a cura di Enzo Cesarano
Volendo dare, ai numerosissimi stabiesi emigrati dalla nostra Castellammare, la possibilità di riascoltare “fratielle e surelle”, anni fa, chiedemmo al carissimo Aniello Lascialfari di prestare la sua voce per la nobile causa…
A distanza di anni, il modulare limpido e sonoro di Aniello omaggia e rappresenta (in punta di piedi) l’operato dei numerosi cantori stabiesi che nel periodo della “dodicina” (dal 26 di novembre al’8 dicembre), con sacrificio ed assoluta devozione percorrono, nelle primissime ore del mattino, vie e vicoli della nostra amata Città, invitando i fedeli a recarsi in chiesa per la recita del Rosario.
Ascolta la voce votiva di Aniello Lascialfari (il “fratielle e surelle” del web)
Fratielle e surelle, ‘o Rusario ‘a Maronna, oggi è ‘a primma stella d”a Maronna…
Note: per ulteriori approfondimenti si consiglia “Fratièlle e surélle (voto alla Madonna)“, articolo di Maurizio Cuomo.
Salve,
io sono nato a Napoli ma sono domiciliato a C. Mare; non conoscevo questa usanza locale.
Purtroppo ne sono venuto a conoscenza, mio malgrado, nel momento in cui verso le 3.30 del mattino alcune persone “credenti” hanno cominciato a far esplodere fuochi d’artificio per le strade della città. Questa attività ludica (per loro) si è ripetuta per 12 giorni tutti gli anni per diversi anni.
Mi domando: alle 6.30 quando suona la mia sveglia per andare i fabbrica, i “credenti” cosa fanno?
Evidentemente sono gli stessi “credenti” che trovo avanti al bar alle 19.00 quando rientro a casa.
Credo che questa tradizione (troclodita e tribale secondo me) andrebbe rivisitata. Saluti.
Una volta fino agli anni ’80) era solo voce e, ti assicuro, era bello ascoltarla. Si sentiva lo stesso e, chi voleva, l’aspettava o si svegliava. Era davvero suggestiva ed emozionante. Da anni, purtroppo, è stata trasformata, in linea con questi tempi abbrutiti e pieni di tamarri arroganti.
Chissà se il Sig. Lopes abita ancora tra i “trogloditi”. 🙂 Spero che l’anno trascorso gli abbia insegnato, quantomeno un po’ educazione e rispetto verso le tradizioni della città che, purtroppo, lo ospita. 🙂
Va bene il rispetto per le tradizioni ma voi lo
mostrate?Un conto è la voce, ma se sparate botti fino alle 7 del mattino partendo dalle 4:30/5 non credo ci sia rispetto del dovuto vicinato.
Gentilissimo, noi condividiamo il suo pensiero. Ormai la festa ha preso una direzione che niente ha a che vedere con la motivazione originaria e il ringraziamento religioso a Maria Immacolata… Saluti
Mi chiamo Gaetano e abito A Brindisi da circa 60 anni ma sono uno stabiese sono nato in via de Turris 140 mi vorrei sentire con i miei amici di gioventù, io ero soprannominato ‘o nonno e avevamo una bella comitiva detta la comitiva del nonno, mi ricordo il nome di alcuni amici Eugenio ‘o stuccaiuolo con negozio a Santa Maria dell’Orto, Carletto ecc… Saluto calorosamente a tutti i stabiesi. Gaetano