Joseph Rebell a Castellammare

di Giuseppe Zingone

Joseph Rebell, nasce l’11 gennaio 1787 a Vienna e muore il 18 dicembre 1828 a Dresda, è stato un paesaggista austriaco.

Joseph Rebell studiò all’Accademia di Vienna tra il 1799 e il 1809. Inizialmente si formò come disegnatore architettonico, passando successivamente a dedicarsi alla pittura di paesaggio.
Dal 1809 al 1810 Rebell soggiornò in Svizzera, poi a Milano fino al 1812 e a Napoli dal 1813 al 1815, dove lavorò per Carolina Bonaparte, moglie di Gioacchino Murat, allora re di Napoli, periodo che non dimenticherà mai.¹
Soggiornò poi a Roma dal 1816 al 1824. Nel 1824 l’imperatore Francesco I, nominò Rebell, direttore della Pinacoteca imperiale e capitano del palazzo del Belvedere.
Nello stesso anno divenne anche professore e preside del corso di paesaggio all’Accademia di Vienna. La morte lo colse durante un viaggio a Dresda, alla giovane età di 41 anni.

Alle Gallerie d’Italia sede di Napoli, in via Toledo 177, Intesa San Paolo, ha dato il via, lo scorso 23 novembre ad una interessante mostra sulle opere di Joseph Rebell, dal titolo, Rebell e la luce del Golfo, mostra che si protrarrà fino 7 Aprile 2024.
La mostra è curata da Sabine Grabner,²Luisa Martorelli, Fernando Mazzocca e Gennaro Toscano, e si avvale della collaborazione dell’Institut Français di Napoli. Il costo del biglietto d’ingresso varia: intero 7€, ridotto 4€, gratuito per convenzionati, scuole, minori di 18 anni e clienti del Gruppo Intesa Sanpaolo, ma sono tante le agevolazioni.

Riportiamo anche una descrizione tratta dalla pagina web della mostra:
“Mecenati di grandi pittori di figura, Gioacchino e soprattutto Carolina dimostrarono una particolare sensibilità per la veduta e la pittura di paesaggio, chiamando alla loro corte maestri francesi del genere. Una particolare protezione fu riservata al viennese Joseph Rebell, protagonista di questa mostra accanto ad altri specialisti del vedutismo; l’artista soggiornò in Italia a più riprese tra il 1812 e il 1824 e particolarmente a Napoli.
Le vedute della città, del suo golfo e dei magnifici dintorni hanno rappresentato i soggetti da lui prediletti anche dopo la sua partenza da Napoli nel 1815, alimentando in Europa il mito dell’unicità di quel territorio incantato, celebrato dai pittori del Grand Tour“.³

Ma Liberoricercatore e soprattutto il sottoscritto, non poteva fermarsi al dipinto della mostra seppur spettacolare. Bisognava scavare più a fondo, nella consapevolezza che un pittore di così eccelso livello come Rebell non poteva farsi sfuggire gli incredibili scorci che la Castellammare dell’ottocento offriva.

Ho avuto il piacere di visitare la mostra a Napoli alle Gallerie d’Italia:

Ecco cosa ho trovato nella Österreichische Nationalbibliotek

È evidente che Joseph Rebell s’innamorò di Castellammare di Stabia e di tutta la costa a sud di Napoli fino a Salerno e oltre. Non sarebbe male invitare Sabine Grabner (che ho provveduto a contattare) per mostrarle i luoghi ancora vivi, seppur deturpati, di una terra senza paragoni al mondo.

Chiedo una mostra su Castellammare, sulla scia delle nostre Pitture Nostrane, un luogo nella Città che raccolga i dipinti di questi speciali visitatori, che un tempo armati di soli colori e pennelli amarono intensamente Castellammare, tanto da cristallizzarla sulle loro tele.

Il nostro lavoro di ricerca, continua……

Articolo del 14 dicembre 2023

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