Archivi tag: foto quiz

Stabia Quiz: l’anello di ormeggio

La Redazione propone questa rubrica, per mettere alla prova le conoscenze del cittadino e per risvegliare la sua curiosità, affinché, riscopra elementi dimenticati o mai notati sul territorio stabiese.


A cosa serviva l’oggetto in fotografia?

ganciob

 

Soluzione:

L’anello di ormeggio, fissato sulla vecchia banchina in prossimità del Nautilus, meglio conosciuta come banchina di “Zì Catiello”, ancor oggi, nonostante l’aspetto ossidato, tiene con ottima presa al basamento in cui fu conficcato. Composto semplicemente da un picchetto ad occhiello ed un anello rigorosamente in ferro, probabilmente, fu forgiato ed assemblato da un mastro ferraro stabiese, che ha immortalato il suo lavoro egregiamente, vista la resistenza al logorio dei marosi di un tempo e delle odierne intemperie. Utilizzato per anni, come ormeggio di chissà quante barche, oggi, a causa del ritiro del mare è restato, però, l’unico elemento caratteristico della pittoresca banchina di “Zì Catiello”, a testimonianza dei marinareschi tempi che furono.


Torna alla rubrica “Stabia Quiz”

Stabia Quiz: le acque

La Redazione propone questa rubrica, per mettere alla prova le conoscenze del cittadino e per risvegliare la sua curiosità, affinché, riscopra elementi dimenticati o mai notati sul territorio stabiese.


Cosa è rappresentato in questa immagine?

rappresentazione-murale

Soluzione:

In questa opera (della quale fa parte la porzione di immagine vista nella precedente pagina), l’autore, con pochi semplici elementi, ha rappresentato Castellammare e le sue acque. Dipinta su di un supporto di circa 150 piastrelle (oggi, non tutte in perfette condizioni), questa immagine, ha abbellito per diversi anni un muro di via Duilio, posto precisamente alle spalle della chiesa di “Portosalvo”, in località “Acqua della Madonna”. Essendo dell’opinione che l’interpretazione dell’arte (nelle sue molteplici manifestazioni) è libera e soggettiva, ho provato a dare un personale significato a quanto espresso in questo dipinto, ottenendo il seguente risultato: innanzitutto per ben definire il pensiero dell’autore, ho diviso l’opera in tre sezioni ; collocando nella prima l’immagine di sfondo, in cui prevale l’azzurro del vitale elemento acqua che fondendosi all’orizzonte con i toni leggermente più chiari del cielo, suggella l’indissolubile legame tra “Cielo e terra”; nella seconda sezione sono raffigurati in primo piano alcuni recipienti di vario genere che posti in ordine sparso avanti all’icona della Madonna, sembrano di essere in attesa della sua benedizione; nella terza ed ultima sezione vi è dipinto uno scenario marinaresco in cui si notano navi ed imbarcazioni non appartenenti alla stessa epoca, rappresentanti simbolicamente la millenaria storia di quest’acqua. Alla luce di queste personali riflessioni, rivedendo l’opera in un quadro globale, ritengo che l’autore abbia voluto esprimere sotto forma di pittura e con estrema chiarezza il seguente messaggio: “Acqua della Madonna, acqua dei navigatori”. Purtroppo, però, la piastrellatura di sostegno dell’opera (priva della benché minima manutenzione), subendo nel corso degli anni l’inevitabile opera deleteria delle intemperie, si è distaccata in alcune sue parti. Si ha per conclusione che con l’andare degli anni il mancato ripristino (che poteva essere eseguito in occasione dei lavori agli chalet), peggiorerà ulteriormente le condizioni, causando l’ingiusta perdita di un’altro piccolo pezzo della nostra storia.


Torna alla rubrica “Stabia Quiz”

Stabia Quiz: Croce di Pozzano

La Redazione propone questa rubrica, per mettere alla prova le conoscenze del cittadino e per risvegliare la sua curiosità, affinché, riscopra elementi dimenticati o mai notati sul territorio stabiese.


Come è stato riutilizzato l’oggetto in fotografia?

Croce di Pozzano

Croce di Pozzano

Soluzione:

L’oggetto raffigurato nella precedente pagina, che funge da piedistallo di sostegno alla croce posta a poche decine di metri dalla Basilica di Pozzano, in realtà un tempo era una colonna di ornamento del tempio dedicato alla dea Diana.
I resti di questo tempio, furono rinvenuti nel 1585, nel giardino adiacente alla Basilica; il piedistallo cilindrico alto 85,5 cm con circonferenza di 140 cm è fregiato da bassi rilievi dalle sembianze di tre teste di cervo unite da ghirlande di frutta e uva, adottati nella mitologia greca, come simboli di Diana, dea della caccia e dei boschi (anche detta triforme, perché considerata divinità in cielo come Selene o Luna, in terra come Diana ed nell’inferno come Ecate.


Torna alla rubrica “Stabia Quiz”

Stabia Quiz: Monumento ai Caduti

La Redazione propone questa rubrica, per mettere alla prova le conoscenze del cittadino e per risvegliare la sua curiosità, affinché, riscopra elementi dimenticati o mai notati sul territorio stabiese.


Cos’è rappresentato in questa immagine?

monumento

Soluzione:

Il Monumento in onore agli stabiesi Caduti nella guerra del 1915-918, eretto al centro della piazza Principe Umberto, fu realizzato dallo sculture calabrese Giuseppe Renda nato nel 1859 a Polistena (RC). La bronzea statua posta alla sommità (foto a destra), rappresentante la Vittoria Alata con l’immagine fusa alla base raffigurante gli audaci combattenti (foto pagina precedente), fu solennemente inaugurata dalle autorità locali nel 1931.

Inaugurazione del Monumento ai Caduti

Inaugurazione del Monumento ai Caduti


Torna alla rubrica “Stabia Quiz”

Stabia Quiz: San Pio

La Redazione propone questa rubrica, per mettere alla prova le conoscenze del cittadino e per risvegliare la sua curiosità, affinché, riscopra elementi dimenticati o mai notati sul territorio stabiese.


Dov’è posta questa icona?

sanpio

Soluzione:

Nella chiesa di San Vincenzo Ferreri (consacrata nel 1868 da mons. Petagna), è posta sull’altare questa straordinaria icona, raffigurante, a detta di molti, il profilo del noto frate San Pio da Pietralcina. La realistica immagine (così come la si vede in fotografia) è venuta fuori in seguito alla caduta dell’intonaco e ai conseguenti lavori di mantenimento provvisorio della originaria tempera. A giusta ragione, la Chiesa minimizza l’accaduto, asserendo la totale inesistenza di un possibile segno. Al momento la tempera raffigurante lo Spirito Santo (che secondo il Cosenza è opera di Romano De Filippo) è in attesa dell’intervento di ripristino della Sopraintendenza (l’originaria immagine, necessiterà, infatti, di un delicato intervento di rifacimento dell’intonaco decorato andato perduto).


Torna alla rubrica “Stabia Quiz”