Archivi tag: eruzione del Vesuvio

Accadde Oggi (24 agosto)

Accadde Oggi a Castellammare di Stabia

a cura di Maurizio Cuomo

Accadde oggi a Castellammare di Stabia

Accadde Oggi


Accadde il 24 agosto

79 d.C. l'eruzione del Vesuvio distrugge Stabiae

79 d.C. l’eruzione del Vesuvio distrugge Stabiae

79 d.C. l’eruzione del Vesuvio distrugge Stabiae

Il 24 agosto del 79 d.C. rappresenta la data tradizionale dell’eruzione del Vesuvio, fissata sulla base del celebre racconto di Plinio il Giovane. Per secoli tale riferimento è stato accolto come verità storica indiscutibile.

Negli ultimi decenni, però, nuove indagini archeobotaniche hanno messo in discussione questa cronologia. Infatti, negli strati di lapilli sono stati rinvenuti frutti tipicamente autunnali – melograni, castagne, grappoli d’uva e noci – conservati in forma carbonizzata.

La loro presenza contrasta con il mese di agosto e spinge molti studiosi a ritenere che l’eruzione possa essere avvenuta più tardi, probabilmente tra settembre e ottobre. Così, il 24 agosto resta una data simbolica, utile per la memoria, ma non più considerata del tutto attendibile.

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L’eruzione del Vesuvio del 1906

Storia e Ricerche

L’eruzione del Vesuvio del 1906

articolo a cura di Maurizio Cuomo

In questa pagina presentiamo la cronaca dettagliata dell’eruzione del Vesuvio avvenuta nell’aprile del 1906, uno degli eventi più drammatici e solenni vissuti dalla comunità stabiese. L’eruzione, con la sua potenza distruttiva e il suo impatto emotivo, segnò profondamente la vita religiosa, sociale e culturale della nostra città. Migliaia di cittadini guardarono il cielo annerirsi, mentre le ceneri vulcaniche cadevano come pioggia sulla città, avvolgendo tutto in un’atmosfera surreale e inquietante.

Eruzione del Vesuvio con san Catello in esposizione

Particolare di un dipinto di Francesco Filosa (Cattedrale stabiese)

Le strade si riempirono di fedeli che pregavano in processione, implorando la protezione divina. Le campane della Cattedrale suonavano a lutto, ma anche a speranza. I sacerdoti, con coraggio e fede, guidavano il popolo tra le invocazioni e i riti sacri.

La statua del nostro San Catello portata in processione fece da guida come faro nelle tenebre.

In quei giorni drammatici, la spiritualità della città raggiunse un’intensità straordinaria. Le parole scritte allora testimoniano un sentimento collettivo di devozione e paura, ma anche di solidarietà e rinascita.

La cronaca che pubblichiamo è stata estrapolata da due preziosi scritti d’epoca, gelosamente custoditi negli archivi storici della Cattedrale di Castellammare di Stabia. Essa ci restituisce con forza le emozioni, le preghiere e i gesti di un’intera comunità che affrontò con fede uno degli eventi naturali più imponenti degli ultimi secoli. Condividerla oggi significa onorare la memoria di quei giorni e tramandare la forza spirituale che da allora anima ancora il cuore della nostra città. Continua a leggere