Gli anfibi del comprensorio stabiano

“Un progetto per riscoprire una ricchezza nascosta del nostro territorio”

Anfibi del comprensorio stabiano

Il gruppo di ricerca “Escursionisti stabiesi”, coordinati dal Naturalista Nando Fontanella, ha intrapreso un monitoraggio per accertare quali e quante specie di anfibi sono presenti nel territorio del comprensorio stabiano.

Si riportano di seguito i dati finora raccolti, con la speranza che ci sia un contributo da parte di tutti coloro che sono in possesso di eventuali informazioni utili in merito.

GLI ANFIBI DEL COMPRENSORIO STABIANO

Bufo bufo (Linnaeus, 1758), rospo Comune (foto: meditflora.com), dimensioni reali: tra 10 e 20 cm.

Bufo bufo (Linnaeus, 1758)

Rospo Comune (foto: meditflora.com)

dimensioni reali: tra 10 e 20 cm

Segnalato in località: In tutto il territorio dove persistono le condizioni idonee alla vita, da Fontanella F. & Russo C., 2010 (in verbis)

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Bufo lineatus (Nenni, 1879)

Bufo lineatus (Nenni, 1879)

Rospo smeraldino (foto: S. Giordano)

dimensioni reali: tra 6 e 10 cm

Segnalato in località: Rione San Marco, da Giordano S., 2013 (in verbis)

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Rana italica (Dubois, 1987)

Rana italica (Dubois, 1987)

Rana appenninica (foto: F. Fontanella)

dimensioni reali: tra 7 e 7,5 cm

Segnalato in località: Castellammare di Stabia tra Quisisana e Monte Coppola, da Fontanella F., 2010 (in verbis)

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Rana esculenta (Linnaeus, 1758)

Rana esculenta (Linnaeus, 1758)

Rana verde comune (foto: meditflora.com)

dimensioni reali: circa 12 cm

Segnalato in località: Schito, frazione di Castellammare di Stabia, da Sabato Capriglione, 2010 (in verbis)

Note: il sig. Sabato Capriglione ricorda che a Schito la rana verde era presente con numerosi esemplari fino agli anni ’70, presenza che oggi sembra essere fortemente ridotta, a causa delle profonde alterazioni ambientali che il territorio ha subito negli ultimi anni.

In data 12 giugno 2010 a seguito di una ricerca/strudio del gruppo “Escursionisti stabiesi”, si conferma che la rana verde è ancora presente in numero cospicuo in alcuni canali di irrigazione non inquinati.

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Salamandra salamandra (Linnaeus, 1758)

Salamandra salamandra (Linnaeus, 1758)

Salamandra pezzata (foto: meditflora.com)

dimensioni reali: tra 15 e 20 cm

Segnalato in località: Castellammare di Stabia tra Quisisana e Monte Coppola e al Monte Faito (Acqua Santa e Acqua Canterella), da Fontanella F., 2010 (in verbis)

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Salamandrina terdigitata (Lacépède, 1788)

Salamandrina terdigitata (Lacépède, 1788)

Salamandrina dagli occhiali (foto: F. Fontanella)

dimensioni reali: circa 10 cm

Segnalato in località: Castellammare di Stabia a Quisisana, da Patroni C., 1903.

Note: la segnalazione di salamandrina dagli occhiali a Quisisana è datata, risale al 1903, sarebbe interessante poter confermare ancora la presenza di questo animale. Nel giugno 2010, dopo aver preso visione di questa ricerca, il dott. Catello Celotto, ci segnala che negli anni  ’70 ha più volte osservato la salamandrina dagli occhiali in tale località.

Ogni ulteriore segnalazione che possa confermare la presenza più recente di questo anfibio è quindi da considerarsi preziosissima.

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Triturus italicus (Peracca, 1898)

Triturus italicus (Peracca, 1898)

Tritone italico (foto: M. Cuomo).

dim. reali: tra 6,5 e 7,5 cm

Segnalato in località: Schito, frazione di Castellammare di Stabia,  da Maio N. et al, 2000 (in Picariello O. et al, 2000)

Note: il dott. Nicola Maio riporta per questa stazione la seguente dicitura “Nel Museo del Dipartimento di Entomologia e Zoologia di Agraria di Portici è conservato un esemplare prelevato l’11 novembre 1936 a Schito, frazione di Castellammare di Stabia”. La segnalazione in questione va quindi riferita all’anno 1936, interessante sarebbe scoprire se il tritone italico vive ancora a Schito, viste le profonde alterazioni ambientali che la località ha subito negli ultimi anni.

In data 12 giugno 2010 a seguito di una ricerca/studio del gruppo “Escursionisti stabiesi”, si conferma che il tritone italico è ancora presente in tale località in alcuni canali di irrigazione non inquinati.

ALCUNE IMMAGINI DEGLI ANFIBI STABIANI

Testi Consultati:

  • AA.VV., 2003, Fauna italiana inclusa nella direttiva habitat. Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio. Direzione per la protezione della natura. 184-185.
  • Patroni C., 1903, A proposito della Salamandrina perspicillata (Savi). Annuar. Mus. Zool. R. Univ. Napoli, (N.S.), 1 (14): 1-4.
  • Picariello O., di Fusco N., Fraissinet M., 2000, Elementi di biodiversità del Parco Nazionale del Vesuvio. Ente Parco Nazionale del Vesuvio. Napoli, 139-169.
  • Lanza B., Andreone F., Bologna A. M., Corti C., Razzetti E. (a cura di), 2007 – Anphibia. Coll. Fauna d’Italia Vol XLII. Ministero per l’Ambiente e la Tutele del Territorio. Calderini, Bologna.

Ferdinando Fontanella
Twitter: @nandofnt

Un pensiero su “Gli anfibi del comprensorio stabiano

  1. Roberto

    Purtroppo non ho prove fotografiche ma solo aneddotiche, ma nel ’95 circa ho visto una salamandrina dagli occhiali a Scanzano.

    Le coordinate su google maps sono queste: goo.gl/maps/a96eFrhsCkSiuwJM9 Una volta lì scorreva in superfice un piccolo rivo che andava a buttarsi in un canale sotto via nuova eremitaggio goo.gl/maps/xGQu6qcqy8qpENTYA

    A casa siamo sicuri sia una salamandrina dagli occhiali poiché questo incontro è rimasto indelebile nella memoria mia e di mio fratello, che trovammo questa “lucertolina bruciacchiata” lungo il fiumiciattolo nell’erba alta e la portammo a casa per curarla, per poi essere redarguiti da mio padre che ci disse essere una salamandra, così la riportammo dove l’avevamo trovata.

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