I reali inglesi a Castellammare

I reali inglesi a Castellammare

di Giuseppe Zingone

Alexandra di Danimarca e le sorelle, Dagmar e Thyra, foto di Georg E. Hansen, Royal Collection

La visita dei reali inglesi a Castellammare,1è scandita in questo articolo, come fosse un telegramma e forse in realtà visto il periodo, di una registrazione telegrafica si tratta, poi finita in stampa. I protagonisti sono re Edoardo VII e sua moglie Alessandra di Danimarca che arrivano a Castellammare sul proprio yacht, il Victoria and Albert III, insieme a loro un’altra ospite d’onore e sorella della regina Alessandra, Marija Fëdorovna, nata principessa Dagmar di Danimarca  e vedova dell’imperatore  russo Alessandro III, in questo momento storico.2

Il secolo illustrato della Domenica, 3 Maggio 1909

Le gite e le visite dei Sovrani inglesi
Napoli 2 Maggio, ore 10.10
Stamane, alle ore 10:45, il Victoria And Albert il quale aveva a bordo i sovrani di Inghilterra e la Tsarina vedova, è partito per una gita a Capri, scortata dalla torpediniera Foam. È giunto alle ore 13:30 a Castellammare non avendo, per il mare grosso, potuto approdare a Sorrento, com’era desiderio dei gitanti, che sono rimasti a bordo per il pranzo. Si sono quindi recati all’hotel Quisisana per prendere il thè. Ad attendere la regina d’Inghilterra e la Tsarina madre si trovavano all’hotel dove sono alloggiate da oltre un mese, la Duchessa d’Aosta, colla sorella, Duchessa di Guisa. Era anche atteso a Castellammare il Duca d’Aosta, coi Principini partito in automobile da Napoli alle ore 14:40. Alle ore 15:15, i sovrani d’Inghilterra la principessa Vittoria e la Regina madre di Russia sono giunte all’hotel Quisisana.
Durante il percorso dal ponte di sbarco sino all’Hotel la folla ha applaudito i sovrani, mentre dalle finestre delle case venivano gettati i fiori sciolti e mazzi.
Re Eduardo ha raccolto un mazzolino che ha tenuto con sé. I Sovrani erano molto contenti dell’affettuosa dimostrazione. Il cielo che stamane era coperto, si è poi rasserenato.
La principessa Vittoria e la Duchessa di Guisa si sono recate sul grande terrazzo dell’Hotel ed hanno fatto fotografie dello splendido Panorama. Alle ore 17:10 accompagnati dalla Duchessa d’Aosta e dalla Duchessa di Guisa, hanno lasciato l’Hotel il Re la Tsarina madre, la principessa Vittoria che si recarono al porto a piedi. La regina d’Inghilterra la Duchessa d’Aosta seguivano in carrozza.
Le auguste signore si sono abbracciate e baciate affettuosamente. Alle ore 15:25 era giunto il Duca d’Aosta coi Principini. Il Duca portava tre splendidi mazzi di fiori da offrire alla regina d’Inghilterra alla Tsarina madre e alla principessa Vittoria.
Alle 17:30 i sovrani inglesi, la Tzarina madre e la principessa Vittoria ed il seguito si sono imbarcati sul Victoria And Albert.
La Duchessa d’Aosta e la Duchessa di guisa hanno fatto ritorno all’Hotel Quisisana. Il Duca D’Aosta è partito in automobile per Napoli.
Il yacht Victoria And Albert ha lasciato Castellammare alle ore 18. il tempo è piovoso. Il yacht Victoria And Albert si è ancorato nella Rada di Santa Lucia alle ore 18:57.3

Le gite dei sovrani inglesi, La Stampa 1909

Un articolo simile fu pubblicato in lingua tedesca dello stesso tenore fu pubblicato a Vienna sulla rivista: Sport & Salon Illustrirte Zeitschrift für die Vornheme Welt, a pag. 4.4

Sport & Salon, pag. 4

Inoltre alla pagina 10 della medesima rivista, sempre su Castellammare si scrive: “La celebrazione della posa della chiglia del primo Dreadnoughts (corazzata) italiano si svolge a Castellamare il 6 giugno. La nave si chiamerà Dante Alighieri. Viene costruita una seconda corazzata alla Spezia“.

Nave Dante Alighieri

Articolo terminato il 2 settembre 2022


  1. Leggi anche: Giorgio V a Castellammare.
  2. Per altre curiosità, leggi: Giuseppe Peluso, Incontro a Baia, del 7 Gennaio 2015.
  3. La Stampa, Anno XLIII, Torino lunedì, 3 maggio 1909, pag. 1.
  4. Sport & Salon Illustrirte Zeitschrift für die Vornheme Welt (Sport & Salon, Rivista illustrata per il mondo alla moda) Wien, Anno 12, numero 19, dell’8 maggio 1909, pag. 4.

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