Una Nave prende il Mare (Festa della Marina Militare Italiana)

Un Nave prende il Mare (festa della Marina Militare Italiana)

di Corrado Di Martino 10-06-2019

La storia del Cantiere Navale è lunga e radicata nel tempo. In 236 anni, a Castellammare di Stabia, sono state progettate, costruite e varate le navi più rappresentative di ogni epoca vissuta dal nostro paese. A partire dalla corvetta Stabia, del 1786, passando per il vascello Monarca, per la sfortunata nave Colombo e la gemella Amerigo Vespucci, per il batiscafo Trieste, le navi militari, i traghetti ed altro ancora, è stato compiuto un percorso di sviluppo e di crescita, che ha reso il cantiere navale di Castellammare di Stabia uno dei più noti al mondo.

La attività del Cantiere

Esperienza ed innovazione tecnologica, hanno progettato dei veri e propri capolavori per conto della Marina Militare italiana, e di numerose Marine di altri Stati esteri. Nell’intero comparto Fincantieri, fra le 7000 navi costruite, 2000 sono navi militari, ognuna con la propria storia, ognuna con la propria vita sul mare. Grazie all’ANMI Associazione Marinai d’Italia Gruppo Medaglia d’Oro Luigi Longobardi di Castellammare di Stabia, nell’ambito delle ricerche tese al recupero della memoria storica del glorioso cantiere navale, del legame tra la città e la Marina Militare italiana, nel giorno della festa della Marina, Corrado Di Martino ha ri-editato un video d’epoca sulla costruzione e sul il varo, dell’Incrociatore Lanciamissili Vittorio Veneto.

Il Vittorio Veneto

Il Vittorio Veneto fu impostato il 10 giugno 1965, giornata della Marina Militare Italiana. In una splendida giornata di sole, in pieno II° Governo Moro, il Presidente di Fincantieri e una folla plaudente, accolsero il capo del governo Aldo Moro, il Ministro della Difesa Giulio Andreotti, L’onorevole Tupini e l’Onorevole Silvio Gava. Con la benedizione del Ordinario Militare Mons. Arrigo Pintonello, fu calato il primo pannello prefabbricato della chiglia del Vittorio Veneto. Da quel momento, progettisti, dirigenti e operai ebbero un unico obiettivo quello di condurre al varo, l’unità navale più grande mai costruita in Italia nel dopoguerra fino al 1967. Il Vittorio Veneto terzo incrociatore lanciamissili e portaelicotteri degli anni ’60, con i suoi apparati di Comando, Controllo e Comunicazioni interamente costruiti in Italia, è stato l’espressione più progredita del tempo dell’Industria Nazionale della Difesa. Un fiore all’occhiello, un orgoglio italiano. Il giorno del varo, il 5 febbraio 1967, salutato da una salve di 21 colpi di cannone della Caio Duilio e di  altre unità navali,  arrivò l’allora Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat. Dopo la benedizione dell’ordinario militare mons. Maffeo, La madrina signora Ernestina Santacaterina Saragat, supplente consorte del Presidente della Repubblica, tagliò il cavetto della bottiglia augurale. Come qualcuno ha detto: – Ecco che una nave prende il mare. –

La sua storia sul mare

Il 12 luglio 1969, l’incrociatore lanciamissili venne consegnato alla Marina Militare Italiana. Il 4 novembre dello stesso anno, la contessa Maria Pecori Giraldi consegnò la bandiera di combattimento al Capitano di Vascello Vittorio Marulli Comandante dell’incrociatore lanciamissili Vittorio Veneto. Il Vittorio Veneto nel 2006 ha ammainato per l’ultima volta la bandiera issata il 4 novembre del 69. Resta il rimpianto di non averne potuto fare la prima nave museo italiana, a causa della massiccia presenza di amianto a bordo. E’ stata venduta alla società turca Simsekler per 3 milioni di euro insieme all’ex fregata della Marina, Granatiere.

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