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Il Cantiere di Castellammare, nelle opere di Ducros

Il Cantiere di Castellammare

a cura di Gaetano Fontana

Intenzionato ad approfondire una personale ricerca sul cantiere navale di Castellammare, con enorme sorpresa, in questi giorni mi è capitato di rintracciare una serie di opere pittoriche di Abraham-Louis Ducros[1.  Abraham-Louis Ducros nasce Moudon (Cantone di Vaud  in Svizzera) il 21 luglio 1748. Dopo aver viaggiato molto in Europa dal 1794 al 1799 si stabilisce  a Napoli. Tra i suoi innumerevoli clienti vi fu il ministro John Francis Edward Acton per il quale eseguì un numero elevato di paesaggi e vedute da arredare una intera stanza. In particolare Acton gli commissionò anche molte vedute del Cantiere Navale di Castellammare. che immortalano la nostra Castellammare così come si presentava a fine 1700.] Questa piccola, fortunosa scoperta mi ha entusiasmato al punto che mi è sembrato doveroso condividerla con gli affezionati lettori di LR, utenti dal palato fine che di certo apprezzeranno quella che senza alcuna ombra di dubbio risulta essere una testimonianza storica che inconfutabilmente prova quanto, nei tempi andati, sia stata importante la nostra bellissima città.

Considerando che il cantiere di Castellammare fu fondato nel 1783 e che il periodo di permanenza a Napoli di Ducros va dal 1794 al 1799 (data certa in quanto fu accusato di Giacobismo ed allontanato), possiamo benissimo dire che queste opere pittoriche sono tra le prime rappresentazioni che immortalano il nostro cantiere ancor prima che assumesse l’aspetto attuale (fisionomia assunta in seguito alle opere di ampliamento volute da Gioacchino Murat nel 1808). Continua a leggere

1904 – Vittorio Emanuele (Corazzata)

1904 – Vittorio Emanuele (Corazzata)

Tratto da: Illustrazione Popolare

Vol.XLI  n.44     30 Ottobre 1904

1904 - Vittorio Emanuele (Corazzata)

1904 – Vittorio Emanuele (Corazzata)

1904 - Vittorio Emanuele (Corazzata)

1904 – Vittorio Emanuele (Corazzata)

Note:

Il Vittorio Emanuele era una pre-dreadnought della classe Regina Elena (anche nota come classe Vittorio Emanuele). Impostato nel 1901, varato nel 1904, fu completato nel 1908 prestando servizio fino al 1923 e trovando impiego durante la guerra di Libia e la prima guerra mondiale.

A cavallo tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX secolo le relazioni italo-francesi erano ancora piuttosto turbolente, così come lo erano state fin dalla nascita dello Stato unitario italiano. In particolare nei primissimi anni del Novecento l’Italia si era venuta a trovare in netta inferiorità navale rispetto alla potenza transalpina. Per ovviare a ciò, mentre più potenti navi da battaglia italiane erano in costruzione, al colonnello del Genio Navale Vittorio Cuniberti, venne affidato dalla Regia Marina il compito di realizzare una classe di corazzate leggere, veloci e soprattutto dal costo contenuto, viste le deboli finanze italiane. Cuniberti accettò la sfida e progettò una classe di corazzate maneggevoli e ben bilanciate.

Il Vittorio Emanuele era la seconda nave impostata, impostata nel 1901 come la capoclasse Regina Elena; due anni dopo iniziò la realizzazione del Roma e del Napoli, che differivano dalle prime due per le sovrastrutture più leggere, in quanto non erano equipaggiate per imbarcare un ammiraglio ed il suo stato maggiore.

All’epoca del progetto, Cuniberti, noto soprattutto per essere stato il padre universalmente riconosciuto della corazzata monocalibro, cioè le Dreadnought, aveva già le idee più che chiare su come dovessero essere le moderne navi da battaglia, in Italia non ebbe modo di realizzare i suoi rivoluzionari progetti, a causa delle difficoltà di bilancio statale, ma applicò ugualmente le sue grandi capacità per fornire il Paese del massimo possibile in campo navale con i soldi che c’erano. Egli fece di necessità virtù e il Vittorio Emanuele fu un bastimento molto ammirato da tutti gli esperti di costruzioni navali militari dell’epoca.

fonte wikipedia

1901 – Brin (Corazzata)

1901 – Brin

Tratto 1901 – Brin (Corazzata)

Titolo: Il varo della corazzata “Brin” a Castellamare.

da: Pro Familia (n. 88 Anno II – Bergamo 10 novembre 1901)

1901 - Brin

1901 – Brin

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Il Benedetto Brin era una nave da battaglia della Regia Marina, appartenente alla classe Regina Margherita. La progettarono l’ispettore del genio navale Benedetto Brin e il generale Ruggero Alfredo Micheli. I lavori iniziarono nel 1899 nei cantieri navali di Castellammare di Stabia. La nave fu varata nel 1901 e consegnata alla Marina nel 1905. Il 1º aprile 1906 ricevette la bandiera di combattimento ed entrò in servizio attivo.

Durante la guerra italo-turca del 1911-1912, il Benedetto Brin svolse un ruolo importante. Partecipò allo sbarco a Tripoli nel 1911. L’anno dopo operò nel Mar Egeo, impegnata in pattugliamenti e missioni di supporto. All’epoca era una delle navi più moderne della flotta italiana.

Il 27 settembre 1915, alle 8:10 del mattino, esplose nel porto di Brindisi. L’esplosione della santabarbara causò l’affondamento immediato. Le ipotesi furono diverse: un guasto alle munizioni, un sabotaggio austriaco, oppure un’azione di italiani attirati da ricompense nemiche.

Nel 2015, a cento anni dall’evento, la Marina Militare chiarì le cause. Si trattò di un incidente legato a nuovi esplosivi, introdotti troppo di recente per essere del tutto stabili. Fu una tragedia simile ad altre accadute in quegli anni ad altre marine militari.

Nell’affondamento morirono 21 ufficiali e 433 tra sottufficiali e marinai. Tra loro anche l’ammiraglio Ernesto Rubin de Cervin e il comandante della nave, Fara Forni. Si salvarono solo 9 ufficiali e 473 tra sottufficiali e marina