Il Gran Tour dei Conti di Castellammare
CAPITOLO III
1° giugno- 3 giugno Bologna; 3 giugno – 7 giugno Mantova; 7 giugno – 9 giugno Verona
Come si è già detto, finita la festa, in piena notte partirono alla volta di Bologna, fermandosi per fare colazione alla villa di Cafaggiòlo[1](fig. 10).
Giunti a Bologna, pernottarono all’Albergo Imperiale del Sig. Carlo Borsini, detto del Pellegrino[2] (fig. 11), dove li attendeva il conte Zambeccari[3], rappresentante dei loro affari in questa città.
Vennero qui ad onorarli le più alte cariche della città, tra cui il Cardinale legato[4], Ignazio Gaetano Boncompagni Ludovisi[5], insieme a sua sorella la duchessa di Termoli[6], il suo vice, il cardinale Giuseppe Morozzo Della Rocca[7]ed il Gonfaloniere[8].
Dopo aver pranzato e riposato un poco, in serata si recarono al nuovo pubblico Teatro[9] riccamente illuminato a giorno, per partecipare ad uno splendido veglione in maschera, organizzato in loro onore e al quale era stata invitata non solo tutta la nobiltà ma anche l’intera cittadinanza.
La mattina seguente il Re si recò nella Piazza Maggiore per presenziare alle esercitazioni militari della Truppa, di lì insieme alla Regina assistette alla S. Messa nella Basilica di S. Petronio[10] e, dopo che fu terminata, si diressero all’Istituto delle Scienze[11], intrattenendosi per lungo tempo con i Senatori, i professori e le altre predette alte cariche della città, che li avevano accompagnati. Nel dopo pranzo furono rallegrati con la sfilata in maschera sul Corso, alla Montagnola[12] e alla Piazza d’Armi[13], che riuscì benissimo per il gran numero dei carri allegorici.Giunta la sera, tutta la zona fu illuminata da lampioni e saliti su un magnifico palco eretto nella Piazza d’Armi, poterono godere dello spettacolo dei fuochi pirotecnici sparati da quella che veniva chiamata la “Macchina delle allegrezze” (fig.12). Continua a leggere





