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San Catello opera del maestro Umberto Cesino - coll. Enzo Cesarano

San Catello, correva l’anno 1923

A proposito di San Catello, correva l’anno 1923, Anno II dell’era fascista

articolo del dott. Raffaele Scala

San Catello opera del maestro Umberto Cesino - coll. Enzo Cesarano

Archivio Libero Ricercatore

Non essendo interessato a questo tipo di argomenti, confesso subito che mi è capitato di leggerlo per puro caso e quindi lo riporto così come l’ho letto. Forse sarà casuale che l’episodio raccontato sia capitato pochi mesi dopo l’avvento al potere di Benito Mussolini, ottenuto con una farsa di colpo di Stato e riuscito unicamente per la complicità di un re imbelle e vigliacco, o più semplicemente complice, come gran parte delle alte sfere delle diverse Istituzioni, politiche e militari. Sarà che da pochi giorni il nuovo Duce aveva varato un decreto che aboliva il lavoro a tempo indeterminato, trasformandolo in contratto annuale e riducendo i salari del 10%, un modo diabolico per tenere sotto controllo i caratteri ribelli, sotto la spada di Damocle del licenziamento, provocando malumori e manifestazioni, duramente represse dal nascente regime. Sarà quello che sarà stato – ci sono più cose in cielo e in terra di quante noi possiamo neanche lontanamente immaginare –  resta di fatto che una cosa simile non era mai accaduta a memoria d’uomo, né sicuramente il vescovo del tempo, il buon Uberto Maria Fiodo, da pochi mesi capo spirituale della Chiesa Stabiana e ben presto andato via, poteva concepire che potesse accadere.  Episodi di fanatismo religioso, di atti inconsulti dettati da una fede cieca e ottusa non erano mancati in passato, ma mai questi avevano sfiorato il santo protettore della cittadina stabiese, ma andiamo alla cruda cronaca del tempo. Un articolo scritto da un anonimo cronista il 5 maggio del 1923, Anno II dell’Era Fascista:

Il due maggio di ogni anno, nella cattedrale di Castellammare di Stabia, ha luogo una cerimonia durante la quale la statua del protettore San Catello, con la partecipazione dei fedeli, viene tolta dalla nicchia che lo racchiude e collocato sotto un baldacchino, nella navata centrale della chiesa. Quest’anno, non sappiamo per quale motivo, questa cerimonia ha avuto una variante per cui la statua è stata collocata invece nella cappella laterale. Questo fatto ha irritato i fedeli che in esso hanno veduto addirittura uno scempio. Continua a leggere