo della motonave Santa Maria

Stabiesi: – Quando si dice la concorrenza –

Stabiesi: – Quando si dice la concorrenza –

15 luglio 2016 – Corrado Di Martino

Vetturetta da Nolo

I Cocchieri del Re

È noto che i Borbone trascorressero buona parte dell’estate a Castellammare di Stabia, nel ’42 dell’ottocento, il mezzo di trasporto “à la page” era il treno, ma giunti a Castellammare per proseguire verso Quisisana, bisognava noleggiare una carrozza. Dei nobili invitati alla corte del Re Ferdinando II, usciti dalla stazione incontrarono due cocchieri, sedicenti cocchieri del Re. Ai nobili turisti serviva una sola carrozza, tuttavia, notata una nascente contesa, per non contrariare nessuno dei due, ne cooptarono uno promettendo a quello che fosse rimasto privo di clienti il doppio del corrispettivo dato all’altro vetturino. Fu chiesto a colui il quale avrebbe dovuto condurre in collina i nobili, che compenso volesse per sé, sapendo però, che l’altro, quello che avrebbe viaggiato a vuoto, avrebbe percepito il doppio. Il primo cocchiere, le cronache dicono si chiamasse Catiello ‘e Privati, pensò un po’ sul compenso da chiedere e poi proferì: “Si mantenite ‘a parola, signurì, a mme cecatemi un’uocchio.

Si legga anche: https://www.liberoricercatore.it/la-carrozzella-di-castellammare/

[…]La capacità di apprendere più velocemente dei propri concorrenti, spesso è l’unico vantaggio competitivo che si ha.

I due capitani

Una vicenda simile, mi fu raccontata dal nonno materno. Due capitani, a comando di due vaporetti per il trasporto marittimo di merci e passeggeri da Napoli a Castellammare e viceversa, ingaggiarono un’aspra competizione commerciale. Se il primo si vantava di raggiungere Castellammare in un’ora e 10; l’altro ribatteva che era in grado di fare il medesimo percorso in un’ora sola. Se uno, pro domo sua, decantava  le acque stabiane; l’altro con orgoglio riportava che sulla sua nave non si soffrisse il mare; se poi si passava a lodare capitano, equipaggio e buoni servigi offerti; il concorrente abbassava il costo del tragitto, per cui anche l’antagonista operava una scelta simile… Insomma, per essere brevi, si arrivò ad offrire il viaggio gratis a viaggiatori e turisti, con tazzina di caffè annessa. Poiché tutti volevano approfittare delle ghiotte occasioni offerte, si creò talmente scompiglio, che per motivi di ordine pubblico, le Autorità dovettero stabilire dei rigidi orari di imbarco e partenza.

Come si chiamavano i due contendenti? Vicienzo ‘e Sciuscelle, il primo [capitano della Santa Maria] e Pascale ‘e Terremoto il concorrente [capitano della Vittoria].

Adam Smith diceva: “In un libero mercato, una combinazione efficace non può aver luogo se non col consenso di ogni commerciante… E non può durare, oltre il tempo che ogni singolo commerciante decida che duri. In quel caso la società può promulgare principi e sanzioni, che limiteranno la concorrenza in modo duraturo e adeguato, più di qualsiasi combinazione efficace

Qui di seguito alcune foto d’epoca e personali: