Il varo a Castellammare

a cura di Maurizio Cuomo

Più che una tradizione il varo è un caro ricordo d’infanzia che ogni buon stabiese porta con sé, vita natural durante. La nave al suo “battesimo del mare” è il concretizzarsi del lavoro di squadra, che ha dato lavoro a migliaia di operai e un pasto giornaliero ad altrettante famiglie. Ricordo con assoluto affetto, il “cestino” distribuito al cantiere, che mio padre, sistematicamente sacrificava al personale consumo per condividerlo a casa (una rosetta, un brick di latte, una birra e se andava bene un bicchiere di cioccolata da spalmare).

Quanti bei ricordi… Per noi stabiesi il cantiere navale, non è una stereotipata fabbrica di navi, ma è vita, e il varo un’emozione indescrivibile impressa nel DNA, un patrimonio inestimabile che oggi purtroppo si rischia di perdere.

A nome di mio padre Domenico, oggi operaio in pensione, dedico a tutti gli stabiesi la sottostante sequenza fotografica (di un varo d’epoca), nella certezza che risulterà gradita.

 

le immagini sono state gentilmente fornite dal sig. Gennaro Manzo

Un pensiero su “Il varo a Castellammare

  1. Giuseppe Volpe

    l’attesa, dal viale degli innamorati(fratte) il varo… ma soprattutto la “voce” di tutte le imbarcazioni presenti nel porto. se poi, era una nave militare (es. VENETO e DUILIO) c’era da rabbrividire . per me essere stabiese,anche se ora abito a Cerveteri, si identifica con le feste del battesimo delle navi, IN NOME DI DIO TAGLIA…… VIVA CASTELLAMMARE SEMPRE

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