Radio Boomerang

Radio Boomerang

a cura di Gianfranco Piccirillo

Radio Boomerang nacque il 19 febbraio 1979 dopo le prime esperienze di Radio Europa One dagli attici del palazzo più alto di piazza Vesuviana e le frequenze concesse dalla normativa del settore fino ai primi anni duemila erano i 92.250 MHz. I conduttori sono stati tanti, ma il principale era il proprietario dell’emittente, Geppino Astarita, che teneva compagnia a tantissimi ascoltatori tutte le sere con un’apprezzata programmazione di musica napoletana, arricchita da tanti giochi a premi e spesso da cantanti e diversi personaggi del mondo dello spettacolo napoletano. Nell’anno dello scudetto del Napoli Geppino Astarita propose a me, Agostino Apuzzo e Gianpiero Buononato, compagni di liceo di suo figlio Catello di manifestare le nostre discussioni calcistiche in una trasmissione radiofonica settimanale, che sarebbe continuata fino al 2000, anche quando la proprietà dell’emittente passò a Catello Testa. Catello Testa, assieme a suo figlio Peppino, già collaboratore di Geppino nei programmi napoletani, propose agli affezionati ascoltatori ancora tanta musica napoletana con altre trasmissioni di servizio e cercò di migliorare la qualità del segnale quando alla fine degli anni novanta trasferì la sede da via San Vincenzo n.30 a via Sant’Andrea n. 3 nella zona di Quisisana. Testa, scomparso negli anni della pandemia da COVID-19, e chiamato affettuosamente Zi’ Catiello da collaboratori e ascoltatori, decise di portare la radio su una posizione più elevata, per cercare di entrare nelle case di tutti gli stabiesi. Catello Testa diffondeva personalmente e quasi ininterrottamente le melodie napoletane, ma concedeva intervalli di programmi culturali di altro genere, tra cui gli sportivi e quelli rivolti alle tematiche sociali di Castellammare di Stabia. Uno degli appuntamenti più ricorrenti del palinsesto dell’emittente stabiese era proprio la trasmissione sportiva da me ideata, “Sport Boomerang”, che andava in onda, prima il sabato e poi il venerdì dalle 18,00 con la mia conduzione e che dagli anni novanta ebbe pure una versione domenicale. Era ampio lo spazio, che veniva concesso ai tifosi dello Stabia dallo studio o telefonicamente, fin dai tempi dell’inaugurazione del nuovo stadio Romeo Menti ed è stata per me davvero una grande emozione raccontare l’avvincente galoppata delle vespe dai dilettanti sino alle soglie della Serie B. Nel mio programma venivano seguiti tantissimi eventi sportivi, i campionati delle squadre minori, il Calcio a 5, Canottaggio, Basket e tutti gli sport in cui si affermavano atleti stabiesi. Negli anni di Sport Boomerang molti ospiti illustri hanno fatto visita agli studi e diversi si sono contraddistinti per la particolare affabilità con gli ascoltatori. Ricordo con piacere la grande simpatia del compianto Gaetano Musella, la prolissità dialettica dell’avvocato Maglione e il confronto tecnico tra il tecnico Paolo Specchia e l’amico co conduttore Gioacchino di Capua. Fu molto divertente l'”italiano” maccheronico del tedesco Dirk Vollmar giunto nella stagione 96/97 alla corte del presidentissimo Roberto Fiore. Tante volte la Radio fu considerata un portafortuna per chi partecipo’ al mio programma settimanale, il difensore Marco De Simone due giorni dopo essere stato ospite, nella gara contro il Chieti, realizzò tre memorabili reti, il portiere Fabio Fabbri dopo l’ospitata mantenne una lunga imbattibilità nel torneo di C2 e anche il bomber Di Nicola, primo ospite dei nuovi studi in via S. Andrea realizzò poi gol a raffica. Ci furono pure tante vincite totalizzate dai radioascoltatori, grazie ai miei consigli prima sul Totocalcio, poi anche su Totogol e le Scommesse sui siti legali. Tra i due “sette” ed alcuni “dodici”realizzati, Radio boomerang elargì più di 10 milioni delle vecchie lire, oltre a magnifici premi settimanali messi in palio dagli sponsor per quelli che riuscivano a risolvere i quiz da me elaborati. Peppino Testa era il cuore pulsante della radio e la sua esperienza cominciò nel 1978 con Radio Europa One, continuando fino alla scomparsa della radio, avvenuta nel 2005. Nello storico staff sportivo da me coordinato c’erano il dirigente di calcio a 5 Marcello Esposito, l’avvocato Riccardo Somma, che io definivo l’inviato da Ancona, Massimo Avino, la voce dal S. Paolo di Napoli, Peppe Amore, l’intervistatore del Menti e Rino Talente, il DJ che piaceva alla gente. Tra i fedeli ascoltatori che seguivano quotidianamente la radio voglio menzionare le nonnine, il professore Catello Nastro, Suor Stefania Iorio compassionista, icona di radio boomerang per la sua passione per la poesia e il calcio, il signor Vincenzo Landolfi, custode dei risultati storici dello Stabia, l’avvocato Roberto Molinari, esperto di calcio giovanile. La storica emittente radio boomerang concedeva molto spazio anche ai giovani artisti emergenti locali, tra i quali Federico Salvatore e il caschetto biondo Nino D’Angelo, che sarebbero diventati delle autentiche stelle della musica e dello spettacolo italiano. Un  ultima curiosità. Il logo fu disegnato da Roberto Molinari.

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