Archivi tag: Abate Francesco Sacco

Il Caffèaos di Acton

Il Caffèaos di Villa Acton

di Giuseppe Zingone

Giovanni Griffoni, Sir John Francis Edward Acton, 6th Baronet (1735-1811), Coughton Court, Warwickshire, Midlands, National Trust

Giovanni Griffoni, Sir John Francis Edward Acton, 6th Baronet (1735-1811), Coughton Court, Warwickshire, Midlands, National Trust

La bellissima Villa Pellicano per molto tempo residenza di Sir John Acton a Castellammare  doveva essere un luogo eccezionalmente sfarzoso. Rimandiamo allo scritto Villa Acton, dell’Abate Sacco. Mi ero già chiesto, un po’ nostalgico, come potesse apparire agli occhi dei visitatori la Villa del Generale, il più temuto dei suoi tempi, per riprendere alcune delle parole di Pietro Colletta nel nostro Puzzano e l’isola di Revigliano.

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Puzzano e l’isola di Revigliano

Puzzano e l’isola di Revigliano

di Giuseppe Zingone

Puzzano e l'isola di Revigliano

Maxim Vorobies, Harbour of Castellammare di Stabia, 1840

Abbiamo già raccontato della presenza di John Acton a Castellammare, l’abate Sacco ben descrive la sua Villa, i suoi gusti, la sua ricchezza. Molto sappiamo dei cambiamenti da lui apportati ai nostri cantieri Navali e nei dintorni di Castellammare per difendere quelle infrastrutture che furono basilari per il rinnovamento del Regno e far conoscere l’Armata di Mare delle Due Sicilie e la storia della cantieristica stabiese in tutto il mondo. Continua a leggere

Castellammare nel 1795

Castellammare nel 1795

a cura di Giuseppe Zingone

Anton Sminck Pitloo, Il Castello

Anton Sminck Pitloo, Il Castello

La Città di Castellammare nel 1795, descritta dall’Abate Francesco Sacco, è per quel che concerne la toponomastica, la stessa città che conosciamo oggi. Entrando invece nel dettaglio e nei particolari del Dizionario Geografico Istorico Fisico del Regno di Napoli, ci troviamo di fronte ad una Castellammare del tutto inedita: Città Regia e Vescovile, nella provincia di Salerno, da poco ereditata da Ferdinando IV, poiché appartenente alla casa Farnese, la cui popolazione di poche migliaia di abitanti vive dei prodotti della terra e del mare, ma anche della nascente industria dei cantieri.

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